LA VITA MATRIMONIALE DI MISS BUNCLE di D.E.Stevenson

pubblicato da: Mirna - 8 Agosto, 2012 @ 7:13 pm

 

 

 

Contro questo caldo puo’servire anche tuffarsi in un romanzo fresco e ilare come questo di  Dorothy Emily Stevenson.

Che cosa c’e’ infatti di piu’ fresco e rilassante di un villaggio inglese con I suoi piccoli e grandi eventi  puntualmente scanditi da tintinnanti tazze di te’?

 

Ritroviamo Barbara Buncle che nel precedente romanzo aveva scritto e pubblicato , cambiando soltanto I nomi, degli abitanti del suo villaggio da dove poi se ne dovra’ andare, anzi fuggire! (v. archivio “Il libro di Miss Buncle”)

Ma nel frattempo si e’ sposata con il suo editore, l’equilibrato e innamorato Mr. Abbott.

Dopo una lunga ricerca della casa dei loro sogni viene trovata Archway House,  ma qui, nel villaggio di Wandlebury, nascono  subito  malintesi, sorprese, fraintendimenti.

 

Barbara non vuole piu’ scrivere – non ha immaginazione dice – quindi non vuole ripetere  la precedente esperienza, ma I casi della vita e I nuovi vicini la intrigano molto.

 

Non e’ colpa sua se da subito viene a conoscenza di un testamento a favore di Jessy, la ragazza di cui si innamorera’ il nipote di suo marito. Testamento che impedisce alla futura erede di sposarsi.

Come Emma della Austen anche Barbara  vuole guidare il destino dei due giovani in modo da condurli a coronare Il loro sogno d’amore e possibilmente  ereditare anche villa e patrimonio.

Non sempre si riesce pero’ nei propri intenti …

 

Nel frattempo conosciamo gli altri personaggi , come la famiglia degli artisti o la pettegola moglie del curato, tutti descritti elegantemente e con ironia dalla Stevenson che spesso si sofferma con intelligenza e grande capacita’ di osservazione sui moti dell’animo umano.

 

Edizioni Astoria.

Un delizioso libretto rosso arrivatomi via posta da Camilla.

 

Piacevolissma lettura che mi ha accompagnato per alcuni pomeriggi sotto l’ombra  di palma e nespolo. E che mi ha fatto ridere e sorridere.

Share

3 commenti
Lascia un commento »

  1. Cara Mirna, è proprio vero che il libro può diventare una piccola (o grande) magia, se lo si sa prendere nel verso giusto. quale è il verso giusto? Non saprei, ma sicuramente c’è. E sono contenta che ti sia divertita un pochino con Mrs Abbott, con i figli degli artisti,e il giardino e la casa e tutto quanto può renderci le ore piene zeppe di piacere.Un abbraccio e ancora buone vacanze. Quando tornerai a Trento? Ora piove di gusto e l’aria si è rinfrescata.A presto.

  2. Attenzione! Per eventuali commenti o domande sull’ultimo post da Borzonasca scrivete sotto uno degl ultimi libri recensiti. Talvolta accade che si blocchi qualche canale di comunicazione.
    Buona giornata a tutti.

  3. Ciao Mirna,

    Mi piace molto di pensare ancora della via per Borzoni, e di leggere il saggio tuo sopra Jean Giono. La settimana scorsa sono stato a New Mexico, dove ci sono vie deserte, ed anche vie boschive; l’ho trovate dove ci sono stati gli alberi bruciati (da un’anno), e le vie erano piene, affollate con gli alberelli dei pioppi tremuli. Che vista melancolica, ed il contrario.

    Sto leggendo la raccolta dei saggi di Roberto Bolaño, “Tra parentesi”—cioè un altro bosco; tutti erano scritti negli anni ultimi (1998-2003) della vita sua. E stasera ho visto “Tarda primavera” (1949; Ozu), e mi ricordo Burbery.