TRA UN LIBRO E L’ALTRO… un luogo gioioso

pubblicato da: Mirna - 13 Gennaio, 2013 @ 8:01 am

Cercavo un “pensiero fiorito” l’altro giorno per un’amica e pensavo ai giacinti che profumano e ti illudono già di primavera quando,  all’inizio di via Suffragio, vedo una fioreria particolare, raccolta su una breve scaletta chiara.

Sapete che cos’è un luogo gioioso, vero? E’ un luogo che ti accoglie, raccoglie , ti invita a guardarti intorno  e ti meraviglia ad ogni angolo dandoti una sensazione di leggerezza.  Questa fioreria è così. Lo sguardo si perde e si infiltra in forme e colori di gioia.

Finalmente dopo il primo momento di estasi scopro Nicola Detassis, il sorridente e giovane fiorista. 

Non si può che essere lieti a lavorare tra i fiori, come lo sarebbe per me starmene tra i libri. Diceva Confucio: “Non farti mai mancare un  buon libro e un vaso di fiori”

Chiedo a Nicola come consiglia i clienti, se segue il tradizionale  linguaggio dei fiori , ma lui spiega che  occorre superarlo per donare il fiore suggerito dalle proprie sensazioni e sentimenti verso la persona. Ci dev’essere un momento di attenzione e reciproca attrazione nel momento in cui si scelgono fiori da regalare. Mi mostra uno stupendo mazzo di rose bianche che si stemperano in un velato color crème. Un mazzo simile accompagnato da bambù  lo aveva regalato a sua moglie Marta quando erano fidanzati.  Anche Marta lavora in fioreria e sa creare composizioni con molti materiali. Capisco che i fiori sono vivi  per questa giovane coppia e, dalla cura con cui sono disposti, sembrano molto amati.

Orchidee, giacinti, rose, anemoni bianchi,  piante verdi e bacche rosse, cuoricini che danzano nello spazio chiaro, amarillis rosa e rossi.

Chiedo a Nicola quali sono i suoi fiori preferiti. Tra tanti sceglie gli amarillis. Lo sono anche per me, quelli rossi!!!

E’ un fiore che dura a lungo, spiega Nicola, e poi si sdoppia. E’ un fiore carnoso, vitale, allegro come l’estate, come il sole, come l’amore.

Gli chiedo che cosa legge. Per ora è tutto preso a leggere fiabe alla figlioletta.

Io vorrei che ci fosse una poltroncina di vimini per sedermi con un piccolo libro da sfogliare e lasciarmi travolgere dalla bellezza serena di questa fioreria. Il tempo sembra rallentare e posarsi con calma su ogni petalo ed ogni fiore ti riporta ai giardini, alle valli, ai boschi e ai prati.

Che meraviglia!

Sono contenta che un altro luogo gioioso sia per me il Libri & Caffè di via Galilei dove i “nostri fiori” colorati  sono i libri di cui parlare… all’Angolo-Papiro con il gruppo lettura  che si terrà lunedì 14 gennaio alle ore  17.00.

Attenzione: abbiamo anticipato di mezz’ora. Vi aspetto.

 

E a proposito…quali sono i vostri luoghi gioiosi qui a Trento?

 

 

 

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5 commenti
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  1. La nostra comune amica Mariarosa mi prestò, poco tempo fa’, IL PROBLEMA SPINOZA di I.D. Yalom- ed Neri Pozza– Ne faccio un brevissimo accenno.Estonia 1910 Il diciassettenne “ariano”Alfred Rosenberg, per eccesso di antisemitismo a scuola, viene punito , molto leggermente, con il compito di studiare a memoria alcuni passi della autobiografia di Goethe, poeta che Alfred considera essere il massimo della sapienza e il rappresentante migliore del popolo tedesco. Incredulo e sbalordito, il giovane Alfred legge che il suo idolo Goethe è un fervente ammiratore di Baruch Spinoza, il grandissimo filosofo ebreo del 17° secolo.Alfred Rosemberg si chiede come sia possibile che il grande Goethe abbia tratto ispirazione da un uomo di razza inferiore.Divenuto un convinto nazista Rosemberg , stretto collaboratore di Hitler, non smette di tormentarsi chiedendosi : davvero Spinoza, appartenente a una razza da sterminare, ha sviluppato un pensiero tanto lucido e geniale? Incredulo l’ariano Rosemberg pensa che ci sia un segreto da smascherare, proprio nella biblioteca di Spinosa, su cui la guerra gli consente di mettere le mani: Spera di trovare il segreto di tanta brillantezza e sapienza che Il grande Spinoza avrebbe rubato, traendola da antichi libri in suo possesso. Naturalmente resterà amaramente deluso. Un romanzo speciale sulla vita di Baruch Spinosa nella Amsterdam del Seicento e sulla sua straordinaria grandezza. E sull’ossessione per le sue opere nella Germania nazista antisemita. Una lettura affascinante soprattutto per i continui, raffinati rimandi dell’autore al pensiero del grande filosofo.

