Angolo…Controvento tra libri, caffè e rose
pubblicato da: Mirna - 25 Febbraio, 2013 @ 8:28 am
 Ci ritroviamo finalmente al bar-libreria di via Galilei per parlare di libri. Il nostro angolo …Controvento è rinnovato.
Inizio io come blogger e coordinatrice cercando  di focalizzare i punti importanti delle mie ultime letture, quegli spunti  che ci permettono di discutere e confrontarci. Divertente ne Uno chalet tutto per me la convivenza delle tre donne e la loro estrema cerimoniosa gentilezza che le fa vivere dei veri e propri combats de generosité.
Ne so qualcosa avendo provato in qualche occasione talmente tanta sollecitudine da parte di formali amiche che alla fine non riuscivo mai a fare  veramente quello che volevo , ma quello   che …loro credevano io volessi fare!!!
Vi è mai capitato?
Mirella, a new entry, ama letture storiche e avventurose. Ci ha illustrato I bastioni del coraggio di Franco Forti, ma soprattutto è appassionata di storie ambientate nel Settecento. Abbiamo cercato di incuriosirla con un po’ di letteratura femminile, credo sia rimasta intrigata da L’inconfondibile leggerezza della torta al limone che Betty ci aveva messo sul tavolino.
Mara ha appena terminato La neve dell’ammiraglio, romanzo un po’ “conradiano” nella sua  ricerca, attraverso il perdersi, del senso della vita. Fa parte della trilogia del messicano  Alvaro Mutis, insieme con Ilona arriva con la pioggia e Un bel morir.
Maria Teresa sta iniziando a rileggere Il tempo è un dio breve di Marapia Veladiano scoprendo in esso moltissime altre  sollecitazioni alla riflessione. Ci legge alcuni brani di grande profondità e delicatezza!
Laura , mentre attraverso  il suo Pc portatile ,controlla  blog e  titoli alleggerisce la “serietà del gruppo” proponendoci il libro di Pierre Dukan    e  il suo  metodo francese che ha rivoluzionato il concetto di dimagrimento. Ci spiega:
 : “La Dieta Dukanè un libro che non è indirizzato solo a chi vuole perdere peso, ma anche a chi desidera conoscere alcuni principi sul comportamento alimentare ed è incuriosito dai suggerimenti, talvolta inediti, di cui il libro è ricco.
In particolare. il capitolo dedicato all’impiego del freddo nel controllo del peso, descrive come poter dimagrire lavandosi …
Ebbene, se si resta sotto l’acqua a 25 gradi di temperatura per 2 minuti, “si costringe l’organismo a spendere circa 100 calorie semplicemente per opporsi al raffreddamento corporeo: è l’equivalente calorico di una camminata di 3 chilometriâ€
Chi l’avrebbe mai detto o pensato!”
Trovo che sia molto interessante. Lo voglio anch’io!
“Non si è mai troppo magri!” diceva Wally Simpson. O era Coco Chanel?
Enza sta leggendo questi romanzi in vista del suo imminente viaggio in Messico:
- Carlos Fuentes “La morte di Artemio Cruzâ€;
- Rauda Jamis “Frida Kahlo†e poi
- Andrea Camilleri “Il diavolo certamenteâ€
- Alicia Giménez-Bartlett “Gli onori di casaâ€
“Poche QUOTE AZZURRE ! “esclama Mara. C’è solo un uomo: Riccardo che  ci presenta però  un prezioso  libretto del 1912 “Codice cavalleresco italiano” del Commendatore J.Gelli. Tutte le regole da seguire per un duello ben condotto!
E poi ci parla di Antonio Dipierro e “Il giorno che durò vent’anni!.
Tra i miei appunti trovo altri titoli, ma nella foga di parlare, ascoltare, scherzare non ricordo più chi li ha citati, ( provvedete  voi partecipanti ad  ampliare e suggerire ) … anche perchè, dulcis in fundo, è arrivato Alì con le sue rose multicolori.
