ANGOLO CONTROVENTO in un pomeriggio di marzo
pubblicato da: Mirna - 19 Marzo, 2013 @ 8:17 amGradevole e rassicurante in questo clima politico incerto e difficile rifugiarsi in un angolo nel bar Lbreria e parlare delle nostre letture. Le quote azzurre salgono: si unisce a noi anche Danilo Silvestri che ama leggere saggistica. Lui e Riccardo trovano molti punti in comune, molte tematiche storiche e politiche alle quali interessarsi.
Riccardo ci illustra il saggio di Gaetano Salvemini – Le origini del fascismo in Italia e fa parallelismi inquietanti  con la situazione attuale. C’è da discutere parecchio.
Rifaccio la solita domanda: la saggistica piace più agli uomini? Perchè molti di loro non ricercano l’evasione nel romanzo, come noi donne amiamo fare? Danilo ha una sua teoria: noi donne  lavoriamo sicuramente di più degli uomini, siamo occupate in molteplici occupazioni, siamo forse più aperte a svariate situazioni …  per cui ci piace “entrare “ anche nella vite di altri, vere o inventate.
In fondo un romanzo rispecchia sempre una situazione reale sia esterna che intima.
Maria Bona ha letto  “Una strana Coppia” la storia di una lunga amicizia tra Annamaria Gelmi e il critico Luigi Serravalli.
Scrive la Gelmi:
“Se penso a Luigi penso a una persona “grande†in tutti i sensi. Per trent’anni la sua figura ha accompagnato il mio percorso artistico ed è entrata nella mia vita famigliare. Legati da un profondo affetto abbiamo avuto momenti di perfetta sintonia alternati a burrascosi allontanamenti, senza mai intaccare però la nostra amicizia di fondo….
Sono passati dieci anni dalla morte di Luigi, sono successe molte cose, viviamo in un mondo dove tutto passa e si dimentica. Ho pensato che sarebbe stato bello ricordarlo e ricordare insieme l’amicizia che ci legava raccogliendo alcuni suoi scritti sul mio lavoro, pubblicati su quotidiani o riviste, e alcune lettere dove traspare con chiarezza tutto ciò che era “il Luigiâ€: filosofico quanto basta, ironico, sarcastico, critico, godereccio, buono e cattivo insieme ma sempre “grandeâ€.
E così è nato questo libretto che non ha nessuna pretesa di completezza e non esaurisce certo il personaggio, ma è un piccolo omaggio da parte di una allieva, amica, complice di bisbocce e di buone letture. Spero che possa piacere a qualcuno e far sorridere un pò tutti quelli che lo hanno conosciuto nella sua straripante vitalità .”
Raffaella condivide il mio entusiasmo per “Miele” di Ian MacEwan. e ci consiglia  di leggere l’ultimo romanzo di Alice Munro
“Chi ti credi di essere” . Lo cercherò.
Maria Grazia sta leggendo “Prigioniera del silenzio” di Salvatore Accardo dove la prigioniera del silenzio è la città di Bari che si ritrova ancora con il teatro Petruzzelli non usufruibile. Ci chiediamo con tristezza del perchè l’educazione musicale sia così negletta nel paese di Rossini e Verdi e…
Ci si accalora, si parla di attualità , di fede, della Bibbbia.
Si scherza, si beve un caffè, si cercano altri libri negli scaffali, insomma si sta insieme a condividere la passione per la lettura, mentre le ore scivolano lentamente nell’incipiente sera.
Grazie, Mirna, per questi incontri così gradevoli! Veramente l’ultima volta sono arrivata molto in ritardo perché avevo un altro impegno precedente e comunque non avevo letto niente e non avevo niente da dire, ma è sempre molto bello ascoltare al momento te e gli altri che qualcosa da dire hanno e poi leggere i tuoi riferimenti qui su queste pagine.