  2. @ Mirna. Un negozio “gioioso” che stacca dai pensieri quotidiani, che fa vagare la mente nel bello e nel perfetto, i sensi nei profumi, nelle forme e nei colori, anche per me è quello dei fiori.
    Ne ho a disposizione tre, lungo lo stesso percorso, nello spazio lungo un paio di chilometri; sono grandi Garden, ciascuno con sue caratteristiche, da apprezzare e scegliere a seconda dell’umore.
    C’è il Garden disposto su un vastissimo spazio, con interni ed esterno, un po’ commerciale, con assortimenti incredibili per varietà e colori, nel quale, oltre alle piante, si trova tutto, oggettistica di ogni tipo, lezioni di decoupage, di potatura, libri, angolo relax con bevande e dolcetti.
    C’è il Garden un po’ ruspante, a conduzione famigliare, nel quale a volte mi sorprendo a trovare piante inaspettate, che avevo desiderato e cercato altrove inutilmente, viene da lì la mia mahonia. Inoltre i proprietari, decisamente originali, non fanno mai rimpiangere la visita. Una volta ho inutilmente chiesto uno spuzzino per le piante: “Non ce l’ha uno di quelli che usa in casa?” non hanno voluto vendermelo. Divertentissimo. Quando una mia amica ha cercato di acquistare una piantina con i fiorellini blu: “A me non piace niente, ma se proprio la vuole…”. Si esce di buon umore.
    Infine c’è il Garden chic, con prezzi alti e ricercatezze, ambientazioni e mobili antichi, la sicurezza di trovare qualità.
    Sono le tre tappe delle mie ricerche di tranquillità e pace, dalle quali emergo rasserenata, in compagnia di una nuova pianta da accudire.
    Grande terapia, la visita ai fiori, paragonabile alla lettura.

    @ Camilla. Sono un’ottima terapia per l’umore e per il benessere, oltre ai fiori, anche i buoni libri, fra questi devo annoverare “Stoner”, da te suggerito, stupenda lettura.
    A volte mi capita di dispiacermi di aver già letto un libro per non poter più provare l’emozione di scoprirlo e di leggerlo, e mentre lo si fa, si spera che non finisca, che continui ancora. “Stoner” è uno di quelli, un libro speciale, la dolcezza prevale sulla tristezza che è poi quella che ogni vita riserva.
    Purtroppo, dopo una lettura del genere, le altre deludono, come “Un sacco di benedizioni” di Barbara Pym, ad esempio, decisamente insulso.
    Grazie per gli auguri di buone letture, sono ricambiati.

    Saluti a tutti, Grazia.

  3. @ Grazia –Con quasi tutte le persone si condivide l’amore per i fiori e quelle cose lì. ma l’amore per STONER! condividerlo con te è una benedizione e ti voglio un gran bene.C’è . cara Grazia, un nuovissimo e magnifico libro di brevi, corruschi racconti, perfetto per una come te : VISIONE BINOCULARE di Edith Pearlman –ed Bonpiani. Se avessi il tuo indirizzo te lo manderei subito. Grazie di avermi ricordato Stoner– ciao Camilla.

  4. Da JENNIFER, la mia amica scozzese : “Io leggo moltissimo e spesso leggo fino a molto tardi nella notte. Ho finito un libro ieri a circa le tre che fa un bel contrasto con le altre due che sto leggendo. Si chiama : “Un Street Cat named Bob” di James Owen. E un bellissimo racconto della vita attuale di Bob (il gatto straordinario) ed il suo padrone James sulle strade di Londra! Mi viene una nostalgia di Londra leggendolo! Si puo vedere “Bob the Street Cat” sul You tube!! Se c’e in’ italiano è un libro leggero ma conmovente ed affascinante per le persone che amano i gatti! Io ci andrei a Londra solo per vedere questo gatto che sembra di essere un carattere straordinario!
    L’altro libro che leggo (ho letto tre quarti finora) è : “The House of Special Purpose” di John Boyne . E quell’ autore irlandese che ha scritto anche “The Boy with the Striped Pyjamas” che pure è un buon libro. Questo libro che leggo ora tratta della storia della vita di un ragazzo nella Russia in 1915. Georgy Jachmenenev si mette davanti ad un proiettile che era destinato per un membro molto importante della famiglia russa imperiale …. e poi questo ragazzo che era il figlio di un contadino semplice, diventa il prottetore (guardia?) di Alexei Romanov, l’unico figlio dello Tsar Nicholas il secondo. Racconta tutta la sua vita , anche la gran parte in cui vive a Londra e diventa un bibliotecario , si sposa e poi fa una famiglia… 65 anni dopo il periodo in cui è il custode per dire di Alexei Romanov, è a Londra a visitare suo moglie che è molto ammalata in un’ospedale a Londra e poi fanno un ultimo viaggio VERSO la Russia all’ età di 78 ed 80 anni in varie autobus! Ed il resto ho ancora da leggere! E molto bello ed interessante perche dà tanti dettagli della storia vera della Russia. “

  5. Gentilissima Signora Mirna,
    finalmente dopo varie peripezie familiari riesco a scriverLe. La ringrazio infinitamente per le parole che ha dedicato alla nostra piccola bottega storica di fiori, sono sempre più convinto che nel commercio, il trend, ci abbia spinto sempre più in direzione dei grandi gruppi, ma nessuno di noi si è soffermato a ragionare che in Italia sono proprio le botteghe storiche familiari che insieme ad altri fattori, riescono a trasmettere le vecchie tradizioni, e insegnano alle persone non solo a comprare ma anche e soprattutto a comprare bene.
    Detto questo ecco perchè io e la mia famiglia sappiamo quello che vogliamo, o forse quello che non ci serve, perchè superfluo, ma al contrario preferiamo riempirci e circondarci di persone gioiose e piene di elementi positivi e con delle belle idee che si tramutano in occasioni di incontro e di formazione.
    Infatti sono a proporLe, se per Lei va bene, di trovarci nel nostro negozio, per valutare insieme la fattibilità, di qualche pomeriggio o mi dica Lei quando, per leggere libri o poesie inerenti il fiore, la campagna, la vita rurale di una volta o anche la gioiosità del nostro animo, bypassando tutte le cose negative del nostro mondo.
    Con questo invito La lascio e aspetto Sue notizie, grazie ancora,
    da Valeria la nostra piccola, Marta mia moglie e io naturalmente Nicola.