Si lascia ritrarre sorridente e soddisfatto ed anche se , per questa volta non abbiamo comprato le sue rose, lui si sente felice della nostra attenzione e del nostro calore.Â
Sì, Mirna, è vero: i nostri discorsi si sono intrecciati, nella foga di esprimerci e di evidenziare punti di contatto tra letture nostre e di altri del gruppo. Ad esempio io ricordo che Mara ha parlato con entusiasmo di FAI BEI SOGNI di Massimo Gramellini e ne ha riferito alcune caratteristiche che a me hanno subito fatto venire in mente SPINGENDO LA NOTTE PIU’ IN LA’ di Mario Calabresi, giornalista così vicino nello spazio e nello spirito a Gramellini stesso. E a quel punto avrei voluto ricordare anche l’altro libro di Calabresi di cui forse avevo detto qualcosa in una precedente occasione, ma di cui al momento non ricordavo il titolo. Lo dico ora: COSA TIENE ACCESE LE STELLE. Mi piace, di questi due professionisti della carta stampata, la capacità di vedere gli aspetti positivi, o almeno di trarre spunti positivi di riflessione, anche da vicende dolorose.
Quanto al libro di Mariapia Veladiano, non so quando e se riuscirò a staccarmene. E’ meraviglioso: leggerlo è come avere il privilegio di vedere dentro un’anima, perchè la Veladiano secondo me ha rivelato la sua. Non è un libro autobiografico, è un romanzo e basta, come ha detto ripetutamente lei stessa alla presentazione di qualche mese fa, però tutte le profonde questioni che alimentano la vita interiore di Ildegarda non possono essere qualcosa di completamente “altro” da chi scrive. E non si può non amare Ildegarda, nè la Veladiano stessa per questo libro.
Ciao Mirna. La mia citazione del “Codice cavalleresco” del 1912 è stata fatta con assoluta ironia, per sottolineare come “Sua Maestà ” trovasse il tempo per quelle bischerate e non per fermare la marcia su Roma o le Leggi Razziali.
“Il giorno che durò vent’anni” di Antonio Dipierro, è un resoconto storico-giornalistico, ora per ora, delle “cinque giornate di Milano e di Roma” entro le quali si collocò la citata marcia, e di quanto sarebbe stato facile fermarla nonostante i due anni di colpevole permessivismo riservato alle violenze delle squadracce fasciste.
Ho poi citato “La via verticale” di Paolo Delucia (Prof. univ. GE), sulla crisi dei valori (religione, stato, famiglia, scuola) e di come si potrebbe rimediare: testo molto filosofico, pessimistico e “duro”.
Dei libri citati dagli amici ricordo di Jonathan Franzen, “Libertà ” (ed. Einaudi): vita familiare , usi, costumi, rapporto uomo-donna, ecologia, competitività in USA.
Grazie, cara Mirna, per la tua “Compagna” (= “compagnia”, “insieme di”) di lettrici e di un lettore (la Quota Azzurra! Mi raccomando!), quasi una “frataglia” o “fraglia” (“fratellanza” + “famiglia”, per dirla con D’Annunzio). Alla prossima!
ciao Mirna..
avrei voluto esserci anche io quella volta. Per parlarti dei miei scritti, di come ora, con alcune nozioni di scrittura guardo in maniera diversa qualsiasi pagina stampata. Dal giornale alla poesia contemporanea. Insomma, sto scoprendo un nuovo modo di leggere.
Spero di esserci la prossima volta!
Un abbraccio
🙂
Veronica
Quanti suggerimenti e spunti di lettura! Ho finito la Munro, Chi ti credi di essere, e mi è piaciuto moltissimo, tanti racconti brevi che formano poi un romanzo di ampio respiro. Non mancherò la prossima volta riunioni scolastiche permettendo! Un abbraccio e un saluto a tutti