CRONACHE DI…BORZONASCA
pubblicato da: Mirna - 29 Giugno, 2013 @ 2:13 pmAlfine siam giunte nella frescura del paesello tra i due fiumi. Mimilla e’ rivitalizzata all’istante: lo sguardo verde che gia’ cercava uccellini e farfalle, il dorso fremente dai nuovi e vecchi odori, e finalmete si e’ rimessa a mangiare con golosita’.
E noi logorate dalla bolla africana vissuta nell-appartamento di Trento abbiamo respirato a pieni polmoni l’aria buona satura di verde.
Mi aspettano  i due mesi estivi, quello spazio temporale che si ripete da quasi quarant’anni e che io sento come se avessi due vite e due tipi di abitudini.
Certamente il filo conduttore rimane la lettura, qui goduta sotto il nespolo o il pruno, o sulla terrazza di fronte alle surfinie.
Gia’ Grazia ed io  abbiamo parlato degli ultimi libri e presto procederemo agli scambi e alle impressioni.
Stamattina ho fatto la passeggiata al Taglio, il sentierino che taglia la collinetta che circonda Borzonasca. Solo un gatto e due farfalle arancioni e silenzio e fiori di tutti i colori. Mi sembra che i pensieri si risistemino dopo un periodo di fatica e routine.
L’impressione che ogni anno ricevo da questo luogo e’ quello di una giostra sulla quale io posso lentamente risalire e riprendere la mia vita dell’estate precedente senza percepire nessun cambiamento. Ma v raccontero’, ora devo andare con Stefania a Zoagli per un suo concerto…
Scrivete delle vostre letture e confrontiamoci.
“La distesa estate” e’ stagione propizia…
A presto…
Da Cinzia:
Naturalmente, appena finita la scuola mi sono “tuffata” in qualche libro, l’unica cosa che mi permette di riposare veramente. Ho letto un altro dei bellissimi gialli della Vargas, (il terzo) che ho conosciuto grazie al tuo blog e che leggo sempre con grandissimo piacere – un buon giallo per me è l’ideale per sgombrare la mente dalla fatica .Poi ho letto,finalmente, Eva dorme, che mi è paciuto molto non solo per l’intreccio ma proprio per la Storia di questi luoghi….ricordo bene, anche se ero molto giovane, i fatti di cui si parla…..l’omicidio Moro, gli attentati….lo rileggerò proprio per prestare attenzione ai fatti storici.
Ho appena finito “E l’eco rispose” di Hosseini.
Tu lo hai letto?
Ho amato molto “Il cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli”…..come non comperare il giorno stesso dell’uscita il suo terzo romanzo? (Alessandro era molto perplesso della mia “fame” incontenibile nei confronti di questo libro) Molto bello, un po’ diverso, a mio parere, dagli altri. Le recensioni su Internet, le poche che ho trovato, sono positive.
La mia impressione è che l’eco che risponde (il perché del titolo lo si capisce solo alla fine del romanzo) sia il ritrovamento dei propri affetti, delle proprie radici senza le quali l’esistenza sembra incompleta, vissuta costantemente con una sensazione di “mancanza”, di una corrispondenza che non c’è – come succede a Pari, la protagonista. Ho avuto l’impressione chea Pari (“fata”) mancasse un pezzo di anima, un mattone che non le ha permesso di essere se stessa, finché…..
Come sempre comunque,Hosseini ci parla di affetti in senso assoluto, delle difficoltà di amare, degli ostacoli, delle dure scelte che talvolta si devono fare nonostante l’affetto che prova e delle dure conseguenze che anche le scelte d’amore possono avere. Sempre sullo sfondo del suo amato Afghanistan.
Ma Hosseini crede nella positività della vita, crede che la sofferenza non è fine a se stessa e che non si può vivere di mancanza. Alla fine, grazie al perdurare di un istinto positivo nell’animo umano che spinge a ricercare il bene, il desiderio di ritrovare una corrispondenza che appaghi, di capire i perché insoluti che accompagnano la nostra vita, la ragione delle cose, insomma, l’eco della felicità che l’uomo irresistibilmente cerca, arriva.
Ti auguro una felice, calda e assolata estate, carissima Mirna.
Un abbraccio
Cinzia: