VESTIVAMO DA SUPERMAN, il sogno di ogni adolescente

pubblicato da: admin - 7 Settembre, 2011 @ 12:34 pm

VESTIVAMO DA SUPERMAN di  Bill Bryson  

 Anche questo libro prestatomi da Grazia  non è recentissimo, è stato pubblicato da Tea nel 2009, ma è per chi ama letture interessanti e nello stesso tempo divertenti.

Io l’ho letto con piacere.

Siamo nell’America degli anni Cinquanta e precisamente nello Iowa lo Stato che per il narratore era a quei tempi il più bello di tutti.

 E tutto sembrava facile e tutti sembravano felici: possedere televisori, la piastra per i wafels, il frigorifero, cibi precotti…

Bill lo è in particolar modo, primo perché fa parte di una famiglia serena e benestante: il padre giornalista sportivo, la madre redattrice di arredamento. Vive a Des Moines, tra le grandi pianure del Midwest e questa tranquilla cittadina diventa l’osservatorio privilegiato di un’America ancora felice e poco consapevole della caccia ai comunisti, della bomba H, del razzismo.

 Sono gli anni della costruzione di Disneyland, dei fumetti a go go, dei sogni del ragazzino Bill di essere un supereroe venuto dallo spazio e di avere la capacità di “vaporizzare” i nemici, vuoi i compagni prepotenti o gli insegnanti antipatici.

 Insomma in queste pagine c’è soprattutto il grande sogno americano che oggi sembra svanito per sempre. Personaggi indimenticabili e simpaticissimi, un modo di raccontare divertito, ma non sciocco, un suo modo di essere come per ognuno di noi. “Nel complesso, la mia infanzia è stata abbastanza buona” inizia Bill Bryson ( e direi che ciò è fondamentale) “I miei genitori erano pazienti e normali, su per giù….Sono nato maschio e mi è stato consentito rimanerlo. Crescere era facile…Eppure quello è stato di gran lunga il periodo più spaventoso, emozionante, interessante, istruttivo, sbalorditivo, libidinoso, entusiasta, problematico, spensierato, confuso, sereno e snervante della mia vita. E guarda caso, lo è stato anche per l’America,”

Mi piace conoscere l’approccio alla vita dei miei simili, siano essi scanzonati o disperati, rassegnati o protesi alla ricerca del senso della propria direzione. In fondo, diceva Seneca, ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e i personaggi reali o inventati dei Libri ci aiutano.

 Questo Blog dovrebbe essere proprio un interagire Libro/Nostra Vita.

 E mentre aspetto i vostri commenti cominciate a pensare a quale è “il vostro libro del cuore”…vi dirò presto perché.

Share

Nessun commento
Lascia un commento »

  1. Non mancherò, prima o poi, di leggere anche questo libro. Di Bryson ho letto, e riletto mentre avevo la fortuna di essere proprio lì, “In un paese bruciato dal sole. L’Australia”. Divertentissimo. Ho letto anche “Una passeggiata nei boschi”. Piacevole, ma ho preferito l’Australia. Bello, eh, lavorare viaggiando e scrivendo!?
    ps il mio libro del cuore… è da un quarto d’ora che ci penso ma non lo so trovare. Nel mio cuore c’è una libreria talmente grande… Mi viene in mente Jane Austen, ma anche più in piccolo Baricco, o Milena Agus… ma mi viene in mente anche Wodehouse… e pure J. S. Foer… e tanti tanti tanti altri… niente. Non so decidere. Mi arrendo.

  2. Forse è proprio come dici tu, Mirna, si va a cercare nella nostra insaziabile frequentazione di libri e di autori, il loro “approccio alla vita” e la “ricerca del senso della propria direzione” (ti cito).
    Le tue parole mi hanno richiamato quelle di De Andrè nel Servo pastore, che nel suo Canto dice “qual è la direzione nessuno me lo imparò”, dobbiamo andare per tentativi, siamo timorosi, “dove cammina il mio destino c’è un filo di paura”; ma poi ci indica un’uscita, “prendi la tua tristezza in mano e soffiala nel fiume” – è un invito a cercare conforto nella natura? – “vesti di foglie il tuo dolore e coprilo di piume”.
    Come il servo pastore anche io cerco di stare a contatto con la natura, e cammino tra monti, boschi, i ruscelli, giardini, mare, guardo le nuvole, in questo modo si attenua la fatica del vivere quotidiano, migliora l’umore.
    Così, dal divertente libro di Bryson che scatena i ricordi belli della nostra infanzia con la semplicità dei desideri, la premura di diventare grandi, la sensazione del tempo che procede lentamente e che a volte si dilata all’infinito, si passa a considerare l’oggi e quello che siamo e ciò che diventeremo; con la consolazione di avere buoni compagni di viaggio.

