TRENTO DA…LEGGERE

pubblicato da: Mirna - 3 Aprile, 2012 @ 7:11 am

Dove si può entrare in una libreria-“cattedrale”?

 Alla UBIK di corso Tre Novembre.

Perchè “cattedrale”? Per due motivi. Il primo è stato il libraio stesso a suggerirmelo –  ma guai a definirlo così  – lui si sente il “servitore della Libreria - perchè  invece di dirmi il suo nome (che però noi lettori conosciamo)  ha replicato “Ma quando entra in una chiesa le interessa anche sapere il nome del parroco?”

E secondo perchè sia l’atmosfera, sia la disposizione quasi  “a navate” di scaffali di libri portano il visitatore a immergersi in una condizione di sacralità.

La libreria ha una vita propria” mi spiega il “servitore” mentre toglie dagli scatoloni gli ultimi libri. “Io e  le ragazze la assecondiamo. Ordiniamo le ultime pubblicazioni e le sistemiamo ordinatamente”.

 La Libreria ha un’anima propria che si modifica a seconda delle richieste dei Lettori o  delle novità del mercato editoriale e sembra che l’intero mosaico della disposizione si formi indipendentemente, quasi per una sorta di magia, come i vetrini colorati di un caleidoscopio che sembrano sparsi ma all’improvviso per piccoli movimenti esterni vanno a formare fiori e colori armonici.

E qui alla UBIK ci sono diversi settori dove poter soffermarsi , come fra “altari”  Unico tra le libreriei Trento lo spazio allegro riservato ai bambini: troneggia La Pimpa, tavolino e seggioline e tanti libri da scartabellare, aprire , giocare, cominciare a leggere.

In fondo continua il simpatico “servitore” i Lettori sono sempre dei bambini che hanno bisogno di sentire raccontare delle storie. L’ascolto di una  narrazione è la nostra prima forma di conoscenza e di evasione dalla realtà contingente. Ricordiamo l’Odissea e il racconto di Ulisse, grande narratore. Pensiamo a Tonino Guerra , scomparso proprio nella giornata mondiale della poesia, che diceva che le storie gli arrivavano all’improvviso, senza bisogno di cercarle e che esse gli riempivano la vita di gioia

E’ per questo, aggiunge il “non-libraio” che il settore dedicato all’ARTE e ai DVD gli è particolaremnte caro. Ogni lettore è anche amante del cinema, perchè il desiderio di immergerci in altre storie è imperante. E quanti DVD ben allineati, quanti libri di Arte!

Conclude dicendo che  la “sua” libreria”coniuga una profondità di catalogo con un impegno nell’attualità“.

E soprattutto sottolinea, ed io concordo, che questo è un luogo di libertà, di scoperte, di emozioni.

Ricordo che tempo fa tra gli scaffali  c’erano biglietti che invitavano il visitatore a toccare e sfogliare i libri che “parlavano” in prima persona : “Toccami. Sfogliami. Aprimi”

Sì, entrare alla UBIK è un’esperienza molto molto piacevole e arricchente, sappiamo che è aperta anche la domenica, sappiamo che le nostre richieste saranno esaudite.

Chiedo ad una delle gentili commesse anzi “servitrici” quali sono i libri più venduti al momento:

Jennifer Egan “Il tempo è bastardo” recente Premio Pulitzer

Elena Ferrante L’amica geniale

Massimo Gramellini Fai bei sogni

Dawn French Le meraviglie delle piccole cose

 

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11 commenti
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  1. Una bellissima libreria, dove ho passato stupende ore anni fa e ho anche suonato in un’ atmosfera attenta e partecipe. Anzi, mi chiedo se c’e’ ancora il pianoforte Yamaha che ricordo con piacere assieme al “servitore” del tempio di lettura.
    Amici, da quando leggo Murakami “Dance dance dance” faccio sogni strani… ma mi piace, sono quasi alla fine e senz’altro ne parlero’ un po’. Ciao a tutti.