In questi giorni ho finalmente davvero cominciato un libro che mi sono comprata da poco e che, per vari impegni e pensieri, non riuscivo ad iniziare. E invece ora mi sono messa in cammino e mi pare che la lettura mi risulti gradevole, nonostante il contesto sia… l’Afghanistan! Spero di avere dunque un contributo da portare anch’io la prossima volta. A presto!
Ciao carissima Mirna!
Non riesco a non scrivere di un libro assolutamente bellissimo sotto ogni punto di vista: ambientazione, scrittura, descrizioni, sentimento, dolcezza, amarezza, solidarietà , espressione della forza e della debolezza umana…. Si tratta di “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” di Jan-Philipp Sendker. E’ una storia d’amore struggente ma non sentimentale. Una figlia, ormai adulta, parte alla ricerca dell’amato padre, scomparso anni prima all’improvviso senza lasciare nè tracce nè spiegazioni, nonostante un a figlia, un figlio e una moglie. Si apre tutto un mondo inaspettato, sia per Julia Win, la figlia, sia per il lettore…..un mondo fatto di culture lontane, di personalità affascinanti e misteriose……ma di atmosfere intense, rapporti indissolubili, trasformazioni di relazioni e pregiudizi e di scoperta. Per tutti. Per Julia e per il lettore, che attraverso il racconto di U Ba (si, proprio così) percorrono un cammino di vera conoscenza.
Questo è U Ba:”La prima cosa che mi colpì furono i suoi occhi. Sprofondati nelle orbite, sembrava non potessero far altro che fissarmi…..il viso era pieno di rughe….portava una camicia ingiallita, un longy verde e sandali di gomma…” ma poco oltre incomincia la trasformazione: “U Ba mi aspettava. Si alzò, si inchinò e mi prese le mani. Aveva la pelle morbida e le mani piacevolmente calde…..dopo un po’ chiuse gli opcchi, inspirò profondamente e cominciò a raccontare.”
Riflette Julia:”ci sono momenti in cui la vita cambia completamente il suo corso? In cui il mondo come noi lo conosciamo cessa di esistere? Momenti che ci fanno diventare di colpo diversi?”
Ecco, leggiamo “L’arte di ascoltare i battiti del cuore” e forse saremo in grado di rispondere….
Grazie Mirna di ricordarci che il primo giorno di primavera è anche la giornata mondiale della poesia.La poesia è qualcosa di fondamentale per le nostre vite… è un’ancora di salvezza che ci eleva al di sopra del quotidiano , della tristezza, delle brutture…E grazie di organizzare gli splendidi incontri che ci permettono di parlare dei nostri amati libri e non solo. Approfitto per salutare la mia cara ex collega Cinzia a cui volevo dire che durante una recente influenza ho letto finalmente Opinioni di un Clown di Boll. Mi è piaciuto tantissimo , Hans ha il coraggio di sfidare le convenzioni, vedere le cose in modo diverso da un’altra prospettiva, rifiutare l’ipocrisia, pagandone le conseguenze…”Io sono un clown, e faccio collezione di attimi”, bellissima questa frase. Un abbraccio a tutti!!
Ciao a tutte e quei pochi, rari “tutti” che ogni tanto non mi fanno sentire l’unico in quota azzurra! Gaetano Salvemini, “Le origini del fascismo in Italia – Lezioni di Harvard”, a cura di Roberto Vivarelli, Ed. Le Feltrinelli, Collana Universale Economica, Milano 1996. Scritte nel 1943 negli USA presso l’Università di Harvard, dove il Salvemini era titolare della cattedra di Storia della Civiltà Italiana. Un libro perzioso, un prezioso regalo di un amico. Sto prendendo a base questo testo per una serie di miei post sul mio blog http://www.trentoblog.it/riccardolucatti, dal titolo “La storia d’Italia, dal fascismo al fascino”. In realtà , dal fascino di certe idee e persone al fascismo; dal fascismo di ieri al fascino di certe idee e persone di oggi; e … speriamo che la catena si interrompa qui. E dire che basterebbe leggere con attenzione la Storia …