MUSICA PER UN INCENDIO di A.M. Homes

pubblicato da: Mirna - 18 Maggio, 2012 @ 6:19 pm

La storia inizia e finisce con un barbecue .

 Momento importante per gli americani della middle class quello della grigliata all’aperto  che sembra rassicurare e legittimare una vita tranquilla e condivisa. E’ proprio la cerchia di amici che racchiude e difende l’individuo. Ognuno si rispecchia nell’altro.

Paul ed Elaine, coppia della periferia suburbana newyorkese, è felice di rivedere così spesso gli amici . Per loro  è veramente duro essere abbandonati a se stessi per ventiquattr’ore.

 Chi sono Elaine e Paul? Due persone  avulse una dall’altro, ma legate da una strisciante infelicità a cui non sanno dare un nome.

Già sono stati descritti in un precedente romanzo della Homes “La sicurezza degli oggetti” che voglio assolutamente leggere tanto questo romanzo mi ha colpito.

Innanzitutto credevo che A.M. Homes fosse un uomo e fra me e me dicevo che si capiva dalla essenzialità cruda delle descrizioni di alcune scene di sesso, dai dialoghi quasi teatrali, dal non eccessivo rimestio delle problematiche.

Ed invece scopro che è una donna…bravissima, inclusa nella lista dei “venti autori per il nuovo secolo”.
Ma quale sarà il suo nome   A. M.?  Non l’ho trovato!

In questo loro mondo di cartapesta, quasi artificiale dove il sole non sembra nè sorgere nè tramontare, ma svanire lentamente, Paul ed Elaine si sentono impantanati, persi in se stessi e non riescono a trovare il bandolo della serenità nella famiglia, nei figli. Si appoggiano con rabbia l’uno all’altro, ma non si bastano.

Paul cerca consolazione in due storie extraconiugali mentre  Elaine si abbandona  passivamente ad accadimenti  inaspettati, come una relazione omosessuale con la vicina, sua antitesi vivente: tanto Elaine è pigra e  indecisa tanto Pat è organizzatissima e  “perfetta”.

Il gesto gratuito, irrazionale, quello che dovrebbe  smuovere in loro ciò che essi non sanno sollecitare, è rovesciare il grill acceso verso la casa e sperare in un incendio che modificherà la loro vita in qualche modo.  Ma l’incendio totale che li avrebbe costretti a un vero cambiamento non c’è.

Inizia una spirale discendente  nella quale  Paul agisce come una mina vagante in balia delle sue amanti, mentre Elaine si sente sempre di più alienata e impotente. Si odiano e si cercano, sembrano i Simpson, dispettosi e meschini, cattivi tra loro per suscitare una qualche reazione. Amaramente divertente la lotta furiosa e silenziosa che Paul ed Elaine ingaggiano una notte, lotta che finisce quando esausti di pugni e graffi condividono  una pasticca.

Ma ci sono i bambini che guardano…e in questo implacabile ritratto della vita americana nei sobborghi residenziali essi saranno le vittime e i giustizieri.

Un libro del quale parlare perchè questa storia  rispecchia un male di vivere comune non solo tra classi sociali d’ oltreoceano, ma ovunque il benessere materiale ha soffocato il desiderio di una  crescita esistenziale completa, quel famoso raggiungimento goethiano di serenità olimpica che ti fa sentire almeno in pace con te stesso.

Di questo ed altri libri abbiamo parlato all’Angolo -Papiro del Libri & Caffè, lunedì scorso.

 

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6 commenti
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  1. @-Miki- un abbraccio immaginario ma pieno di affetto reale a te Miki. che dici sempre parole sincere e pensate e buone e belle come un fiorellino appena sbocciato. Ti penso .
    @-Mirna- sono contenta che tu abbia parlato del romanzo della Homes, che non ho letto. Penso che Homes sia una scrittrice molto interessante e ho letto alcuni suoi libri molto belli negli anni scorsi. La sua America, sempre presente, è in genere urbana e contemporanea e la sua scrittura è lampante e “pericolosa”. Tengo alcuni suoi libri nel mio scaffale di Damasco : IN UN PAESE DI MADRI, LA FIGLIA DELL’ALTRA, QUESTO LIBRO TI SALVERA’ LA VITA,e il bellissimo, indimenticabile LOS ANGELES dove la Homes si rivela una grande antropologa culturale capace tuttavia di intrattenere il lettore da grande letterata quale è. E’ molto interessante anche il suo rapporto con la psicoanalisi di cui riesce a fare grande letteratura, specialmente nel romanzo IN UN PAESE DI MADRI.A tutti un saluto affettuoso.

