TRENTO DA LEGGERE … a casa o al Libri & Caffè
pubblicato da: Mirna - 14 Dicembre, 2012 @ 12:27 pmOggi c’è Chiara Turozzi arrivata in anticipo e che parla con mia figlia Stefania. Tazzè di caffè e cioccolata fra loro, ma soprattutto parole, affinità , condivisione del piacere della lettura e della musica.
E’ freddo, freddissimo, ma potenza dei libri, di chi li legge e di chi li scrive e pubblica come Chiara…ci riscaldiamo all’istante. Siamo in tante, anzi in tanti perchè con noi c’è sempre Riccardo Lucatti,  il nostro impareggiabile scrittore di un blog ormai famoso e trascinante.
Ho già presentato Femminile esorbitante di Chiara, (consiglio di leggerlo)  ma noi le chiediamo ugualmente i motivi della sua scelta, perchè ha voluto scrivere di mille anni del pensiero femminile. Secondo lei nell’editoria mancava qualcosa e lei desiderava e  desidera vedere pubblicati i libri da lei sempre amati. Da ciò è nato il progetto della casa editrice L’Iguana ideato con l’amica Stephania Petriella.
Sfogliamo il suo libro e l’altro fresco di stampa de L’Iguana “Salnitro” di Gloria Zanardo. Io ho già letto le sue pagine intense e leggere, esilaranti e commoventi, racconti di momenti topici di una vita o ricordi incapsulati in una sfera di sogno irrisolto.
Il tempo trascorre in questi brevi spaccati di vite che ci danno talvolta sensazioni di straniamento o epifaniche rilvelazioni di aver vissuto una vita che forse non era la nostra. (“Vivre sa vie”)
Salnitro che lascia il segno sui vecchi muri, come il tempo lascia il segno sulle cose, un segno che però si riannoda al passato e al presente in una rete di reale vissuto e desiderio di Altro. Indimenticabile il ricordo degli zii Valentini (“L’universo sostenibile di zia Valentina”)  impigliati nella loro avarizia particolare o l’allestimento di un presepe da parte di madre e figlia (“Un presepio come per incanto”)  che in quell’occasione si immergono  in profondità psicologiche e esistenziali.
Libro che si legge con grande piacere questo di Gloria Zanardo i cui brevi racconti e riflessioni vanno ben oltre le tre o quattro pagine di ogni racconto  perchè si impigliano nel nostro pensiero, nel nostro vissuto e ci rallegrano, ci commuovono , ci confortano , ci fanno sostare un po’ in questa frenetica corsa – …verso dove?… – forse  in noi stessi?
Oggi il gruppo lettura si è arricchito di una nuova accanite Lettrice, Anna Maria, che ci parla della sua  “relazione” con i libri. Quelli di piccole dimensioni da avere sempre in borsetta per leggere nelle sale d’attesa, in treno ecc. , quelli di scienze naturali, botanica, geologia, i racconti biografici delle donne viaggiatrici come Annemarie Schwarzenbach, donna dalla vita tormentata, legata a  Erika Mann(v. nel mio archivio “Lei così amata” di Melania G.Mazzucco)
Sta leggendo Il colosso di Marussi di Henry Miller e Memorie di una maitresse americana di Nell Kimball ” di cui mi invia un piccolo brano:
“Se guardo indietro alla mia vita (ed è l’unico modo in cui posso guardarla,
oramai), non ci trovo niente di tanto diverso da come la maggior parte della
gente vorrebbe la sua. Cominciai a quindici anni, in una buona casa di Saint
Louis, senza nessun’idea; come tutte le puttane molto giovani, il mio solo scopo
era sfamarmi e avere qualche bel vestito da mettermi, e son finita tenutaria di
bordelli e donna d’affari, ho assunto e comandato ragazze, ho diretto case di
lusso. E mi sono sempre domandata come mai le cose mi siano andate così.
Comunque, posso dire questo: come non ho mai provato nessun rimorso, così non ho
avuto mai nessun rimpiantoâ€.
Anna Maria scrive anche:
“Mi ha fatto molto piacere conoscervi, complimenti per il tuo gruppo e la sintonia che hai saputo creare.
Ho dato un’occhiata al blog, poi ripasso.
Che bella sorpresa trovare la
giovane musicista. 🙂
Per Stefania – “Lo specchio vuoto” di Janwillem Van De
Wetering
Mariarosa è entusiasta del nuovo romanzo di David Grossman “Caduto fuori dal tempo” dove si parla della morte di un figlio e de “Il problema Spinoza” di Irvin D. Yalom. Da leggere assolutamente, ci dice.
