LE CRONACHE DI…BORZONASCA
pubblicato da: Mirna - 26 Luglio, 2012 @ 10:21 am
THE BELLS
Le campane , qui al paese, iniziano a suonare alle 6.00, suonano per due volte l’ora (per informare I piu’ distratti) e una sola volta la mezz’ora, ma questa introdotta da due rintocchi iniziali e distanti.
E poi…verso le 7.OO inizia uno scampanio forte che durera’… due minuti?
Tutti si svegliano…
A mezzogiorno, oltre ai 12 rintocchi per due volte, un’altro scampanio felice ed allegro che ora sembra andar di pari passo con il sole estivo, e la “Gloria del disteso mezzogiornoâ€di Montale – e questo mi rallegra perche’ la casa e’ inondata di luce ed io preparo il pranzo e il giardino e’ splendente: ma di nuovo alle 17,20 altri rintocchi, questi gravi e duraturi…non finiscono mai…forse per richiamare ai Vespri o a una messa pomeridiana.
Ed infine alle 20.00 c’e’ il tripudio delle campane felici che a lungo segue il motivetto di un inno mariano. Noi siamo a ridosso del campanile e quando le “happy bells†della sera iniziano la mia gatta si precipita dal giardinetto, lungo la scaletta di pietra e si va a rintanare in casa.
Poi , finalmente, tutto riprende con il puntuale scorrere del tempo alle 21, (18 colpi!) siamo ancora sulla terrazza goderci il cielo rosato e le rondini. A mezzanotte, 24 rintocchi e tutti, anche le campane di Borzonasca vanno a dormire lasciandoci tranquilli e senza nozione del tempo per le sei ore notturne!
Ma di questo dobbiamo ringraziare una signora “di fuoriâ€che tempo fa protesto’ con don Angelo per far smettere,almeno durante la notte, lo scampanio.
Qui a Borzonasca ci sono tre chiese, la principale e due chiesette dislocate ai limiti del paese. Quella di San Rocco che viene messa in funzione raramente e la Chiesuola che si trova in fondo al Villetto … la bellissima stradina curatissima e colorata di ortensie, ibischi , lavanda e fiori della passione. Questa si snoda accanto uno dei due fiumi che fa gorgheggiare l’acqua sulle pietre e sui ciottoli, ma c’e’ anche il Beo, un piccolo canale dove un tempo, ma forse ancora, certe signore lavavano I panni e dove I bambini giocavano .
In fondo vi abita Grazia.
Il Villetto e’ una passeggiata deliziosa, sembra di essere in un paese da operetta, tutto e’ lindo e brillante.
L’altra passeggiata che si puo’ fare e quella del Taglio.
Taglio?
Forse perche’ il sentiero taglia le pendici della collina. Stradina amena piena di bossi, noccioli, piselli odorosi, balze e frutti selvatici, Punti freschi con ruscelletti e felci, punti ariosi con origano pronto a fiorire. Mi piace moltissimo , mi sembra di essere in uno di quei villaggi inglesi di cui parlano le mie scrittrici preferite quando lungo una solitaria e pensosa passeggiata puoi incontrare il parroco, qualche signora sola o un altro dei mille abitanti del paese. Ci si saluta cordialmente oppure ci si sofferma a parlare del tempo.
Ma ora in diretta…iniziano le campane del mezzodi’…e’ una splendida giornata questa di piena estate, il sole e’ forte, abbacinante e il suo fulgore con I rintocchi vibranti danno una specie di obnubilamento…
Desiderio di raccoglimento e silenzio…
Vi ricopio subito IÂ versi di Saba che si sposano alle mie sensazioni:
“Silenzio! Hanno chiuso le verdi persiane delle case./ Non vogliono essere invase./ Troppo le fiamme della tua Gloria, o sole./[…] Sembrano estinti gli uomini, tanto e’ ora pace / e silenzio.â€
Come descrivi bene l’atmosfera di Borzonasca, nonché il suo scampanio che scandisce la vita del borgo, che ho avuto il piacere di conoscere durante brevi, ma intensi soggiorni. Là mi sono sentita trasportata in un piccolo mondo antico di cui non si può che avere nostalgia.
Il rintocco eterno delle campane, sembra essere appeso al filo dei tempi diversi della nostra vita. Seppur scocciante in taluni momenti, accompagna i suoni della giornata e sembra fare da cornice all’esistenza. Ho ricordi di campane da piccola, quando a casa di Alice dormivo in cameretta, il cui balcone si affacciava al campanile maestoso. Abbraccio te cara Mirna, e tuttiii!!!.
@ Camilla: tra poco inizierò Rosa Candida.
Una volta le campane di Borzonasca mi piacevano: forse perchè quando ancora stavamo da mia zia, le sentivamo in lontananza, così come dovrebbe sempre essere con le campane… Ora invece la campana dietro casa suona come un’aggressione in un certo senso e guarda caso, ogni volta che si deve iniziare una conversazione profonda con qualcuno, suonano. Vorrei più spazio per il silenzio, ecco tutto. E in più, fanno sembrare che il tempo corra più del dovuto.
Però Borzonasca è obiettivamente un paese carino, ci ho passato tutte le estati della mia vita e ci sono affezionata. Come dice mamma, molti sono i luoghi ameni e soprattutto in un mondo sempre più “rumoroso” (aspetto questo che mi turba più di altri), Borzonasca si mantiene abbastanza tranquilla. Quindi ecco che nelle ore della siesta, del primo pomeriggio, si ricrea quella magica immobilità , quell’assenza di azione umana o animale che fa emergere una grande pace.
Ho finito un altro libro di Murakami in questa lunga estate 2012: “After Dark” che però mi ha lasciato un po’ distaccata. Molti i temi ricorrenti nella sua opera: il sottile velo che separa il sogno dalla realtà , personaggi alla ricerca di un esistere più vero, la gestione della violenza istintuale nella società civile, la vita notturna che appare più ricca di quella diurna (Murakami ha condotto anni di vita notturna per una periodo della sua vita). Tutti temi però solo giustapposti nello spazio di una notte e intreccio un po’ forzato. Niente a che vedere con “L’uccello che girava le viti del mondo”, stupendo romanzo, spesso digressivo, ma di fondamentale sostanza. In questi ultimi giorni ho letto anche un libro dal titolo curioso: “La trippa ci sarebbe, mancano i gatti – domande ad un maestro zen.” E’ un’intervista al maestro zen Engaku Taino (Luigi Mario), fondatore del monastero di Scaramuccia, arrampicatore e produttore di vino. Anche per chi non pratica lo zen, è un libro di profondità e schiettezza.
Una buona estate a tutti!