UN FILO D'OLIO e i "sapori profumati" di Daniela

pubblicato da: admin - 17 Luglio, 2011 @ 12:42 pm

Eccomi ancora una volta a BORZONASCA dove le estati si riannodano una all’altra in un continuum di momenti sempre uguali e rassicuranti. Verde del giardino a fasce, la palma ondeggiante, le farfalle e le api seguite nel loro volo dallo sguardo d’oro di Mimilla. I libri pronti per essere letti comodamente a contatto diretto con l’open air.

E i profumi – ricordo di cui ci chiede Daniela sono naturalmente per me  – di questo luogo anche quando non ci sono – quello verde del basilico che occhieggia sul davanzale della cucina e quello di lavanda, legati indissolubilmente a Piero a quando ci preparava il pesto o quando mi fotografava tra i cespugli  della lavanda viola di Provenza . 

Ciao Mirna,

visto che non si muore più di caldo ti mando una breve mail prima della partenza per Lecce. Ti avevo scritto della mia lettura di “La scoperta del mondo” e di come mi aveva colpita la copertina così estiva, fresca e “ricordosa” (un libro che iniziava guarda caso con l’inizio delle vacanze estive); bene recentemente ho ricevuto in dono un libro, “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello Hornby, che …. rimane in tema! Sulla copertina (essenziale e tipica della Sellerio editore) una foto anni ’50 di due bambine in abbigliamento tipico estivo in una posa tipica del periodo: sorella maggiore seduta, sorella minore in piedi su un rialzo. Il tema? Ricordi estivi di vacanze passate nella casa di campagna: paesaggi assolati, giochi semplici, giochi in cui a volte era più importante la preparazione che l’attività di gioco stesso, via vai di parenti in visita e poi, soprattutto, gli odori. Odori della campagna (umida di pioggia dopo il temporale o l’odore dolce per la fioritura del gelsomino) ma anchei odori della cucina, da quello del caffè “speciale d’u parrino” che accoglie i villeggianti al loro arrivo (un aroma che “penetrava nelle narici e poi invadeva la stanza: un misto di cacao, vaniglia, chiodi di garofano, caffè e cannella”), a quello della minestrina preparata per la prima sera (“era fresca e gustosa e profumatissima, c’erano davvero tutti i sapori di maggio”), della frutta (“perine profumate che rinfrescavano il palato”). odori che accompagnano, estate dopo estate, la crescita dell’autrice. Mentre il tempo per i giochi si assottiglia aumenta il tempo “degli impegni” da adolescente-adulta che creano un nuovo l-egame con la casa, le persone e con la madre. Sino alla partenza per la Svizzera ” Sentivo che mi sarebbe mancata soltanto la cucina: le mattinate laboriose, gli odori, i sapori della campagna, dall’uovo fresco ai fichi d’India, alla magnifica quagliata – candida e tremolante, che si scioglieva in bocca ….” E prima della partenza la scelta di un qualcosa che sia in grado di mantenere il legame con i luoghi “raccolsi delle foglie di alloro e le misi in valigia …. Da allora, le foglie di alloro di Mosè non sono mai mancate nella mia cucina: a Lawrence, Somerville, Lusaka, Oxford o Londra. Basta il vapore profumato di alloro e l’aroma oleoso della scorza di limone per farmi tornare a Mosè, dovunque io sia”.
Nei primi anni trentini, al rientro dalle vacanze di Natale, portavo con me una “mpisa”di pomodori (pomodori raccolti ancora non ben maturi e poi legati a corona con una corda) da utilizzare  pian piano quando arrivavano a maturazione (uno o due per volta).  
E come chiusura del libro … una serie di ricette, quelle nominate nel testo. Di qualcuna mi sembra di sentire il profumo tanto simili sono ad alcune ricette leccesi. Ho provato a prepararne una, ma non seguendola alla lettera (odio  pesare e vado “ad occhio”) e inserendo una piccola variazione salentina (il cacioricotta) ma il risultato è stato gradito!
Qual è il tuo odore – ricordo?
Ciao e buone vacanze
Daniela “
  
Aspettiamo anche i consigli di lettura estivi

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  1. Rassicurante questo messaggio da Borzonasca (questo nome lo dimentico immediatamente pergiove), ancor più profumato e colorato del bel libro della Hornby, di cui racconta Daniela.Il profumo scatena il ricordo, perciò non saprei dire nessun profumo, così a freddo. E poi, quando meno te l’aspetti un profumo ti fa rivivere momenti speciali, ricordo infiniti, la ricerca del tempo perduto sul profumo dei biscottini intinti nel te di tiglio di Marcel.

    Conoscete Fred Vargas? E’ appena uscito il suo ultimo e tanto atteso romanzo LA CAVALCATA DEI MORTI, con i soliti carissimi Adamsberg, Betancourt. Danglar e tutti gli altri sbilenchi adorabili antieroi della Vargas. Che bel libro, la chiamano giallista ma Vargas è altro: descrive i miei sogni di come vorrei essere. E’ una delizia mettersi al suo fianco e pestare i piedi ai fetentoni. Chi conosce Vargas lo sa. chi ancora non amasse questa grandissima dovrebbe leggere tutti i suoi libri, almeno quelli con Adamsberg. Una sorsata di tenerezza e un concentrato di intelligenza.E buone vacanze, con i libri di Fred Vargas, dal primo in poi, sono vere vacanze. ciao, ciao.

  2. Fred Vargas… Ho letto L’uomo dei cerchi azzurri e Nei boschi eterni… Una delizia, concordo con Camilla… Che bello anche il post di Daniela, che profumi ha evocato… Forse il profumo che più mi suscita emozioni e ricordi è quello del caffè che alle 6 di mattina mia nonna mi portava a letto per svegliarmi ( la corriera per andare a scuola era alle 7). Lei era mattiniera, e in piedi già dalle 5…
    Consigli per l’estate? Non saprei… Ci devo pensare… I gialli sono sempre godibili. Io ho finito La marea Umana di Cordelli e sono a metà de Il vino della solitudine della Nemirosvsky. Ho finito Nessuno si salva da solo della Mazzantini ma ho ancora nel cuore NOn lasciarmi di ishiguro. Quello dovete leggerlo prima o poi…Vero, Camilla?
    P.s Stefy, ho la copia in inglese, non comprarlo, te lo passo…

  3. Conosco benissimo Fred Vargas che seguo anno dopo anno. Adoro il commissario Adamsberg che con la sua irrazionale logica e il suo aiutante sempre un po’ alticcio risolve casi difficili e talvolta surreali.Il suo vagare mentale distaccato dagli stereotipi mi consola…
    E gli Evangelisti? Altri personaggi unici e particolari che mi ricordano la mia amica di Aquileia che vive, come loro, la propria vita seguendo Passione, Onestà e Libertà.
    Condivido il loro senso dell’umorismo. Che risate!

  4. Ah! Mirna, la FredVargas è sempre una boccata di aria fresca. Gli evangelisti sono deliziosi e Adamsberg impersona tutti quelli che mi piacciono, un tantino sbilenchi, quelli che odiano tutte le forme di crudeltà, fisica e mentale. Se ti capita la cavalcata dei morti è una vera goduria.A prestissimo. Qui non fa più, affatto, caldo. La tua amica di Aquileia mi piacerebbe moltissimo. Bella gente.Ho scritto due righe alla nostra deliziosa Miki, col un certo tremore. Chissà perchè.