PRENDITI CURA DI LEI di Kiung-Sook Shin
pubblicato da: Mirna - 2 Luglio, 2012 @ 2:02 pm
Neri Pozza
Storia interessante e commovente questa di Park So-nyo che a 69 anni si perde e scompare in una stazione della metropolitana di Seul. Il marito che era con lei se ne accorge troppo tardi, abituato com’era a lasciarla sempRe alcuni passi dietro di lui.
Interessante perche’ entriamo nel mondo contadino coreano dove ancora grande importanza hanno I riti per gli antenati da celebrare a scadenze stagionali. Come pulire le razze accanto al pozzo nel gelido inverno. O leggere di piatti particolari, desueti per noi ma partcolarmente curiosi.
E sopattutto commovente perche – e ci risiamo – si racconta e si analizza il rapporto madre-figli, moglie-marito e la vera essenza di una persona.
Racconto a piu’ voci: quelle dei figli che si sentono in colpa per non essere riusciti a contraccambiare l’amore assoluto che la madre ha dedicato loro. Il primogenito ripensa alle tenerezze e sacrifici materni e non sa darsi pace “Ora riflette sul passato. Quando mamma era piu’ giovane, la sua presenza lo aveva spinto a rafforzare la sua determinazione di uomo, di essere umanoâ€
Perche’ si e’ cosi’ disattenti con le persone che amiamo e poi ci tormentiamo quando ormai queste non ci sono piu’ e non possiamo  far capire loro la nostra gratitudine e il nosto amore?
Anche la terzogentita, ormai scrittrice di successo, non sa darsi pace e invade Seul di volantini per ritrovarla. Qualcuno parla di una signora in sandali azzurri con ferite ai piedi che vagola per la citta’, ma Park So-nyo non si trova, come non era stata “trovata†– e forse soltanto da un amico segreto – da nessuno dei suoi familiari che non sono mai riusciti a prendersi cura di lei.
E lo stesso marito disattento ora si accorge della grandezza della moglie che , capisce, rappresentava la madre terra, le radici, la casa, cio’ che toccava , ricorda, diventava fertile. E piange e si dispera di non aver mai camminato al suo fianco.
Storia intrisa di poesia dove la figura di questa donna forte, che non sa leggere, e che nasconde segreti rimarra’ nella memoria di noi lettori come un’altra icona dell’universo femminile.
Cosigliataci anche da Maria Pia Veladiano