L’ANIMA E I CONFINI DELL’UMANO di Giovanni Straffelini

pubblicato da: Mirna - 11 Aprile, 2012 @ 7:36 am

Quante volte ci chiediamo che cos’è l’anima?

 Era già in noi sin dai tempi del non- linguaggio? O è “apparsa” quando abbiamo preso coscienza e consapevolezza di noi? La scienza può dare spiegazioni all’ipotesi di Dio?

Giovanni Straffelini, professore  di metallurgia presso la facoltà di ingegneria dell’Università di Trento, editorialista  dell’edizione trentina del “Corriere della sera” ed autore di un blog ( giovannistraffelini.wordpress.com )  ci ha presentato il suo  libro durante l’ultimo incontro all’Angolo-Papiro.

Riflessioni tra scienza, fede e bioetica. Interessantissime.

L’idea di questo suo testo è nata durante la preparazione di una giornata della “Cattedra del Confronto”  organizzata dalla Diocesi di Trento e dedicata al tema dell’anima da punti di vista filosofico/teologico e scientifico.

Tema caldo perchè “la divaricazione tra credenti (in Italia soprattutto di tradizione cattolica), non credenti e diversamente credenti sulla questionde dell’anima riflette la contrapposizione sui temi bioetici e, più in generale, sull’interpretazione stessa della vita e sulla generale visione del mondo”

“Anche gli ingegneri hanno un’anima” abbiamo scherzato, noi dell’Angolo-Papiro,  e in queste profonde e chiare pagine di Straffelini si può spaziare da interrogativi e riflessioni che vanno da Aristotele a san Tommaso, dall’evoluzionismo al testamento biologico.

Questo libro è rivolto anche ai non specialisti e cerca di verificare se la contrapposizione emersa tra scienza e principi filosofici/teologici abbia un fondamento.

 “E’ un’indagine originale e appassionata su una questione che rimane discussa e cruciale, e per molti versi “misteriosa”, sfuggendo alle nostre capacità di piena comprensione“.

Nella prima parte il concetto di anima è analizzato in modo scientifico e in prospettiva evoluzionistica (con particolare riferimento alle neuroscienze cognitive, alla biologia e alla termodinamica) ed è accostato a quello di “coscienza”, intesa in senso stretto come la capacità di ogni essere vivente di reagire in modo più o meno diversificato alle sollecitazioni esterne” scrive Giovanni Straffelini, mentre la seconda parte è dedicata per ampliare una discussione sui confini dell’umano e sulla sacralità della vita.

E intorno a queste temi  noi tutti abbiamo interagito con il simpatico e bravo ingegnere facendo domande e sollecitando  riflessioni sull’aborto e  sull’eutanasia.

Argomenti di cu siamo assetati per capire il grande mistero della Vita.

Il libretto azzurro di Straffelini, edizioni Il Margine, ci aiuterà  a rispondere ad alcuni importanti interrogativi.

Appuntamento per parlare ancora del suo libro, ma anche di altre letture, lunedì 16 aprile, sempre al Libri & Caffè di via Galilei

 

Share

3 commenti
Lascia un commento »

  1. Tema affascinante: penso che lo sia più per chi crede o è comunque alla ricerca del credere che per chi si sente decisamente agnostico, ma forse può interessare un po’ tutti. Trovo bello comunque che l’argomento sia affrontato anche dal punto di vista scientifico, contrariamente a quello che dicevano a noi da bambini. Appena potrò proverò a leggere questo libro. Ce la farò? Lo capirò? Chissà…

  2. @Mirna–anima-bioetica-eutanasia-evoluzionismo-fede e aggiungo scienza! Millenni di storia delle filosofie e delle religioni, filosofi, teologi e uomini e donne di scienza , continuano a discutere su questi fondamentali per l’immaginario degli esseri umani.
    Già, l’immaginario,che altro non ci è dato di condividere nella nostra esistenza, di immaginario viviamo, soprattutto di immaginario. E modestissimamente io cerco di riempirlo con pensieri quasi perfetti di grandi scrittori quasi perfetti.
    Scendo dagli universi caotici e mi calo nella mia terrena poltroncina girevole per raccontarvi, cose piccine ma talmente sfiziose, eleganti, magnifiche e concluse: La prima sono i libri di Hella Haasse, grande scrittrice olandese, nata nel 1918. Questa Hella fa davvero i miracoli: in ogni suo romanzo si entra in verdi, misteriosi , stupendi mondi fatti di fitte foreste e labirintici giardini,colmi di fiori afrodisiaci e grandi case antiche, solitarie, custodi di segreti e sussurri e vite vissute e fantasmi che si umanizzano quando la Hasse li cattura, a uno a uno e ci svela le loro anime, umane, umanissime, i lo terreni destini, il ccalore di un corpo , lo splendore di occhi felici o disperati, l’ansimare di una corsa nel bosco o di un pianto infinito. Geniale, affascinante, sublime.
    E,a proposito di bellezza letteraria, di anime e di corpi letterari , di fascino ineffabile e di eleganza vorrei segnalare a chi ha avuto la grande avventura di leggerseli e a chi lo potrà fare, vorrei segnalare il “pezzo” di Baricco ( che,come saprete, scrive ogni domenica, su Republica, I MIGLIORI LIbRI CHE HO LETTO NEGLI ULTIMI 10 ANNI). Ha già parlato di 20 romanzi, dimostrando la sua capacità eccezionale di capire raccontare e, direi, scegliere senza alcun laccio accademico o atteggiamento paludato, libri belli, non comuni segno di una sua libertà intellettuale davvero compiuta.L’ultima domenica (Pasqua) Alessandro Baricco ha raccontato la sua stupenda avventura :”….non ho letto niente di meglio negli ultimi 10 anni.sono tre volumi, oltre le 1200 pagine….” insomma sapete come riesce a scrivere di letteratura il B.Quale è questa meraviglia?? TRIOLOGIA DEGLI AUBREY- di Rebecca West. E’ un modo, il modo che sempre ha Baricco, di parlare di libri, di questo libro, straordinariamente bello e intelligente è un modo imperdibile, amoroso, sensuale direi. Se vi capita leggetelo.
    @ Raffaella vorrei tanto parlare (faccia a faccia, perchè la tecnica del blog non è sostitutiva, è surgelata insomma) con te di Caino. Un vaso di Pandora. ciaociao a tutti

  3. […] […]giovannistraffelini.wordpress.com