Rina è rimasta affascinata dalla vita della ballerina senza braccia che recentemente ha danzato qui a Trento. “Che cosa ti manca per essere felice” di Simona Aztori è sicuramente una spinta a superare le difficoltà della vita.
Si parla di Terzani “Un altro giro di giostra” amato da Riccardo, di “Ho paura torero“ di Pedro Lemebel che si trova sul comodino di Chiara Turozzi. Romanzo magnifico, assicura.
Cristina sull’onda di un emozione provata la sera prima ascoltando il concerto dei diversamente abili ci porta un suo vecchio libro di poesie d’amore. L’emozione chiama emozioni. Ci legge alcuni bellissimi versi. Me lo presta ed io a casa lo sfoglio con cura e gioia:  dai lirici greci, ai menestrelli medievali, dal Petrarca al Leopardi, fino a una mia poesia preferita di Quasimodo
“Antico inverno”
“Desiderio delle tue mani chiare/ nella penombra della fiamma:/ sapevano di rovere e di rose/ di morte. Antico inverno.
 Cercavano il miglio gli uccelli/ ed erano subito di neve;/così le parole:/ un po’ di sole, una raggera d’angelo, /e poi la nebbia; e gli alberi,/
e noi fatti d’aria al mattino.”
Belle queste immagini di voi rotatnti attorno ai libri e alle suggestioni che da esse scaturiscono. Quanto si vive in mezzo a sguardi che attenti sanno aspettare, o muti indagano su emozioni che ci stringono e ci conducono in noi o altrove. Brava Chiara e congratulazioni per il tuo lavoro, ti leggerò e regalaci sempre nuovi spunti letterari.
Oggi ho preso il nuovo della A. Munro “Chi ti credi di essere”, attenta, fragile e profonda la sua scrittura. Mi piace molto.
Vi saluto tutti, con affetto, Miki
Che bello leggere il resoconto dell’Angolo Papiro… Quanto mi siete mancati anche se ero assente per un impegno importante 🙂 Leggerò sicuramente il libro di Chiara Turozzi che mi stimola e mi incuriosisce… Al prossimo incontro, a cui non vedo l’ora di partecipare! P.s anche io come la Miki ho preso il libro della Munro , ne parleremo ! Un abbraccio
Da RICCARDO:
Mirna, grazie della citazione .. il mio blog … si, esiste grazie a te che mi hai “suggerito†all’editore!
Grossman … confesso la mia grande ignoranza, per me è Vasilij Grossman, quello di “Vita e destinoâ€. Cercherò di leggere anche il “secondo†Grossman, quello intervistato da Fabio Fazio … …
L’angolo Papiro, un momento di incontro, di riflessione … l’unico “guaio†è che si apprende di tanti, tanti bei libri … ma ovviamente non si ha il tempo di leggerli tutti come si vorrebbe. In ogni caso, basta amarli, vero? Anche quelli che leggono gli altri.
Un caro saluto e al prossimo appuntamento!
Riccardo
David Grossman è un grande, sia come scrittore che come uomo. Interviene da molti anni nella deleteria politica governativa di Israele con Amos Oz e altri scrittori straordinari, meno noti di lui, purtroppo, in Italia. Ma in Italia David Grossman è amatissimo e assai noto. Alcuni dei suoi libri .RACCONTARE UNA STORIA PER SALVARE GLI UOMINI, di parecchi anni fa’, è una vera miniera di sapienza, empatia, senso della vita, bellezza. La bellezza è grande nei romanzi tradotti in italiano, magnifici di D.G.: L’UOMO CHE CORRE — QUALCUNO CON CUI CORRERE — COL CORPO CAPISCO — CHE TU SIA PER ME IL COLTELLO (titolo tratto da lettere a Milena di Kafka) A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE un romanzo stupendo, come tutti gli altri. Al momento non ricordo i titoli di altre opere di prosa e poesia scritte anche per i bambini., ma ricordo saggi brevi su Israele, su grandi scrittori, Compreso Vasilji Grossman, sul quale scrive indimenticabili parole, prefazioni varie, per esempio unA magnifica su Bruno Schulz ai racconti LE BOTTEGHE COLOR CANNELLA. L’ultimo libro di David G., quello citato da Mirna qui sopra, è un piccolo, commovente poema scritto ,in ricordo della morte in guerra di suo figlio ventenne , una morte che non gli dà pace, di cui ha scritto pagine memorabili.Un saluto a tutti.