I LIBRI DA PORTARE CON SE’ NELL’….ESTATE
pubblicato da: Mirna - 20 Giugno, 2013 @ 6:35 amPer colpa della bolla africana, temo la prima di tante altre, non siamo riusciti ad incontrarci in fioreria. Già ognuno di noi aveva preaparato un brano su fiori e giardini  da leggere tra le ortensie, le rose  e i gelsomini  profumati di Nicola e Marta Detassis…così abbiamo rimandato a settembre perchè si sa ormai inizia la diaspora vacanziera, chi al mare, chi ai monti, chi a Borzonasca come me e Mimilla (che spero si riprenderà con l’aria fresca del paesello).
Eppure ci tenevo così tanto ad unire fiori e libri. “Non ci  devono mai mancare fiori e libri” diceva Confucio. Certamente i libri non ci mancheranno e durante l’ultimo incontro al Controvento ci siamo scambiati titoli su titoli, impressioni, consigli.
E poi questo blog continuerà a scrivere degli ultimi romanzi o saggi letti da me e da voi.
Prepariamo una lista? Paola suggerisce un divertente romanzo di Richard Powell “Vacanze matte” che parla delle disavventure di un’ingenua famiglia che riesce però sempre a caavarsela
“I Kwimper, una famiglia di sfaticati che vive di sussidi
per la disoccupazione, composta da padre, tre figli e una baby-sitter, durante
un viaggio in auto prendono per sbaglio una strada in costruzione e si
ritrovano, senza benzina, nel cuore del nulla americano. Una terra di nessuno
che non figura nemmeno sulle carte geografiche, e che dunque può essere
colonizzata, reclamandone la proprietà . La situazione ideale per cominciare da
capo, come veri pionieri, e costruirsi un nuovo mondo: peccato che la terra
promessa vada difesa dalle pretese di due funzionari del governo fin troppo zelanti, e di una banda di gangster da strapazzo… Pubblicato nel 1959, salutato da un clamoroso successo di pubblico, “Vacanze matte” mantiene intatta la sua carica comica e dirompente. La guerra che i Kwimper, balordi di irresistibile testardaggine, ingaggiano con le autorità e il crimine organizzato, la loro disarmante ingenuità rischiano di diventare il simbolo vincente di una resistenza al conformismo dominante che mai come oggi appare necessaria.”
Lo cercherò, insieme a L’età del desiderio di Jennie Fields (consigliato da Camilla) dove si parla della scrittrice Edith Wharton. Mi piacerà . Anzi, me lo vado subito a comprare! E poi “La storia di una bottega” di Amy Levy che Miki trova delizioso. Edizioni Jo March.
L’ultimo romanzo di Elizabeth Strout.
“Vieni via con me, “Zero,Zero,Zero” di Roberto Saviano che Laura e Riccardo stanno  leggendo. E qui nasce una discussione sul ruolo dello scrittore che forse sta diventando “vittima funzionale ” di un potere occulto e “assoluto”!
Emma ci mostra un libretto prezioso trovato al mercatino dei gaudenti per 1 euro, Essendo capace di intendere e di volere di Salvatore De Matteis, Sellerio.
E poi Danilo cha adora la saggistica ci parla della Convergenza inevitabile e ci spiega la teoria dei vasi comunicanti da applicare al mondo economico tra paesi emergenti e paesi in crisi. Anzi spero proprio che durante l’estate anche lui dia consigli su libri un po’ diversi dai gusti di noi signore . Lui e Riccardo si mettono a parlare fitto fitto di politica, disavanzi, stagnazione e poi…chissà perchè si mettono a cantare una canzone bellissima e un po osé  di Frabrizio de André.  La cantano persino bene e la riunione finisce in allegria e con un arrivederci a settembre…
Ma si continuerà a leggere perchè una vita senza libri è una vita vuota.
Ecco la canzone: “Il testamento”:
Quando la morte mi chiamerÃ
forse qualcuno protesterÃ
dopo aver letto nel testamento
quel che gli lascio in ereditÃ
non maleditemi non serve a niente
tanto all’inferno ci sarò già .
