LA CUSTODE DEI LIBRI di Sophie Divry
pubblicato da: Mirna - 5 Novembre, 2012 @ 5:20 pmTitolo accattivante. Quello originale è La cote 400. Ed. Einaudi.
 L’autrice, Sophie Divry,  è una trentenne che si cala nei panni di una insoddisfatta bibliotecaria di mezza età . Visione pessimistica di un futuro solitario pieno di rimpianti e insoddisfazioni,  nonostante lo splendido lavoro tra i libri.
Si intrecciano molti sentimenti in questo monologo destinato a un giovane che usa il seminterrato della biblioteca come bivacco notturno.
Il seminterrato è la sezione in cui la protagonista lavora con rancore e rassegnazione – vorrebbe essere trasferita ai piani alti nel settore Letteratura o almeno in quello di Storia.- Lei è relegata alla parte dei libri di Geografia. Il seminterrato sembra proprio un confine tra la sua  vita sottotono e il desiderio di raggiungere visibilità e riconoscimenti.
L’insoddisfazione e le delusioni  d’amore, la passioncella segreta  per uno studente che visita il seminterrato acuiscono il senso di desolazione verso la propria vita solitaria, ma fortunatamente ci sono i libri  come medicina verso le angosce esistenziali; c’è la Biblioteca che come una mamma consola e tenta di guarire .Â
 Ed ecco che la querula bibliotecaria diventa una pasionaria della letteratura, difende la bellezza letteraria contro “il chiassoso vociare della sub cultura di massa” . Ci parla dei suoi gusti: adora Maupassant mentre definisce Balzac un imbrattacarte. Ci spiega lo straordinario metodo di classificazione ideato da Melvil Dewey “il padre di tutti ibibliotecari”. Il suo colpo di  genio è stato dividere in dieci grandi temi, detti classi, i rami del sapere…”
Devo dire che più delle lamentele personali della voce narrante, ho letto con interesse il metodo di catalogazione adottato  da tutte le Biblioteche.
Ah, come vorrei sistemare  i miei scaffali! Non riesco mai a trovare ciò che cerco.
Per esempio quando Giuliana venne a trovarmi,poco tempo fa, visto che mi parlava con entusiasmo del prossimo incontro a Verona con Grazia Livi, mi misi a cercare  i suoi due libri che possiedo: il famoso Da una stanza all’altra e  Le lettere del mio nome, quest’ultimo trovato soltanto  stamattina .
E’ così bello parlare di libri e poterli avere subito sottomano, come facciamo durante i nostri incontri di lettura all’Angolo-Papiro .  ( Ma prima o poi sistemerò anch’io la mia “biblioteca”.)
Mi ha fatto molto  piacere conoscere personalmente Giuliana Savelli, una Melusina ,  che insieme a me  presenterà giovedì 8 novembre, alle 17.30, al Libri & Caffè di via Galilei  il libro di Maria Cannata “La luna e la figlia cambiata”.
Romanzo di grande profondità  che parla dell’eterno e misterioso legame madre-figlia.(v.Archivio)
Vi aspetto.
Cara Mirna, quanto tempo che non ti vedo e non ti sento. Non so cosa diavolo sia UNA MELUSINA (a parte la fata melusina con due code di sirena, cose così).
Quanto a Melvil Dewey e ai dieci rami del sapere , per quanta riguarda i miei libri che si nascondono qua e la continuamente, spariscono anche quando li tocco, non c’è, mi dico , non c’è , ma il giorno dopo c’è, insomma quelle dieci classi a me non servirebbero perchè , che mi riguarda, di classi di Dewey ce n’è solo una “letteratura”. E sono messa come sempre. Bel programma per giovedì. Ciaociao
Melusine: .
Anche in “Possession” della Byatt si parla di loro.
Sono sempre di corsa e con poche energie! Ieri a Vicenza per la mostra stupenda Da Raffaello a Picasso. Domenica scorsa al Mart.
Le mie amiche fanno parte dell circolo culturale
http://www.melusinemilano@yahoo.it
Perchè non vieni domani pomeriggio, cara Camilla?
Il post di Mirna e i libri della “sua†bibliotecaria mi portano a raccontare come io stesso, da tre anni, da quando sono in pensione, non sia più la stessa persona. Nel senso che sto vivendo una nuova vita. Migliore.
Ombre, libri … che prima erano solo ombre. Ora sono realtà , bellissima. Davanti a casa mia, oltre il fiume Fersina, anni fa un cantiere, illuminato la notte. E una notte, alzandomi …
Ombre
La luce del cantiere
penetra la stanza
e disegna sulla parete
la danza delle foglie
incontrate
nel suo breve cammino.
Mobili dita
accarezzano i libri
a svegliare pagine assonnate
che s’aprono liete
all’invito.
E mentre le osservi
raccontare
le mille piccole fiabe
alla notte
ti sembra di rubare
ciò che avevi abbandonato
per la fretta di vivere
e che da quindi da tempo
non era più tuo.
Mirna cara; è proprio vero che sei uno spirito libero ma con un’anima che, in continue scorrerie della Tua mente e del Tuo spirito, si libra senza sosta in un volo indefesso alla ricerca e all’approfondimento dei più vari temi affrontati nella narrativa, la cui incesante lettura è da Te così intensamente coltivata, da lasciare letteralmente sbalorditi. Vien da pensare che, pur di leggere e scovare in profondità i più intimi segreti dell’anima di quegli uomini e donne che si raccontano attraverso i loro libri (da Te divorati) Tu non dorma più nè di notte nè di giorno, perchè è stupenda ed ammirevole la Tua capacità di leggere e commentare tanta letteratura!
La mia passione per la musica assorbe in grande prevalenza il mio tempo libero e perciò non sono preparato a contribuire con commenti sui tanti libri che leggi continuamente. Tuttavia leggo ugualmente alcuni Tuoi commenti e riflessioni e resto affascinato dalla Tua cultura e dalla Tua sensibilità di scrittrice e lettrice.
Tu sai che leggo quasi solo saggistica su tematiche scientifiche o filosofiche e, talvolta, teologiche.
Quando nè avrò il tempo, di proporrò qualche Tua riflessione su tali tematiche, correlate ad alcune opere da me lette.
Di Stefania cosa dire?…Non poteva essere diversa da cotanta madre!!!!!