  2. Da GRAZIA: “Cara Mirna, ho letto “Olive Kitteridge” della tua amata Elizabeth Strout e ho inserito nelle pile da leggere “Resta con me”. Seguo dunque i consigli. Nonostante si tratti di racconti – come sai non mi piace tuffarmi in un libro per uscirne bruscamente come succede con i racconti – il libro mi è piaciuto, a dare unità c’è la presenza dominante della protagonista che si sente anche quando viene solo ricordata. Donna davvero notevole, Olive, descritta come insopportabile da chi la frequenta e quindi simpatica, almeno per me, tutti i racconti sono begli affreschi di vita che raccontano la fatica e la voglia di continuare a vivere.

    Ora sto leggendo un noir di Massimo Lugli, “L’adepto”, non esaltante, forse conosci l’autore, cronista di Repubblica, bravo ma un po’ forte nei toni e negli argomenti. Mi è piaciuto soprattutto in “L’istinto del Lupo”, storia di un senzatetto per scelta, di un borghese che si è fatto Lupo rifiutando la vita agiata, storia ambientata nei violenti anni settanta, con personaggi indimenticabili in una città dagli aspetti sconosciuti, temibili e in qualche modo affascinanti.

    In parallelo leggo il “Dizionario delle cose perdute” di Guccini, come sempre un po’ nostalgico del bel tempo che fu, per questo accattivante nella sua simpatia sorniona, almeno per me che mi avvicino alla sua età. E aggiungo che l’ho comprato anche se da anni ho scelto di boicottare quell’editore, quindi penso che non acquisterò Oates, sempre per quel motivo

  3. Sì, entrare alla Ubik è un po’ come andare in casa di amici con tanti libri, dove si può sfogliare e, se si ha tempo, leggere anche per intero quello che si è scelto. E’ certamente la libreria che preferisco, anche perché si può effettuare da soli la ricerca, grazie alla disponibilità di un paio di computer. Per questi motivi spesso entro senza comprare nulla, godendo dell’atmosfera magica, che comunica un mondo di libri. Ho scoperto anche un angolino all’esterno e qualche volta in estate mi sono soffermata, naturalmente sfogliando un libro.

  4. Due domeniche da sono stata proprio all’Ubik… era una domenica uggiosa, ed ero davvero giù di corda. Un’amica mi segnala che in città c’è la Fiera del Cioccolato ed io decido di fare un giro… Bancarelle piene di ogni ben di Dio , ma sento che mi mancava qualcosa… Negozi chiusi, io però ricordo che la libreria di via S. Croce è aperta la domenica…E mi fiondo. Una libreria o una biblioteca sono le mie ancore di salvezza, in mezzo ai libri la tristezza viene accantonata e io sto bene… Partirò dopodomani per stare via qualche giorno, in una città dove le librerie abbondano, Torino…. Faccio in anticipo a tutti, Mirna e Stefania per prima, ma davvero a tutti i lettori del blog, da Miki a Camilla , a Enza , Riccardo, M. Teresa, a chi non conosco ma sento affine per letture e pensieri… gli auguri per una serena Pasqua!!!
    Raffaella