Ai protettori delle battone
lascio un impiego da ragioniere
perché provetti nel loro mestiere
rendano edotta la popolazione
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana
ad ogni fine di settimana
sopra la rendita di una puttana.
Voglio lasciare a Bianca Maria
che se ne frega della decenza
un attestato di benemerenza
che al matrimonio le spiani la via
con tanti auguri per chi c’è caduto
di conservarsi felice e cornuto
con tanti auguri per chi c’è caduto
di conservarsi felice e cornuto.
Sorella morte lasciami il tempo
di terminare il mio testamento
lasciami il tempo di salutare
di riverire di ringraziare
tutti gli artefici del girotondo
intorno al letto di un moribondo .
Signor becchino mi ascolti un poco
il suo lavoro a tutti non piace
non lo consideran tanto un bel gioco
coprir di terra chi riposa in pace
ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d’oro
ed è per questo che io mi onoro
nel consegnarle la vanga d’oro.
Per quella candida vecchia contessa
che non si muove più dal mio letto
per estirparmi l’insana promessa
di riservarle i miei numeri al lotto
non vedo l’ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati
non vedo l’ora di andar fra i dannati
per rivelarglieli tutti sbagliati.
Quando la morte mi chiederÃ
di restituirle la libertÃ
forse una lacrima forse una sola
sulla mia tomba si spenderÃ
forse un sorriso forse uno solo
dal mio ricordo germoglierà .
Se dalla carne mia già corrosa
dove il mio cuore ha battuto un tempo
dovesse nascere un giorno una rosa
la do alla donna che mi offrì il suo pianto
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d’amore
per ogni palpito del suo cuore
le rendo un petalo rosso d’amore.
A te che fosti la più contesa
la cortigiana che non si dà a tutti
ed ora all’angolo di quella chiesa
offri le immagini ai belli ed ai brutti
lascio le note di questa canzone
canto il dolore della tua illusione
a te che sei costretta per tirare avanti
costretta a vendere Cristo e i Santi.
Quando la morte mi chiamerÃ
nessuno al mondo si accorgerÃ
che un uomo è morto senza parlare
senza sapere la veritÃ
che un uomo è morto senza pregare
fuggendo il peso della pietà .
Cari fratelli dell’altra sponda
cantammo in coro già sulla terra
amammo tutti l’identica donna
partimmo in mille per la stessa guerra:
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore si muore soli,
questo ricordo non vi consoli
quando si muore si muore soli.
Da Giuliana Savelli:
Cara Mirna, questo “Collettivo progetto Antigoneâ€, recentemente premiato come da allegato, sta facendo un lavoro straordinario, 18 attrici, ognuna nella propria regione, solo con un piccolo patrimonio di sassi racconta la tragedia di Sofocle, Antigone, ai bambini/e di 8 – 10 anni che a loro volta la racconteranno agli altri. Un laboratorio di un’ora e mezza: 45 minuti di spettacolo, intitolato Parole e sassi, e 45 di riflessione (vedi progetto allegato). Il loro intento è educare i bambini ad una nuova riflessione politica, qualche mamma che è riuscita a partecipare al lavoro dice che risponde profondamente e in modo sorprendente – perché non conosciamo la ricchezza e la profondità dei bambini – alle premesse. Il collettivo aderisce al movimento nato in Italia con la mobilitazione del 13/02/ 2011, con l’obiettivo di rendere l’Italia un paese per donne. A luglio viene in trentino per il festival di Pergine 5 -13 luglio, ma dall’indicazione che ti copio sotto le modalità dell’incontro risultano piuttosto vaghe. Darei a Rosanna, l’attrice responsabile del progetto per il veneto – deliziosa – la tua mail con la richiesta di mandarti velocemente informazioni più precise. Varrebbe la pena sostenerle
A luglio il Collettivo Progetto Antigone al completo sarà ospite del Festival Pergine Spettacolo Aperto dove, al termine di una settimana di lavoro in residenza, aprirà le porte all’intera comunità di Pergine Valsugana (TN).
