TRA UN LIBRO E L’ALTRO…gironzolando per Trento
pubblicato da: Mirna - 30 Settembre, 2012 @ 6:12 pmMattinata trentina. Una tiepida e variabile domenica di fine settembre. Le prime timide foglie volteggiano nel piccolo parco colorato di erbe aromatiche e del rosa degli  ultimi fiori sulla fontanella dei fiumi.
Che fanno due signore che rimandano la lettura al pomeriggio e che non resistono al richiamo delle  campane festose di questa città godibilissima –  questa Trento a misura d’uomo ,  dalle larghe vie  rosate, dai vicoli medievali e dalle tante iniziative interessanti – ?
Ne scelgono alcune, sanno –  dopo aver consultato l’home page di  www.trentoblog.it – che al caffè Bookique, nel Parco della Predara, come ogni ultima domenica del mese, sarà servito un brunch alle 11 e non solo. Inizierà anche  un Mercatino di Cambio & Scambio di oggetti, sulla gradinata dello spazio esterno.
Tanti  giovani allegri e ben educati intanto si servono di brioches, toasts, succo d’arancia, tramezzini, mozzarella, salame,  ecc!
 Non ci sentiamo autsider Enza ed io, anzi, ci troviamo ben integrate in un clima di giovialità e bien-etre, di conversazione e sorrisi. Bella gioventù.
Si può stare sia all’interno che all’esterno, ma si intravvede da ogni angolo la chiara Torre del Buonconsiglio.
 Ci gustiamo il cappuccino , i dolci, i cibi salati.
Riesco  anche ad acquistare  con la “moneta” dello scambio  una bellissima tazza colorata.
Faccio fotografie: con  la mia piccola digitale rossa catturo ed amplifico, dilato, sottolineo i momenti sereni della convivialità , della conoscenza , dell’uscire nel mondo che sempre ti viene incontro.
Fotografia. Una nuova arte per rappresentare e comunicare non solo la reatà , ma l’emozione che la stessa procura nell’attimo stesso in cui la si riproduce. Ed è proprio Francesca Gregori , squisita fotografa artistica, incontrata per caso con Andrea e Alice, che ci raccomanda di visitare la mostra di Luca Chistè,  IPHONEOGRAPHY, nello spazio Hortus Artieri nel vicolo dei Birri 7. ( Fino al 14.10)
Già le parole stesse, sia della location che della mostra, sono evocative, appetibili, catturanti. Arriviamo nel vicolo antico che ti riporta ad altre città medievali umbre, toscane ed  oltralpe e che hanno quel fascino misterioso che tu riconosci, forse perchè  impresso nel tuo Dna, e che ti dona l’aspettativa del piacere dell’arte, della cultura, della bellezza.
Luca Chistè cattura le sue visioni naturalistiche ed ambientali con un occhio moderno perchè fa uso dei più sofisticati  mezzi tecnologici come iPod, iPhone, iPad ma con la sensibilità empatica dell’artista, del poeta che scopre in una gomma d’automobile appoggiata ad un muretto arcani simboli. L’ acting out che “sostituisce l’azione al pensiero” come ci spiega l’artista “si realizza in pochissimi istanti”.
Momenti epifanici, direi, quegli attimi gloriosi che ti fanno sentire tutt’uno con ciò che ci circonda. Bellissime foto, da gustare in uno spazio da scoprire o riscoprire, quello dell’Hortus Artieri, in Vicolo dei Birri, gli sbirri…
Dopo giorni di pioggia torrenziale ci è stata offerta una giornata veramente autunnale, senza pioggia, con cielo parzialmente coperto, con sprazzi di sole da estate di San Martino, perfetta per una passeggiata verso la Predara, dove si trova Bookique, un po’ bar, un po’ luogo di sosta, dove si può sfogliare qualche rivista, incontrare qualche amico con cui scambiare due chiacchere o ascoltare della musica. L’occasione questa volta è stata quella del brunch, arricchito dal mercatino dello scambio, dove anch’io ho acquistato con la moneta del luogo una bella e colorata piastrella, colpita dalla delicatezza dell’albero che vi era rappresentato e dall’uccellino dorato che campeggia sullo sfondo. Un po’ come un disegno illustrante un libro di fiabe. E così favoleggiando siamo arrivate in una luminosa piazza Duomo, per poi immergerci nel buio del Vicolo dei Birri, che fu anche sede della polizia medievale dei principi e dove proprio oggi è stata inaugurata una mostra interessantissima di particolari fotografie.
Domenica speciale, fatta di incontri e scoperte in una Trento, che qualche volta, come stavolta, mostra un volto giovane e curioso
Grazie per la lettura ed il commento alla rassegna “Iphoneography”… E’ stata una giornata molto intensa, ricca di emozioni e belle sensazioni… Un pubblico curioso ed attento, sempre disincantato, credo abbia colto bene ciò che intendevo comunicare… Grazie e buona giornata, Luca Chistè
Da VERONICA una mia allieva speciale e creativa, oggi giovane donna che frequenta una scuola per fumettisti e che vive tra le dolci colline senesi e che mi dà la gioia di ripensare al mio lavoro di insegnante con soddisfazione…
.” segnalo un libro particolarmente piacevole che ho finito di leggere da poco. Sempre che lei non l’abbia già letto e recensito (non sono ancora arrivata a scandagliare per bene tutto il blog!).
Il libro si chiama “Cuccette per signora” ed è di Anita Nair. L’ho letto tutto in un colpo in un paio di giorni perchè mi ha assorbita completamente e mi ha fatto fare un breve, piacevolissimo viaggio letterario in India. Secondo me la scrittrice è molto capace di entrare nel cuore delle donne sfruttando l’emotivitò ma restando pur sempre razionale. Insomma senza tutti i fronzoli dei romanzetti dozzinali che prendono le donne al lazo acchiappandole per i sogni più reconditi in stile disney. Altro che 50 sfumature di grigio!!! ahahah!!! (nella recensione è stata troppo buona ed educata per essere una persona che ha letto così tanti libri che si possano chiamare davvero libri e non prodotti commerciali). Tornando al libro della Nair se non l’ha già letto davvero le consiglio di farlo appena ha tempo. Non è un libro impegnativo in quanto è scorrevolissimo e rivolto a un “pubblico” vasto. Racconta la vita e la presa di coscienza di una donna di mezz’età che durante un viaggio in treno si confronta con altre donne molto diverse da lei. Quindi tante storie nella storia principale. Quindi se ha voglia di farsi rapire dai colori e dalle atmosfere dell’India io ho detto tutto quello che c’era da dire!”
Di Anita Nair sto leggendo L’arte di dimenticare.Ma ho sul comodino, Cuccette per signora. Amo l’India quindi anche se da poco da poco mi sono avvicinata a questa brava scrittrice che era presente anche al Festival della Letteratura di Mantova, l’ultima edizione, Camilla, l’hai potuta incontrare? Concordo con Veronica, la scrittura è piacevole e scorrevole. I temi sono legati all’animo femminile che viene scandagliato ma non solo…Bella lettura…