  3. Di Bryson mi hanno prestato un libro , pare divertente ma ve lo dirò quando lo comincerò, sull’Australia…Il mio libro del cuore? Rischio di essere monotona ma Cent’anni di solitudine o L’amore ai tempi del Colera di Marquez, ma più il primo perchè l’ho letto a 13 anni, letto e riletto negli anni…E non mi stancava mai. Ora però i miei gusti sono un pò cambiati ed è veramente da molto tempo che non lo prendo in mano.Sono in attesa di news di Camilla ma Mantova…e un bacione a tutti…domani inizia la grande avventura per me, dopo 10 gg di riunioni ( alcune utili, altre bellissime ad esempio la partecipazione ad un convegno sulle classi difficili,altre un pò meno) suona la campanella a scuola anche per me ed i miei studenti!

  4. Sono tornata ieri sera da Mantova. Salvatore Scibona è sopra e oltre ogni mia immaginazione avesse osato: un ragazzo (sembra un ragazzino, anch se un tantino pelatino in testa, dimostra 20 anni) e uno scrittore di una sincerità e di una intelligenza e una maturità tali da lasciare.increduli. Ma avrò modo di parlarne, se vorrete. Ho potuto conversare qualche minuto- 3 0 4, non di più, in un intervallo per il giornale radio durante fahrenheit- e tra l’altro gli ho parlato di ENZO il papà di ciccio, il muratore, il marito di Lina…insomma gli ho detto , a Salvatore, Mi è dispiaciuto tanto che -Enzo sia morto….e lui, tenendomi le mani, mi ha detto “anche a me, tanto!” —E non sto scherzando. Nella mia testa facevo balzi di entusiasmo, in quel caldissimo pomeriggio, sotto il tendone di piazza concordia, stipato di gente, Sono sgattaiolata tra la folla, emi sono seduta accanto a Scibona e gli ho detto le prime cose , tra le tante, che stavo pensando della sua straordinaria opera…Una delle cose più belle che mi sianocapitate.Soprattutto, scherzi a parte, il suo concetto sulla scrittura. Originale e stupefacente. Ma dove siete tutti? tornati a casa o ancora invacanza? Un abbraccio all’unica rimasta Raffaellina, sempre carina e piena di entusiasmo. Mi fa sorridere la tua immagine Raffaella, dolce e simpatica.

  5. Anche io ho letto il libro di Bryson sull’Australia… Ma ero convinta di averlo già scritto in un commento a questo post, che peró invece non c’é… Mah!

  6. Sono finalmente tornata alla base…ma non mi aspettavo nuovamente questo caldo feroce. Lungo la strada, ieri, nei pressi di Mantova , Stefania ed io abbiamo pensato intensamente a Camilla che sfidando la calura della Bassa spevamo intenta e felice a parlare con i suoi amati scrittori.
    E così è stato. Aspettiamo naturalmente da te, cara Camilla ogni emozione, impressione o brivido che vorrai condividere.

    E finalmente posso riavere un PC che funziona…ho trovato perciò anche il bellissimo commento di Grazia che da Borzonasca non ero riuscita ad aprire.

    E poi c’è Gabry che ci legge sempre e che vorrebbe partecipare, come scrive lei, al nostro salotto letterario…e poi ci sarà la trasmissione radiofonica di Maurizio Costanzo che vorrà sapere da noi qualcosa della Lettura…

    E domani di corsa in Biblioteca…

  7. DA VALENTINA
    Ho letto in poco tempo ‘La figlia del reverendo’ e subito sono tornata a cercare il post in cui ne avevi parlato… Il libro mi é piaciuto, Mary mi ha fatto tanta tenerezza e il finale con la morte del padre e il trasferimento di Mary e la sua tenacia nell’affrontare la vita mi hanno commossa. Peró ho trovato nel libro tanti errori, non so se siano sviste della traduzione, errori di stampa… Tu te ne eri accorta? Magari non abbiamo nemmeno la stessa edizione. Peccato, perché in un’epoca di ‘qual é’ scritto con l’apostrofo almeno i libri dovrebbero resistere! Mi chiedo infine, cara Mirna, perché spesso mi accada di non riuscire a visitare il tuo blog, e di vedermi comparire al suo posto delle dubbie pubblicità… anche il commento sopra questo mio mi fa pensare che ci sia un virus, che so, o qualcuno che si intromette per scopi poco virtuosi nel blog… Chissà se chi lo gestisce ‘tecnicamente’ puó risolvere questo inconveniente… Perdona queste divagazioni poco libresche e grazie anche per questo suggerimento. Mi piace tenere da parte i titoli e leggere dopo mesi i libri di cui si é parlato sl blog.

