TRA UN LIBRO E L’ALTRO
pubblicato da: Mirna - 21 Febbraio, 2012 @ 3:34 pmMartedì grasso. Giornata di febbraio luminosa ma ventosa, come quella che accompagnava la protagonista di Chocolat mentre stava giungendo in quel cupo paesino francese.Â
Una giornata-pausa, per ripensare ad ieri, al bellissimo incontro all’Angolo-Papiro dove si è parlato ovviamento di libri. Abbiamo conosciuto Stefania, giovane mamma che scrive un delizioso blog sulla sua famiglia.
Valentina, ti consiglio di visitarlo: http://lascatolaconlapecora.blogspoy.com
Ma di ieri vi parlerò molto presto.
Oggi, prima che finisca il giorno, voglio dare l’ultima pennellata al Carnevale con i miei auguri di attimi di sospensione, di appagamento della propria vita. Un augurio ad asssaporare meglio il gusto della giornata. “Abbraccio davvero la vita” ho letto nel nuovo libro iniziato da poco e  che riprenderò in mano non appena “il pomeriggio farà il giro”.
Anche di questo scriverò.
Ma ora fatemi parlare dei travestimenti di giovedì grasso, a casa dell’ospitale Cristina che come sempre organizza serate speciali. Il famoso Carnevale delle Penelopi. Serata di gioia e di allegria durante la quale i sorrisi splendevano tra musica, torte e nostri shows. Cristina, un meraviglioso don Basilio ha cantato arie da Il barbiere di Siviglia, Giovanna e Mary hanno ballato  il Can can perlopiù sedute sul divano…e infine Maria Teresa ed io, le solite Twin sisters, siamo state  impegnate ad interpretare Balocchi e profumi e Un bacio a mezzanotte del quale non ci si deve fidar soprattutto se c’è la luna in ciel…
Canzoni che canticchio da sempre perchè mia nonna e mia mamma erano “canterine”. Conosco  canzoni, come L’Olandesina – che ama Morris il suo bel  balenier - di cui nessuno ha sentito parlare. O no?
La nostra interpretazione di Balocchi e profumi ha divertito tutte fino alle lacrime . Le conoscete le parole, supppongo, altrimenti cercatele su Internet. Insomma Maria Teresa è la mamma vanesia che compra soltano profumi e cipria marca  Coty e che porge nella sua alcova le labbra tumide al peccato. Io, esile e infelice bimba, vorrebbe invece qualche  balocco.
Composta nel periodo interbellico questa canzone, come tante altre – ricordate Vipera? Sul braccio di colei cha ha distrutto tutti i sogni miei ? - era una denuncia contro il consumismo e i comportamenti peccaminosi.
Il nostro finale è stata però una canzone del 1952 composta da Gorni Kramer per Wanda Osiris “Un bacio a mezzzanotte”.
Siamo molto fiere del nostro “talento” e già pensiamo a che cosa metteremo in scena il prossimo anno. Naturalmente Cristina - e i suoi meraviglioso costumi- permettendo.
Il sole è sceso dietro i monti. Il pomeriggio ha fatto il giro ed io mi rimetterò sul divano con il nuovo libro aperto.
Ma spero che qualcuno di voi oggi si lasci trasportare da musica, travestimenti, allegria o colorati ricordi.
BUON MARTEDI’ GRASSO
E’ stato davvero divertente rielaborare “Balocchi e profumi” in chiave ironica. Mirna non ha rivelato (ma spero che permetta a me di farlo) che noi abbiamo preferito non far morire davvero l’esile bimba, che anzi si rialza birichina, vuole prendersi la rivincita, si trasforma e vuol divertirsi. Insomma, la mamma pentita deve raccomandarle “Non ti fidar di un bacio a mezzanotte”! Non si poteva indulgere a quel clima strappalacrime, dovevamo far qualcosa per rivedere tutto sotto un’altra luce.
Gustosissimo davvero il don Basilio di Cristina, con il suo pancione che si sistemava ogni tanto facendolo sobbalzare. Esilaranti le ballerine di can can, con esibizione finale di mutandoni. E che dire della baronessa russa accompagnata dalla sua valida interprete? Se ora dimentico qualche numero, care amiche Penelopi, perdonatemi. Ma è stata una serata super!
