TRENTO DA …LEGGERE
pubblicato da: Mirna - 7 Febbraio, 2012 @ 5:31 pmANGOLO-PAPIRO nel bar-libreria Libri & Caffè di via Galilei, 5.
Mi è piaciuto chiamarlo così perchè Andrea Mattei ci riserva ogni 15 giorni, il primo e il terzo lunedì di ogni mese alle 17,30, un angolo del suo locale per parlare di libri.
Ieri dunque è ufficialmente iniziato questo esperimento al quale io, lettrice che vuole convincere altre persone a condividere il piacere della lettura, tengo molto. Non solo come ex-insegnante – e i miei alunni ne sanno qualcosa – ma come “missionaria”? Perchè non far provare anche ad altri un grande piacere della vita?
Fortunatamente di libri se ne parla tanto attualmente, c’è persino in questi giorni una Pubblicità Progresso ed oltre a giornali e riviste c’è anche  la splendida trasmissione di Radio 3 , Fahrenheit, che ogni pomeriggio ci suggerisce nuovi titoli, intervista autori, ci legge brani. Come oggi, per esempio, giornata dedicata interamente a pagine di Charles Dickens di cui cade il bicentenario della nascita.
Parlare di libri si può fare ovunque. E come già scritto io trovo simpatico farlo, oltre che nei salotti privati, anche in un caffè.
Ebbene ieri ci siamo riunite, con alcuni libri sul tavolino,  in cinque signore. Interessate, entusiaste, felici.  Volevo parlare della  Némirovsky. Il suo ultimo libro “Il signore delle anime” mi ha colpito molto per la sua storia avvincente ed amara. Il suo personaggio Asfar, il prototipo del méteque, dell’ebreo errante, del migrante è sempre ancor oggi attuale. Persino il nostro libraio Andrea è intervenuto colpito da questo libro in cui si parla degli immigrati sradicati che non riescono quasi mai a relazionarsi completamente con gli abitanti del paese ospitante. Poi mi ha mostrato la biografia della scrittrice edita da Adelphy “La vita di Irène Némirovsky” scritta da Olivier Philipponnat, Patrick Lienhardt.
La “divorerò”.
Se Maria Grazia ed Enza conoscono bene l’autrice grazie soprattutto al grande successo di “Suite francese” ,Daria e Maria Bona non l’hanno mai letta . Ma lo faranno subito.
Ma quali libri stanno leggendo o hanno appena finito di leggere ? Maria Grazia ci rivela che sta leggendo le Elegie Duinesi di Rainer Maria Rilke, in lingua originale ovviamente, lei è una giovane professoressa di tedesco ed ama la poesia. Parallelamente si diletta con “Elogio dell’imperfezione” di Rita Levi Montalcini e “La grande festa“, autobiografia di Dacia Maraini.
E’ così interessante scandagliare i gusti diversi di noi lettori, trarne impressioni o spinte per curiosare tra pagine di libri che forse non si sarebbero mai guardati.
Daria ci parla di un lungo romanzo, dimenticato nel suo scaffale di casa,di una certa Goliarda Sapienza, “L’arte della gioia”. E’ la vita intera di una siciliana che da poverissima diventerà principessa. Le prime parti , spiega, sono forse pesanti, ma sempre interessanti perchè la vita di questa ragazza percorre la nostra storia italiana dal 1900 al 1960. Ma i gusti di Daria, amante della montagna e grande viaggiatrice, sono diretti verso libri per me sconosciuti. Ci parla di Giovanni Pacher che racconta in “Bestia e sapone” la storia di un soldato di Roncegno. Questo piacerebbe moltissimo al mio ex. alunno Luigi! Altro titolo : “Col mulo in Etiopia”.
Anche Enza è una grande viaggiatrice perciò in previsione di un viaggio in Cina ha  pronti da leggere “La porta proibita” di Terzani e “L’Impero di Cindia“ (corretto!) di Rampini. E innamorata com’è  dell’India ci suggerisce il famoso “Il dio delle piccole cose”. Ma in questi giorni ha un impellente desiderio di Matilde Serao e non trovando più “Il ventre di Napoli” si è accontentata di “Addio amore mio”.
Ah, ricordo quanti suoi romanzi lessi da ragazzina. Sarebbe bello risfogliarli.
E Maria Bona? Beh, lei suona benissimo il pianoforte perciò le sue preferenze vanno alle biografie dei musicisti. Ora sta leggendo “La vita di Schumann”. E poi…simpaticamente ci ha rivelato che soffrendo un po’ di mal di schiena è immersa nel manuale “Esercizi fisioterapici”. Ma ha preso nota dei titoli dei romanzi della Némirovsky.
Intanto mentre il barman Vladimir ci portava caffè e ci scattava la foto io soddisfatta pensavo che “un libro tira l’altro”.
Piacevole tardo pomeriggio quello di ieri, quando è avvenuto l’incontro fra persone note e non. Sicuramente da ritornare e da reincontrarci in quella piacevole libreria dove viene servito l’orzo come piace a me e cioè in tazza grande.
