TRENTO DA …LEGGERE

pubblicato da: Mirna - 31 Gennaio, 2012 @ 6:09 pm

Leggere è uno dei massimi piaceri per me, non solo perchè si entra in un’altra vita o in altri pensieri, ma perchè l’esperienza emotiva e conoscitiva che si  prova ci arricchisce enormemente.

 Normalmente è un’attività da vivere in tranquillità distesi su un divano o sul letto, seduti sotto un albero o in spiaggia, ma tutti quei momenti intensi di emozioni e di epifanie  si amplieranno se poi verranno rivissuti e  condivisi.

  Ecco perchè da sempre mi piace scrivere di ciò che leggo, per ricordare e  per assaporare meglio l’esperienza. E mi piace farlo da letttrice comune –  come sono -, non da critico proprio per lasciare intatta la mia intuizione, la mia libertà di giudicare.

 Amo molto condividere, come in questo Blog, le mie impressioni. Confrontare i gusti, le affinità o le discordanze  sollecita riflessioni profonde.  E’ ciò che avviene anche nei numerosi  Circoli letterari tra gruppi di persone che si aggregano o disgregano nel parlare di un libro o di un autore.  Ne ho grande esperienza. Generalmente ci si incontra a casa di amici o in Biblioteca.

 Ma Trento ci offre un’altra possibilità. Parlare di letture e bere un caffè, una cioccolata …circondati da scaffali pieni di libri da aprire, annusare, sfogliare…

Dove? Al Libri & Caffè di via Galilei, 5.

E’ dove invito coloro che si affacciano alla Trento Blog.

Lunedì 6 febbraio alle 17,30 … nell’Angolo-Papiro, come mi piace chiamarlo, per c0nfrontare le nostre letture.

Incontri quindicinali, il primo e il terzo lunedì del mese.

Mi piace pensare al Papiro  non solo come alla pianta che ci ha dato la possiblità di scrivere più facilmente, ma alla pianta che costeggia fiumi tranquilli come il Nilo e  il Giordano. Quella tranquillità piacevole che avanza ad ondate più o meno piene come  un incontro di Lettori può suscitare.

Ricordo ancora vivamente  l’immenso piacere provato  a Ithaca, nello stato di N.Y,  quando  dopo un sostanzioso brunch in una caffetteria-libreria, mi sedetti  su una poltroncina e presi dallo scaffale La vita di Ted Hughes, il poeta marito di Sylvia Plath! Ne parlai subito con Stefania e Gary.

 E fra me e me dicevo “Perchè non c’è qualcosa di simile anche a Trento? ”

 Ebbene c’è. L’altra mattina mentre mi  accordavo con il libraio Andrea Mattei ho apprezzato ancora una volta il suo spazio dove  il profumo dell’espresso  aleggiava intorno e dove  alcuni clienti  leggevano il giornale mentre  altri  cercavano  le ultime novità tra gli scaffali.

Ecco mi piacerebbe, in questi pomeriggi invernali che fortunatamente si stanno allungando, ritrovarmi  con altri lettori  per raccontare dei “miei” libri ed ascoltare degli “altri”.

Rimaniamo dunque in qualsiasi modo ancorati all’amore per la Lettura, questa passione che ci strugge di emozioni, ci rafforza di consigli e d’identificazioni, che ci fa percepire che siamo vivi e palpitanti!

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2 commenti
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  1. Mi piacerebbe molto, questa mattina, cambiare bar e prendere il caffè al Papiro, dando un’occhiata all’ultimo romanzo di J.C.Oates, appena uscito, o a “Il circolo delle ingrate”, appena edito da Bollati Boringhieri, di quella “signora audace del ‘900″ che è la von Armin, autrice splendida e prolifica , tradotta da qualche anno anche in Italia ( vedere un bell’articolo di Natalia Aspesi su Repubblica di ieri). Cara Mirna il piacere della lettura non può che essere audace, curioso , spericolato, sfacciato,critico, soprattutto pronto alle novità , sia per nuove edizioni speciali di classici o curiosità letterarie dimenticate che di libri dal pensiero nuovo. strettamente legato al nostro presente e al futuro del nostri figli. Vorrei anche dare un’occhiata al libro di Santino Spinelli, (alexian)” Rom, storia, arte, cultura di un popolo misconosciuto”. Forse ci provo. ciaociao
    Mi viene in mente e trascrivo questo pezzettino, tratto da un articolo di Richard Nach (Lalettura del corsera di domenica scorsa) Il libro perfetto per il lettore perfetto : ……”La narrativa manda in tilt gli algoritmi: per essere letta richiede un tempo trecento volte superiore a un brano musicale e contiene tante informazioni ambigue da confondere ogni metodo predittivo”
    Altro che “intrattenimento”.

  2. GRAZIA : “GLI ACQUARI LUMINOSI”
    A proposito di chi ama potersi raccogliere nei suoi pensieri, di cui parlavo prima, è proprio così la protagonista dell’ultimo libro che ho letto, “Gli acquari luminosi” di Sophie Bassignac, ritrovato con sorpresa in una pila non ricordando di averlo acquistato, e letto velocemente, con curiosità.

    Mi è piaciuta Claire, vive in un appartamento a Parigi ed ha un vicino giapponese. Viene in mente “L’eleganza del riccio”, in effetti c’è la stessa atmosfera parigina e una ragnatela di rapporti tra vicini di casa; Claire ha l’abitudine di osservarli dalle finestre, visto che i vari appartamenti assomigliano ad acquari luminosi. Più del racconto in sé, il finale delude un po’, alcuni personaggi non mi hanno convinta del tutto, mi è simpatica Claire. Desidera solitudine e silenzio, tiene tutti a distanza, le piace leggere e visitare musei, è piena di manie e ipocondriaca. Però sa capire e osservare, farsi amare e, nonostante le sue stravaganze, riesce a cavarsela anche se ama perdersi nei suoi pensieri.

    Ora ho il problema di trovare il libro da affiancare e sovrapporre a questo, non mi manca certo la scelta, vedremo questa sera.