Parlando seriamente (ma anche nelle righe precedenti ero seria), sono molto dispiaciuta di non aver potuto partecipare al caffè letterario e mi riprometto di far di tutto per esserci la prossima volta. Evviva Mirna e la capacità che ha di comunicarci il suo amore per i libri: sprizza da ogni sua parola!!!
Siete stupende … che altro dire! Buona fine carnevale a tutti… Oggi pomeriggio, nonostante fosse marted’ grasso, ho pure fatto lezione con i ragazzi che scalpitavano perchè avrebbero voluto andare in maschera… Ma fino alle 17.00 scuola, uff!!! Poverini, solidarizzo con loro!!! Attendo il racconto della giornata di ieri e spero di poter partecipare tra due settimane, portando anche un’amica .Un abbraccio a tutti.
@Camilla e anche tu Mirna, lo conoscete Comisso? Sto leggendo Il porto dell’amore, su consiglio del mio bibliotecario…Giudizio sospeso fin’ora…
@ raffaella — penso che tu ti riferisca a giovanni comisso, uno scrittore superprolifico dei primi anni del ‘900, legato, mi sembra di ricordare al D’annunzio interventista. Ho letto qualcosa tra i suoi tantissimi romanzi, ai tempi in cui i miei genitori erano ancora giovani (!!!- ti rendi conto dei tempi??) e avevano moltissimi suoi romanzi. Non mi è rimasto nessun ricordo di comisso. e nessun libro tra i miei libri, perciò non ti so dire nulla. Hai letto la Otsuka’? E la torta al limone? e Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan?– Sei giovane Raffaella, non te ne dimenticare te ne prego.
@Mirna e Maria Teresa. come vi ammiro e mi piacerebbe avere la vostra vitalità , eccetera. Ma no gò passion, nè energie . Sono una vecchietta noiosa e solitaria, sepolta dai miei libri e le mie fisime. Ma non mi annoio, no che non mi annoio,anzi mi sembra sempre di avere poco tempo per rincorrere tutto quello che mi interessa. Anche se in questi giorni di scambio di influenze (virali) tra me e Dario mi sono rifugiata nelle riletture di Grandi speranze e, soprattutto di Nicholas Nicleky- che mi è ripiaciuto tantissimo, del papà Dickens.Ma voi siete davvero stupende. avrei voluto esserci, nascosta dietro qualche paravento, a guardarvi il duetto balocchi e profumi con la figlia che cresce, (suvvia non esageriamo!!) e deve stare attenta al bacio a mezzanotte. Mi sono divertita solo a pensarvi, grandi signore simpatiche. ciaociao
Cara Camilla, dei libri che hai citato parlerò presto, l’ho già fatto all’Angolo-Papiro tanto che due giovani amiche li hanno acquistati seduta stante. Non solo li avevi consigliati tu, ma anche i librai che ogni tanto “intervisto” me ne avevano parlato. Mi sono piaciuti moltissimo.
Di Comisso ricordo solo il nome, ma non so più se l’ho letto. In ogni caso, cara Raffaella, conoscere autori lontani nel tempo non fa altro che arricchire il “nostro bagaglio culturale” (come dicevo ai miei alunni”) e ci fa gustare meglio con confronti e occhio critico i contemporanei.
Auguri affettuosi a Camilla e a Dario. Ma verrà alfin la Primavera!
Sì, è proprio Giovanni Comisso… Io vorrei visitare Trieste e ne parlavo con il mio bibliotecario che me l’ha consigliato… Ma il romanzo di Comisso è ambientato a Fiume e rievoca le imprese dannunziane… Leggerò volentieri i libri consigliati da Camilla, anzi li ordinerò subito in biblioteca!!!
Un abbraccio a tutti.
Ps. Grandi speranze è il mio libro preferito di Dickens.Ho ancora vivida l’immagine di Miss Havisham nella mia mente ad esempio. E anche l’incipit. Ora vado a rileggermelo…