Mi permetto di correggere il titolo del libro di Rampini e cioè “L’impero di Cindia”. Per il momento comunque la Cina è accantonata e mi sono immersa in un giallo di Vargas “L’uomo dei cerchi azzurri”, aspettando che arrivi dalla Bibiloteca di Rovereto “Il ventre di Napoli”.
Che bello questo incontro tutto al femminile… Sapere in anticipo che tra 15 gg non ci potrò venire ( lunedì 20 ho altri impegni a scuola)mi rattrista, ma spero di partecipare ai prossimi…. Sul comodino ho 1q84, capolavoro di Murakami Haruki che ho appena finito.Più di 700 pagine che mi hanno tenuta con il fiato sospeso… e lasciata in un mondo surreale e in un anno inesistente , l’anno 1q84 ( reminiscenze orwelliane) dove ci sono due lune e un uomo e una donna destinati a non incontrarsi se non nei loro pensieri e reconditi desideri. Bellissimo.
Mi permetto anch’io di correggere il nome della mia persecutrice : Goliarda Sapienza col suo forsennato inno alla gioia. Ho l’influenza e sono più di là che di qua. Per fortuna che c’è Dickens e il nuovo Colm Toibin , appena iniziato, mi sembra incantevole; tra una tossita e uno starnuto e sospiri dolenti che arrivano alle stelle (sì, mi lamento tantissimo, a occhi asciutti, piango per conto mio, ohi, ohi! che male, che schifo eccetera) Brava Mirna, speriamo che il éapiro incrementi le vendite.
@ Enza – bellissimo l’uomo dai cerchi azzurri di Vargas, ce nevorrebbe uno nuovo anche per me, fa benissimo.
Grazie delle correzioni…il mio prendere appunti è sempre un po’ confuso, foglietti che vanno da una parte, altrti che si smarriscono come quelli che avevo preso dopo una piccola intervista in Bbilioteca., ritrovati però, miracolosamente in un luogo impensato della casa.
@ Camilla mi hai fatto ridere con il “forsennato inno alla gioia” della Goliarda! Cerca di essere però più di qua…perchè i tuoi preziosi consigli sulle ultime edizioni ci servono! Ho già chiesto al Libri & Caffè il romanzo sull’amarezza della torta al limone. E sabato andrò a prenderlo.
Di Vargas, e spedirò domani il post, ho letto con gusto “La cavalcata dei morti”. Ma tu, Camilla, lo avrai già letto!!!
Che suggerirle, dunque, in questo suo momento di tosse e pianto asciutto?
Bella foto, care signore. Chissà che non possa diventare qualcosa di buono anche per incrementare le vendite di libri far sapere che, di tanto in tanto, c’è un mitico gruppetto di lettura che parla di libri, bene. Nel senso che Mirna sa inquadrare un romanzo in un’epoca e in una cultura, oltre a saperlo raccontare, ma non troppo altrimenti non vale. Certo che essendo ospitati in una libreria, non in una biblioteca o in un salotto, si dovrà tenere molto conto delle novità editoriali di ottima narrativa.La torta al limone è un libro carino, lieve ma intenso (devo averlo già detto parecchie volte), certe case editrici restano poco conosciute e fanno libri bellissimi. Minimumfax eliot eccetera. Un libro davvero magnifico, di cui sono uscite recensioni appassionanti ( l’uktima su La lettura del Corsera di domenica) è VENIVAMO TUTTE PER MARE – di Julie OTSUKA – Stile stupendo, storia bellissima, adatto a tutte le eta e a tutti i gusti. Adatto perfino agli uomini. Zero pensiero magico ma tanta magia di pensiero. Ho oltre 38 di febbre. e me ne torno a letto. ciaociao
Ciao a tutte! Io ero assente giustificato, “di servizio” a Riva del Garda per la suocera 92enne!. Peccato. Ci sarò alla prossima. Mi avvisate? N el frattempo, complimenti per l’iniziativa: this is Trento too …. Trento è anche questo! E bella la foto!
Non so se avete notato: alla TV c’è una pubblicità promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri che invita a leggere, leggere, leggere … pare che i “taliani” leggano un po’ pochino …
Ammettto: da quando ho il “mio” blog, anch’io leggo pochino ….: sto leggendo, lentamente, Un albero cresce a Brooklin. Però ho letto il gruppo dei 4 canti dell’Iliade per la “lectio magistralis” della prof. Guardini, spostata al 28 febbraio, e li ho “attualizzati” con una interpretazione piuttosto odierna: Giove è il boss, il don … Achille il figlio di papà nato ricco e viziato, paly boy che sciopera perchè .. gli hanno portato via una donna (delle tante) … Ettore il vero eroe, lui si, anche se è filgiio solo di due umani …
E poi… a quel tempo, l’Iliade cos’era? Un romanzo di fantascienza o il Vangelo dell’epoca, visto che è pieno di miracoli?
Psss… sentite .. sul mio blog c’è aperto un concorso di idee “per la crescita del Trentino”. Intervenite, per favore, e spargete la voce …. ! Grazie
Ciao
Riccardo