LA FIGLIA OSCURA di Elena Ferrante
pubblicato da: Mirna - 19 Agosto, 2012 @ 8:59 am
Dopo letture piu’ o meno leggere sono incappata in tre romanzi di Elena Ferrante portatami dalla mia amica di Recco.
Credo di averci messo un giorno per ogni romanzo. Ho letto per la prima volta questa autrice la scorsa primavera: “L’amica genialeâ€Â (v.archivio) che mi aveva colpito profondamente, mi ricordava la Ortese e la sua profonda “napoletanita’â€.
Si conosce poco della scrittrice ma si intuisce che scrive tanto di se’ e proprio del suo rapporto con l’amata-odiata Napoli che rappresenta anche l’amore ambivalente per la madre .
Le protagoniste sono donne tormentate e sempre alla ricerca della propria identita’ perlopiu’ ferite a fuoco dai rapporti intensi e dolorosi con madre, marito, figlie.
La sua capacita’ introspettiva e’ minuziosa, crudele, ma tocca corde sensbilissime di tutte noi donne. Ha un grande coraggio nel penetrare cosi’ in profondita’ nei sentimenti che forse molte di noi non vogliono conoscere o per lo meno analizzare.
Cruciale sempre Il rapporto con la maternita’
E ne “L’AMORE MOLESTO†leggiamo di una relazione madre-figlia al limite del patologico, dell’identificazione malata. Un libro fortissimo, la madre sensualissima sara’ la sua condanna nel  cercare disperatamente di ricompattare il suo Io.
La madre muore annegata e dalla sua morte misteriosa si innesca una trama avvincente di ricordi di amori molesti, di segreti, di bugie.
“I GIORNI DELL’ABBANDONO†parla invece della solita casalinga, madre di due figli, abbandonata all’improvviso dal marito perche’ innamoratosi di un’altra piu’ giovane.
Bellissime le pagine della sofferenza della protagonista, della sua “folliaâ€, del suo sentirsi rinchiusa – e per un giorno lo sara’ per davvero dentro casa senza rendersi conto che tutto dipendeva da lei, e non dalla serratura – tutto dipendeva  dal suo non voler prendere il distacco dall’abbandono.
“LA FIGLIA OSCURA’ e’ un libro scomodo,  in qualche punto  persino sgradevole. Ma “e’ strepitoso†scriveva Conchita De Gregorio
Qui viene sezionato Il rapporto con le figlie da parte di una quasi cinquantenne che ancora non riesce a ricompattarsi, vttima sempre di quelle “smarginature†o “frantumaglieâ€Â tipiche di molte donne che si sentono dissolvere in mille ruoli.
Le figlie ormai grandi, il rapporto con esse sempre irrisolto ma pacato, Leda si prende una vacanza al mare.
E qui su una spiaggia del sud tutto sembra nuovamente precipitare.
La vicinanza di una giovane mamma, Nina e l’adorata figlioletta fa riaffiorare in Leda , proprio nel confronto, la sua inadeguatezza come madre.  Del suo difetto d’amore verso le figlie.
La  bambola dimenticata  dalla bambina diventa la testimone del rapporto sereno tra Nina e la  figlia,  fa scattare in Leda qualcosa di oscuro: rubera’ la bambolina abbandonata, la curera’ e vestira’ come se fosse una figlia.
Raccontato in prima persona questa vicenda ti toglie il respiro perche’ tocca l’inviolato e sacro vincolo della maternita’, ma quanto coraggio in questa Elena Ferrante!
Edizioni e/o
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Da cercare ormai in biblioteca, dopo le vacanze di Agosto!
Cinzia ci scrive della sua estate di letture:
Ho letto moltissimo da giugno a ora!
Dal tuo blog avevo scoperto i gialli della Vargas. Geniali, bellissimi…… “Nei boschi eterni” e, ancora più avvincente, “Parti in fretta e non tornare”. Bellissimo “Le nozze” di D. West. Superlativo “Dieci donne” di Marcela Serrano. Ho letto tutto di lei, e questo secondo me è proprio il top. Forse scriverò qualcosa sulla Serrano, non mi pare sia mai comparsa nel blog.
Quindi il delizioso e profondo Potok. Anche di lui ho letto molto ma “L’arpa di Davita” credo sia uno dei più belli.
E ora mi sono tuffata in “Delitto e castigo”. Che vergogna, non l’ho ancora letto alla mia veneranda età !!!!
Il problema è che anche durante l’estate è necessario lavare, stirare, accudire la famiglia, sfamarla……..e quando leggo il tempo per me non esiste. Le mie ferie ideali sarebbero proprio in un trullo in riva al mare, bello fresco all’interno, e una montagna di libri…..
Spero tu stia molto bene, carissima, e che Mimilla si limiti a portarti in regalo qualche farfalla e non serpentelli!!!
Ciao a tutti… io finito Il Teatro di Sabbath di Roth e quasi terminato La collina del vento di Carmine Abate, il mio ex collega che è finalista al Campiello. Ho pure iniziato Più alto del mare di Francesca Melandri, pure nella cinquina del Campiello, e non saprei per ora quale preferisco. Come per Cinzia, Mirna e molti altri , anche per me l’estate è la stagione delle letture… Divoro letteralmente libri sia in italiano che in inglese..
Un abbraccio a tutti
p.s Grazie Camilla per le tue illuminanti parole sul libro di Julian Barnes, che diventerà la mia prossima lettura credo proprio… spero di vederti presto con Mirna per un caffè settembrino…
Carissima Cinzia, non riesco a rispondere tramite una mail per cui ti scrivo due righe per dirti che mi ha fatto moltissimo piacere avere tue notizie.
Concordo con te circa la Serano, devo aver letti tutt i suoi splendidi romanzi anch’io, ma precedentemente al Blog , forse per questo non ne ho mai scritto.
Nel copia-incolla della tua lettera mi e’ sfuggita la tua critica negativa al libro di Gramellini. Sarebbe interessante sentire i commenti di altri suoi lettori.
Carissima Raffa,
mi piaceebbe sentire il tuo commento ai libri di Abate e della Melandri,
Intanto anch’io continuo a leggere ma aspetto nel contempo che questo caldo luciferino smetta e mi permetta di tornare a Trento e di vedervi.
Baci a tutti
Bellissimi i libri della Ferrante! Ho iniziato con “L’amica geniale” ed entusiasta, ho continuato fino a leggerli tutti. Quello che mi é piaciuto meno? “L’amore molesto”.