Un bacione, giuliana
da Giuliana Savelli:
Cara Mirna, l’altro giorno per la preoccupazione di farti arrivare gli allegati sono stata un po’ brusca, non voglio dare nulla per scontato, più che altro vorrei informarti. Queste Antigoni che stanno sorgendo dal pensiero delle giovani filosofe, dalla riflessione psicanalitica e dall’impegno teatrale di un gruppo di attrici mi appassionano profondamente, e vorrei metterle al centro del mio interesse il prossimo anno (trip di scrittura a parte). Ti dico le cose brevemente, poi quando torni dalle vacanze faremo una chiacchierata – se sei d’accordo – intorno a una “tazzolilla o’ cafè†nella tua bella piazza trentina. Avrei proprio voglia di parlarti dal vivo.
Le strade di queste moderne Antigoni sono differenti, ma tutte ci portano in una terra nuova, a un nuovo modo di pensare la donna e le relazioni sociali; propositivo, aperto, attento alla reali condizioni di vita. Le filosofe propongono uno nuovo paradigma politico basato sulla condivisione del dolore, sentire la vulnerabilità del corpo, le sue ferite. Averne cura… per andare oltre la sofferenza. Le analiste invece, più attente all’interiorità , stanno elaborando “un complesso di Antigone†preedipico – per ora non contemplato da nessun indirizzo analitico – di forte legame col materno che restituisca alla donna vitalità e pienezza del desiderio. Un pensiero nascente che si sviluppa in modo creativo dal vecchio percorso del femminismo. E’ questa positività che mi fa innamorare, cosi meditata e consapevole della sofferenza senza restarne intrappolate. E questo accordo sulla figura di riferimento per nulla previsto o calcolato.
Il mio percorso è cominciato nel 2001 dal testo di Zambrano, La tomba di Antigone, La Tartaruga, del quale mi sono variamente occupata, più legato all’interiorità . Invece le giovani filosofe, a cui faccio riferimento, al percorso di Adriana Cavarero (Filosofia politica all’università di VR) e a quello di Judith Butler (americana), entrambe hanno scritto sull’Antigone.
Testi attuali: Olivia Guaraldo, Comunità e vulnerabilità per una critica politica della violenza, Edizioni ETS POLIS 2012, Ludmila Bazzoni, La vida venciendo a la muerte, E’ stata presentata al circolo, ti ricopio il profilo
Ludmila Bazzoni in dialogo con Olivia Guaraldo presenta
La vida venciendo a la muerte
(L’Iguana editrice 2013)
una lettura squisitamente filosofica del movimento delle Madres de Plaza de Mayo.
L’autrice, nata e cresciuta in Argentina, mette in gioco i guadagni del pensiero politico
femminile e le testimonianze di una lingua che è anche sua, per mostrare come, portando
fuori casa relazioni autentiche e una buona dose di senso pratico, le Madres hanno
trasformato la perdita in una vera e propria rivoluzione simbolica. Inaugurando una politica
del tutto inedita.
Ludmila Bazzoni è nata a Cordoba, in Argentina, e da più di vent’anni vive a Verona, dove si occupa
attivamente di filosofia politica e teorie femministe. Con altre giovani donne ha fondato il collettivo
Benazir, che nel 2012 ha pubblicato Frammenti di autocoscienza. Il percorso politico sulla sessualitÃ
di un gruppo di giovani femministe (Aracne editrice).
Come vedi subentra anche la nostra Chiara Turozzi: il testo di Ludmila (la sua tesi di laurea con O.Guaraldo) è uscito nella sua casa editrice. Chiara pubblicherà più avanti un testo di un’analista svedese sul un nuovo complesso di Antigone al posto di quello di Edipo (che esclude le donne). Il testo svedese lo sta curando una mia cara amica psicologa/analista che a sua volta ha lavorato in ambito terapeutico con l’Antigone zambraniana. Come vedi il cerchio si chiude. Nella loro diversità le varie Ant. si possono parlare integrare, o divergere.
Ora ho paura di averti asfissiato, sono invadente? La mia premessa è che ti può interessare.
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