pubblicato da: Mirna - 29 Gennaio, 2013 @ 9:59 am
Ho appena finito di leggere questo bellissimo romanzo di una nota femminista statunitense e , guarda caso, venerdì scorso  sono stata
invitata dal gruppo di SNOQ (Se non ora quando) per un breve intervista insieme a Maria Teresa. Il tutto organizzato dalle giovane Irene e Claudia e dall’attrice
Lunetta Savino che in questi giorni recita a Trento. Brevi riflessioni sulla nostra vita, sulla politica, sulle nostre scelte e desideri auspicabili per il futuro. E sempre il confronto con l’altra metà del cielo, il primo o il secondo sesso?
Sappiamo che il cammino delle donne è stato arduo per ottenere una parvenza di parità sia nel mondo del lavoro che in quello della famiglia. Purtroppo ancora esiste un diverso giudizio sulla libertà maschile e su quella femminile.
Ma a questo proposito devo entrare nel romanzo che vi consiglio di leggere perchè si parla di una donna che ha voluto essere libera, sempre, nella sua vita di scrittrice, nelle sue rivendicazioni personali e che non si è assoggettata alle aspettative della società . Libertà sessuale, forza, capacità di vivere da sola, e poi…si vedrà ,  totale abnegazione per curare il marito amatissimo.
Per sua scelta, perchè è questo il suo imperativo.
Alix Kates Shulman ha 72 anni nel 2004 quando suo marito Scott, 75 anni, cade dal soppalco della loro casetta per le vacanze nel Maine. “Arriva sempre il momento in cui il proprio universo si capovolge” esordisce la scrittrice. Scott subisce una lesione cerebrale traumatica e d’ora innanzi tutto sarà diverso.
Questo racconto autobiografico è la storia di un matrimonio, di una coppia che si è ritrovata dopo 34 anni dal loro primo incontro. Nel 1954, giovanissimi, si innamorano, ma poi si perdono. Entrambi si sposano, hanno figli, divorziano .
Quando si rivedono capiscono che sono fatti l’uno per l’altro. Scott è bello, affidabile, un gentiluomo forte ed è affascinato e  per nulla minacciato dal femminismo militante di Alix. Li uniscono  tante passioni in comune: l’arte, il gusto della vita, il rispetto per la libertà dell’altro , l’intesa sessuale naturalmente.
La lesioni al cervello portano alla diagnosi di demenza: afasia, apraxia,amnesia, agnosia. Incapacità di comprendere il linguaggio o di trovare le parole giuste da usare nella comunicazione, memoria a breve termine annullata quasi completamente.
La vita di Alexis cambia, non riesce ad avere più il tempo per scrivere, per partecipare alle riunioni femministe, Alexis vuole far tornare Scott come prima. Quando si accorge che non riuscirà del tutto, vuole che Scott sia felice, perchè lo ama , perchè è il suo uomo.
Si sacrifica per amore perchè è lei che vuole così. Si sente appagata quando vede Scott che fa qualche progresso, che sorride , che torna ad essere per un po’ quel “dinosauro passionale” come lo definiva lei, dinosauro non perchè sessualmente aggressivo, ma perchè gentiluomo com’era sembrava considerare il sesso un’imposizione irriverente nei confronti di una donna.
E’ dunque l’uomo giusto per Alexis, come lei, bella, vitale  e affascinante e sincera, lo è per lui.
Due anni di ostacoli per giungere a un compromesso: vita ancora accettabile qualitativamente per Scott, un po’ di libertà per scrivere per Alexis, grazie a una  persona giusta che per mezza giornata può accudire il malato.
Tenace ottimismo - considerato da alcuni amici  autoinganno, da altri un dono –  è il segreto per far continuare a far sentire Scott ed Alexis fortunati nello stare insieme. Scott non ricorda la sua caduta e  della sua memoria è in panne dice che è  un normale effetto dell’età ; lei decide di scrivere questa loro ultima avventura e la scrittura con la sua potenza salvifica la aiuta a superare giorno dopo giorno gli ostacoli e gli imprevisti.
Nietzche scriveva di  amor fati, amore per il destino , vale a dire “ama il tuo destino“: non suggeriva di amarne soltano le parti piacevoli. Abbracciare la vita senza riserve significava per lui accettarne i limiti inevitabili evitando di nascondersi, indipendentemente da ciò che ha in serbo il destino. “Amor fati è non solo sopportare il destino, e tanto meno dissumulare (…) ma amarlo.”
Nata a Cleveland nel 1932, Alix Kates Shulman è autrice di quattro romanzi, tre
volumi di memorie, numerosi libri per bambini e alcune raccolte di saggi su temi
a carattere femminista. Ha insegnato alla New York University e a Yale,
attualmente vive tra New York e il Maine. Presso Einaudi ha pubblicato
Memorie di una reginetta di provincia (2008) e Il senso dell’amore.
Storia di un matrimonio (2012). (ediz. Einaudi)
Cara Mirna, sono sempre più affascinato dalle tue recensioni, sempre così fluide, accattivanti e pregevoli nello stile e nei contenuti interpretativi dei tanti romanzi che leggi. Finirai per convincermi a leggere anch’io qualche opera narrativa, a scapito della saggistica che prediligo. Se ciò avverrà , è merito tuo!
Sono a metà lettura del libro della Veladiano “Il Tempo è un Dio breve” e lo sto gustando proprio perché in anteprima ne avevo letto la bella recensione fatta da Te.
Un caro saluto.
Ruggero
Vogliamo un resoconto dell’intervista!!! Mi piacciono i romanzi dove le donne sono protagoniste…. sto leggendo l’ultimo romanzo di Javier Marias ( Camilla, che ne pensi? ) che si intitola Gli innamoramenti. L’io narrante è una donna… è molto particolare e pieno di riflessioni…
Un abbraccio
Cara Mirna,
magica signora.
Giungo alla tua recensione per caso: inseguendo links su Alix Kates Shulman in Google trovo dapprima una tua foto e quindi il tuo commento.
Ho letto poco tempo fa questo toccante romanzo e mi imbatto ora nella tua piacevole recensione.
Due incontri casuali in poco tempo.
Al prossimo incontro.
Un abbraccio