    GLI INCONVENIENTI DI RICEVERE TANTI SPAMS E’ CHE NON RIESCO A TROVARE SUBITO I COMMENTI DEI BLOGGER. ULTIMAMENTE POI CON LA DEBACLE DEL PC DI BORZONASCA HO DEL LAVORO ARRETRATO….
    CARA VALE, IL TECNICO DELLA BLOG COMMUNITY, PER ORA, NON è STATO IN GRADO DI RISOLVERE QUESTO PROBLEMA …MA CONFIDO CHE PRIMA O POI CE LA FARA’ …TALVOLTA NEL CANCELLARLI QUALCUNO MI SFUGGE…

  8. Valentina Says:

    Settembre 9th, 2011 at 07:15 e

    Cara Mirna,
    Va-lentina ma prima o poi arriva. Questo post è di gennaio, ma “Il Circolo Pickwick” da allora è entrato nella mia lista dei desideri ed ora lo ho finalmente letto. Che bello, mi ha ricordato Wodehouse anche se Dickens è più raffinato, forse. Mi sono innamorata di Sam Weller, per la sua ironia e il suo romanticismo, e ho riso a crepapelle leggendo e rileggendo la lettera d’amore che scrive a Mary per San Valentino.
    “Dolcissima creatura… …prima di conoscervi pensavo che tutte le donne fossero uguali. Ma ora, ora scopro che razza d’incredula rapa dalla testa frolla ero prima; perché non c’è nessuno come voi, a parte il fatto che voi mi piacete più di niente che mi piace così”.
    Ma tutta la lettera è spassosa, specialmente con le continue interruzioni di Mr Weller padre ed i suoi commenti e le risposte di Mr Weller figlio.
    Grazie Mirna, i tuoi spunti sono germogli che nella stagione giusta diventano belle piantine!

  9. DA GABRY
    “Carissima Sig.ra Mirna…..intanto che emozione “parlare” con Lei !! Ho ricevuto una cortesissima

    risposta da sua figlia Stefania riguardo alla Trentoblogcommunity che seguo quotidianamente

    purtroppo dall’ufficio in quanto il tempo e’ davvero poco…..essendo io imbranatissima con la

    tecnologia in generale vorrei ogni tanto collegarmi al vs.splendido “salotto” letterario ma non ho capito

    se occorre iscriversi (non accettano la mia mail) o se basta accedervi da qui.Mi puo’ cortesemente aiutare ovviamente se avra’ tempo e voglia ?? Grazie di tutto Gabriella ”

    SPERIAMO CHE IL NOSTRO SALOTTO SI ARRICCHISCA DI UN’ALTRA LETTRICE

  10. Buongiorno a tutte/i.Entro in punta di piedi in questo bellissimo blog che ho scoperto
    grazie a Cinzia Felicetti e il suo spazio su Elle.Vi leggo quotidianamente ma non ho mai
    pensato a farmi conoscere…pero’ mi sembra davvero di conoscere tutti voi ! Abito e lavoro a Treviso e la lettura (assieme al cinema) e’ una delle mie vere passioni.Grazie
    alle splendide recensioni di Mirna ma anche attraverso i vs.commenti ho veramente
    scoperto nuovi autori o nuovi libri di autori conosciuti.Leggo sempre con piacere i
    commenti frizzanti di Camilla e quelli piu’ descrittivi e dettagliati di Riccardo e” l’incontro”
    con voi e ‘diventato un appuntamento fisso…adesso che ho un po’ rotto il ghiaccio e vinto la timidezza magari ci sentiamo piu’ spesso…ancora grazie Gabry

  11. Benvenuta Gabry! Che bello ritrovarvi tutti,anche Valentina e Grazia, e non vedo l’ora di sentire altri commenti di Camilla,la mitica… Che emozionante l’incontro con Scibona…
    Chissà dove sono Enza, Riccardo…e altri…
    Un saluto a tutti e bentornati!

  12. A proposito di LIBRO DEL CUORE e della mente e del’anima – ben intesa come MEMORIA , nel senso di cumulo di esperienze e conoscenze elaborate- potrei dirti il libro del cuore del 2010 :HOMER & LANGLEY – di Doctorow, ed, Mondadori . E, naturalmente, il libro del cuore del 2011 non può essere per me che LA FINE di Salvatore Scibona, un giovane scrittore americano, un innovatore assoluto nella tecnica di penetrare nei sentimenti umani. Uno dei motivi di questo suo potere letterario è l’empatia, che gli viene spontanea e fluente e ricca e luminosa. Per il 2009, i libri del cuore sono stati quelli della Elizabeth Strout – tutti e tre :OLIVE KITTERIDGE – RESTA CON ME (o Signore) – AMY E ISABELLE. questi libri del cuore hanno un mucchio di fratelli ed è molto difficile – per il mio cuore- scegliere tra tutti loro.

    Mi piace molto leggere libri nuovi ( tutti aspettano la moda nuova, i films nuovi, le cure nuove,i viaggi nuovi, le scoperte nuove della scienza, le notizie nuove, le scarpe nuove, ilpane fresco, la nuova cucina, i bambini nuovi- e il pesce fresco, e l’insalata novella (insalata surgelata? no grazie) insomma ci piace avere intorno gioventù e freschezza, speranza di futuro e di bellezza) ma a pochi interessano LE NOVITA’ editoriali. La letteratura nuova. Che è l’anima di tutto perche la letteratura, prima della scienza e della filosofia, racconta la possibilità di vivere.ciaociao

  13. Superman, indossa il tuo costume “da lavoro” e vieni a darmi una mano, in questo bellissimo blog, tutto di donne, mi sento un po’ solo soletto!
    Riccardo