  5. @ Mirna – Non credo che a Trento esista un’altra libreria dove, volendo, si possono passare delle ore, tra libri e DVD; anni fa’ c’erano anche dei sedili , non scomodi, e si poteva leggere un intero romanzo, magari in un paio di giorni,tranquillamente. Nel tempo d’estate si poteva sostare in quella specie di cavedio (?), dove c’era, appunto, un bel pianoforte. Che rifugio consolante può essere un simile luogo, quando si vuole fuggire per un po dal solito brusio. E’ buffo che il libraio si faccia chiamare servitore, il libraio di UBIK nulla ha del servitore, ha più di un indaffarato capitano. E le ragazze sono tutte colte, preparate, elegantemente gentili. So che molte di loro hanno conseguito fior di lauree e…insomma oggi è così. E’ piacevole, quando non c’è troppa gente, scambiare con queste signore carine qualche parola sulle letture. leggono e sanno di cosa si parla. Insomma non sarà il tipo di libreria romantica, ormai a Trento non ce ne sono più, ma è un posto molto simpatico e gradevole.E, se non piove troppo, ma anche se piove troppo, più tardi ci passerò sicuramente a respirare una boccata di libraria.
    Ho letto un libro che mi fa chiacchierare a lungo (con me stessa, ovviamente), anche se l’ho passato a una benevola (una amica del mio gruppo di lettura): Stranamente non mi sembra ben scritto: stile: voto appena sufficiente. Ma il nocciolo, il cuore del libro, una volta ingerito, germoglia, subdolamente e dovrei parlane. Non per dire che bello o che brutto. Per arrivare a una totale comprensione. si tratta di Caino ( NON quelllo di Saramago!) di Paola Capriolo.C’entrano i demoni, i demoni contemporanei che vivono come cellule malate dentro di noi.
    @ Grazia . Mi piace molto la tua impressione su Olive Kitteridge. Per me è un vero romanzo non una serie di racconti, e a una seconda o terza lettura, non c’è un capitolo che non si leghi tenacemente con l’altro. Quel suicidio e quel tradimento. quella morte e quella disperazione , eccetera. Ogni comportamento è strettamente legato ad una causa che il romanzo ha già raccontato. Olive non si dimentica facilmente. Il suo rancore verso la nuora! mi viene in mente (l’ho letto anni fa’) quando Olive va a frugare nei suoi vestiti e , mi pare, rovina un cardigan o roba simile. Brividi di piacere. Il romanzo del prete, Resta con me, è a suo modo, una perla luminosa, con quelle lacrime, inaspettate. ti piacerà. A tutti Buona Pasqua.

  6. P.S. per com-pendere il “caino” di Paola Capriolo ci vorrebbero le acute impressioni (non di tipo estetico in questo caso)di donne come Mirna, Maria Teresa, Grazia, e di giovani come Stefania, Raffaella e ,ci vorrebbe la soave sapienza di Miki. Ma tutti hanno tante cose da fare, soprattutto la Miki: Un abbraccio

  7. Segnalerò l’angolo della Pimpa a mia figlia perchè porti la piccola Sara alla libreria Ubik. Sara è già una lettrice in nuce: riconosce i libri, in casa ha un suo scaffale, va a prendere quello che vuole in un certo momento o quello che le si chiede. Ma soprattutto è già tesserata alla biblioteca di Lavis! Sì, perchè la sua mamma ce l’ha portata, le ha fatto scegliere un paio di libri da prendere in prestito e non ha voluto farli registrare sulla sua tessera, ma ne ha fatto una nuova a nome di Sara. E’ un buon inizio, mi pare!
    Buona Pasqua a tutti tutti tutti e in particolare a Miki con tanto affetto, a Camilla, a Raffaella e naturalmente alla mia cara, carissima amica gemella Mirna e alla sua Stefania.

  8. Un luogo così come la Ubik ci vorrebbe in ogni luogo. Che bellezza, che deve essere, poterlo vivere.
    Un augurio Pasquale carico d’affetto a tutti,
    miki

  9. AUGURI DI CUORE A TUTTI I VISITATORI DEL BLOG. E naturalmente…buona lettura!

  10. Avète letto il post di riccardo sul blog dei bambini e le mammine? E’ bellissimo! ho pianto da ridere mentre lo leggevo a Dario che non capiva niente. insomma il riccardo è proprio unico.
    –Oggi il libraio del Papiro mi ha scritto che era finalmente arrivato i 4 gatti neri. Mi sono buttata nella lettura però, a pag. 65, mi sono proprio fermata. mah! chissà che i brividi dell’horror non vengano dopo pagina 70?? Fin’ora sono venuti , i brividi e i malori eccetera, sono venuti al baldo protagonista, anche il gatto mi sembra calmo.Buona Pasqua.

  11. Ogni volta che entro in quel magico mondo, magari solo per curiosare su cosa c’è di nuovo e/o interessante, immancabilmente non ne esco a mani vuote. E’ vero, l’ambiente che si è creato da Ubik è particolare, “intimo” nei confronti della letteratura. Diverso da altre librerie. Se riesci a ritagliarti il tempo per fermarti dentro e sfogliare i libri, scopri quanto sia rilassante questa “attività” per te stesso.