Tra un libro e l’altro…ritorno a Bloomsbury
pubblicato da: Mirna - 20 Novembre, 2012 @ 8:32 amMi piace talvolta  “tornare” a Bloomsbury e tra tutto ciò che quel gruppo londinese colto e anticonformista ci suggeriva. Che cosa meglio dunque di una mostra al  MART di Rovereto ? Dove quel periodo, quel “salotto” sono  stati  ricostruiti da Lea Vergine nei colori e nell’atmosfera di Gordon Square?
UN ALTRO TEMPO. TRA DECADENTISMO E MODERN STYLE. Fino al 13 gennaio 2013.Â
 “Attraverso un centinaio di opere bizzarre ed audaci, l’esposizione mette in luce uno dei più interessanti fenomeni artistici e culturali del Novecento”.
Una mostra particolare, raffinata , suggestiva. Nello spazio ad essa dedicata si entra come se si visitasse  una casa londinese di Bloomsbury. Uno stretto corridoio conduce ad una serie di stanze ovattate dove pareti e mobili sono verniciati con colori caldi e “molto polverosi”. Troviamo sculture, dipinti e disegni, ma anche oggetti d’uso, libri, fotografie e arredi. Oggetti esposti qui in Italia per la prima volta.
Per me, ammiratrice di Virginia Woolf e di tutto il suo entourage culturale dei primi decenni del Novecento, è un piacere grandissimo ritrovare il famoso  dipinto dello scrittore e critico letterario  Litton Strachey dipinto dalla sua amica amante Dora Carrington. E tanti alttri quadri di Duncan Grant, di Vanessa Bell –  sorella di Virginia - dei Vorticisti, una corrente che vuole dare una risposta ai Futuristi italiani, rimanendo però soltanto un gruppo di interessanti Autori. Fra questi Dorothy Skakespear che sposò Ezra Pound e progettò le copertine di molti suoi libri. E di Ezra Pound vediamo tantissime foto ed addirittura ammiriamo due sedie a sdraio progettate da lui stesso per la sua casa di Rapallo.
Il periodo considerato dalla mostra – gli anni Dieci, Venti, Trenta – è quello “dei decenni assatanati del Nuovo e del Moderno”. Parigi, Londra e l’Italia son i luoghi privilegiati delle invenzioni di linguaggio di tutte le arti.
Si incrociano dunque iniziative ad opera di poeti, scrittori e pittori, ma anche di “divini mondani“, di cosmopoliti eccentrici, di artisti mecenati dei loro stessi colleghi. Vediamo fra tutti i fratelli  Sitwell, immortalati da fotografi famosi come Cecil Beaton e Man Ray.
 Ammiriamo tantissime foto di Lady Edith Sitwell, ricca, colta, sregolata, un’esteta che sembra fare della sua vita un’opera d’arte. Vediamo i suoi gioielli, la sua casa, le sue lettere. Personaggio interessantissimo che vive a Bayswater, ma che frequenta i vari “gruppi”, quello di Bloomsbury, l’Omega Workshop, il Rebel Art Center. “Laboratori di arti applicate” , uno fondato da Roger Fry amico intimo di Virginia Woolf e Vanessa Bell.
E di Vanessa Bell soprattutto troviamo i suoi manufatti: tappeti e paraventi ricamati , ciotole decorate, ritratti del suo amante Duncan Grant e di Virginia, i disegni per le copertine dei libri della sorella.
Ci tuffiamo veramente in “un altro tempo” e nei luoghi bizzarri di un Novecento ancora sconosciuto“. Possiamo immaginare e ricostruire quel tessuto di relazioni sociali dove  Virginia  Woolf ha potuto  sentirsi libera di coltivare e manifestare la sua eccezionale vena di scrittrice.
Una mostra piccola, curatissima, una mostra-gioiello per chi, come me, vorrebbe  entrare in punta di piedi in quel salotto cultural -mondano fatto sì di sregolatezze sentimentali, ma pieno di fermenti artistici nuovi e affascinanti.
Mi accontentai anni fa a Londra  di farmi fotografare davanti al portoncino di Gordon Square per poi abbandonarmi, emozionata e felice, sul praticello del piccolo parco antistante. Meno male che Stefania mi “sorreggeva”!
Ho visto anche io la bellissima mostra del Mart… l’eleganza, il calore , il design degli ambienti mi ha colpito molto. Bellissime le foto di Cecil Beaton. La Woolf, la cui presenza aleggia, è forse la mia scrittrice preferita…Ci racconti qualcosa anche della mostra di Vicenza? O lo farai lunedì? Un abbraccio Raf