  2. P.S. A.M. sta per Amy Michael , mi pare di ricordare. ciaociao

  3. VOGLIA DI VELADIANO. Ho ascoltato il suo articolo su Avvenire stamani che parlava del verbo “desiderare”. Ho ripescato un mio vecchio post dedicato a lei:

    Voglia di Veladiano. Come scrittrice e come persona. Il successo de “La vita accanto” va di pari passo con l’entusiasmo che tutti i Trentini hanno provato nel conoscere questa straordinaria persona modesta nell’atteggiamento, misurata nel porgersi, attenta e penetrante nel relazionarsi con ognuno di noi.

    Non è questo che desideriamo in questo mondo frettoloso, superficiale, colmo di anti-valori in cui spesso ci sentiamo inadeguati, appena appena appesi alla zattera che veleggia verso il successo, l’apparenza, il denaro, il protagonismo?

    Se condividiamo il pensiero e la weltanshauung di Mariapia Veladiano siamo rassicurati ed ancor più lo siamo perchè lo leggiamo nei suoi scritti….quindi è vero…anche i deboli, i “brutti”, i timidi, i non prepotenti ed aggressivi possono essere salvati e gratificati. Certo dagli altri, purtroppo pochi, ma bastano pochi “giusti” per dare speranza e senso alla Vita e da noi stessi con la forza persino dei nostri dubbi, ma con la consapevolezza che la Bellezza non è solo quella esteriore.

    Sì, abbiamo bisogno di più persone come Mariapia Veladiano che guarda ognuno di noi con attenzione, con sguardo diretto instaurando immediatamente un canale di reciprocità che ci fa sentire privilegiati. Perchè siamo Noi, perchè ognuno di noi è un piccolo mondo con una sua storia da raccontare e da condividere. Perchè siamo unici.

    Perchè quando le parlai per un attimo provai la gioia di entrare immediatamente e completamente in sintonia con lei?

    Senza sovrastrutture nè pseudo borghesi, nè di complimenti obbligatori, nè di sicumera, nè di possessività…ma sensazione di trasparenza, sorridente chiarezza, piacere di intrecciare pensiero con pensiero, voglia di diventarle amica.

    Sì, voglia di Veladiano e di persone come lei.

  4. DA GRAZIA.:
    “Ieri sono stata al Libraccio e ho trovato nell’usato “In un paese di madri” dell’autrice, A. M. Homes, che suggerisci nell’ultimo post, spero di ritrovarvi le stesse sensazioni che descrivi così bene. Fra i nuovi ho acquistato un manualetto, il titolo ne descrive il contenuto: “Angoli relax in giardino”, l’ho già sfogliato con gran piacere – ci sono bellissime foto – facendo progetti e, sempre in tema di giardini, un Tea, “Il Signor Giardiniere”, la vita romanzata del giardiniere di Versailles ai tempi di Luigi XIV, attualmente sto leggendo Marco Vichi in “Morte a Firenze”, sempre piacevole e rilassante leggere del commissario Bordelli.”

  5. voglia di veladiano:”” ARRENDERSI (oggi 22.5 su Avvenire)………………………………………………………….
    ………Però può essere che tocchi attraversare notti lunghissime, e temere ogni sorta di caduta, vassalli e mai cavalieri, e non sapere il proprio valore, bersagli di chi passa e sa dove andare e noi no. E nessuno sembra aver bisogno di noi. Qui è più forte la tentazione. E ci sembra di aver ragione. Non so se le notti
    son per tanti così nere, nè se la resa si mostri a tutti con la promessa paga e noncurante di una pace quale che sia. Ma si può perchè per tutti questa è l’unica assoluta nostra preziosa vita, e quel che è giusto c’è ancora chi lo aspetta, e non ha visto il principio del suo essere eterno.
    Si può essere stremati e cercar compagnia. o solitudine. Ma arrendersi no.””

  6. Le parole della Veladiano toccano direttamente l’anima e ti scuotono pur nella loro leggerezza… E’ questo che mi piace di lei. La leggerezza ma allo stesso tempo una profondità inaspettata. Grazie Camilla e Mirna per avercele ricordate. Lunedì sarò all’appuntamento del gruppo, al caffè Papiro. Per varie vicissitudini sono mancata agli ultimi due , ma grazie alle foto e gli aggiornamenti di Mirna mi è sempre sembrato di essere lì… E grazie ad un consiglio letterario avuto da Enza in uno di questi incontri, sto leggendo e mi sta piacendo L’arte della gioa di Goliarda Sapienza. Un abbraccio e spero di avere presto belle news di Miki!!!!