MISS S. e il gusto del sorriso
pubblicato da: admin - 24 Luglio, 2011 @ 9:28 pm                                                                                 Sono stata previdente a scrivere questa scheda-libro a Trento con il mio fedele Pc…questo borzonaschino mi fa impazzire: è lento, ha il  tasto… G… malandato,  mi ha appena cancellato la copertina che era deliziosa…si è connesso soltanto ora che sta imbrunendo e le farfalle stanche si nascondono tra le rose e la lavanda.
Ma io insisto, persisto e conquisto…non so che cosa…forse il piacere di scrivere per condividere le mie Letture con i cari amici e con i visitatori interessati e raccontare “fra un libro e l’altro”il mio procedere in un’altra estate della mia vita.
Chissà come stanno procedendo le vostre estati…perchè non regalarci qualche riga da Leggere insieme a qualche titolo di libri? Â
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Mi piacciono i romanzi di Cathleen Shine, diventata famosa in Italia con il romanzo “La lettera d’amore “, perchè ha un modo divertito e leggero di approcciarsi alle storie che racconta.
Miss S. è un racconto giallo perchè c’è un omicidio, ma la ricerca dell’assassino ci porta in un ambiente particolare, un ritrovo di artisti su un’isola del Maine. Ancora un ‘isola – trovo che in estate questo genere di letture sia graditissimo – descritta nei suoi momenti di sole e di spuma e nelle sue notti di luna che si specchia nel mare.
Dick Treekape, discendente di un antica famiglia ospita nella sua avita magione sette artisti ognuno di essi specializzato in un’arte diversa: dallo scrittore esperto in cani ( anche se li odia), alla pallida romanziera che parla soltanto con citazioni letterarie preferibilmente tratte dall’Antico marinaio di Coleridge, alla fotografa che ama costruire e immortalare case di bambole, alla casalinga del Midwest che narra la sua biografia con la ceramica.
Fra tutti spicca però l’anziana scrittrice di gialli Miss Skattergoods che aiuterà il giovane detective a risolvere il caso.
Vi è la citazione di Miss Marple naturalmente, ma soprattutto il sottile humour della Shine che ci diverte raccontandoci  i vezzi e i vizi di questa piccola comunità , le manie degli artisti in competizione, le vulnerabilità dei molti protagonisti e l’impareggiabile simpatia dispotica di Miss S.
Della Shine ricordo anche il delizioso “L’evoluzione di Jane” dove la protagonista affronta un viaggio risolutivo di una crisi nientemeno che alle Galapagos tra le sule dalle zampe blu e rosse. Libro leggero, ameno, ma anche interessante.
Da mettere in valigia per leggere con lievità sotto un albero frondoso tra chiazze di sole e ombra  o accanto allo sciabordio del mare. Libri di leggero accompagnamento, frizzanti come un bicchiere di champagne.
Benissimo la Shine, e che dire di Anne Fine? I famosi VILLA VENTOSA, e LO DICIAMO A LIDDY? schampagne fresco al punto giusto. Per non parlare della grande scrittrice inglese Elizabeth Taylor, per esempio LA GENTILEZZA IN PERSONA, e il raccontone lungo o romanzino breve diW. Somerset Maugam Piccola Adelphi- IN VILLA, e,del bravissimo contemporaneo francese Jean Echenoz , Adelphi -RAVEL. Insomma libri belli belli, leggeri sul cuore e dentro la borsa.
Invece vi SCONSIGLIO, ma vedete voi, l’ultimo romanzo di Franzen LIBERTA’: più che altro mi sembrava la sceneggiatura di un film di cassetta ma con attori di grido, americano o una teleseghetta della tv, tra quelle più curate ma ripetitive e , alla fine, noiosissime, con i loro ritornelli prevedibili. Per fortuna non l’ho comprato e bene ho fatto. non sono riuscita a finirlo. è pronto per tornate nella biblioteca comunale.Vi saluto e buone vacanze. Io torno a bearmi nella terza lettura ragionata di LA FINE : …figli morti, non morti, mai nati, mogli partite col vento, parenti lontani, mariti defunti, un uomo che aspetta di incontrare quella donna che ha, ucciso, forse, affinchè lo veda e lo additi alla folla, e la signora Marini, un ritratto picassiano, a mille facce, strordinario di una donna e di una sua vita lunga 93 anni, mai letto nulla di simile, una donna come costanza…..e dove era finita la mamma di ciccio? E lui, che studia dai Gesuiti, corre sopra quel ponte Là sotto, qualcuno avanza dentro l’acqua scura fino …alla fine, mentre non finisce la striscia di ciccio, che salta sul treno e, senza biglietto, va lontano. ciao ciao.
Una finestra estiva che si arricchisce di profumi eterni e luoghi d’altri tempi, è questa della Mirna.
Ancora lavoro, lavoro, ma brandelli di tempo per la lettura li trovo sempre, e questo essere un pò ladra del mio tempo mi rende i libri più cari.
“Un luogo incerto” della Vergas, scrittrice suggerita da Camilla, mi accompagna e mi toglie il fiato a tal punto da volor essere tra i suoi personaggi in azione.
Ancora immagini reali e non che fluttuano attraverso il blog e che danno gusto alle mie giornate.
Vi abbraccio cari,
Miki
Che belle anche le letture estive leggere, io non aspetto che l’estate per buttarmici a capofitto… Un consiglio di un giallo carino che ho letto qualche estate fa : ” Il silenzio dei chiostri” di Alicia Gimenez Bartlett.I romanzi d’amore mi attirano poco ultimamente, è il giallo il mio libro della stagione… Un bacio a tutti e buona continuazione di questa estate un pò bizzarra…
Ciao a tutte! I “maschietti del blog”, leggono altro. Sono a Riva del Garda, con moglie, gatto e , vicina, la suocera. Dimenticavo: c’è anche la barca a vela (“Whisper”, chi la vuol provare?) e due biciclette (corsa e montagna). Cosa sto leggendo? Due Adelphi: “La paura” di Gabriel Cuhevallier (quello di Clochemerle) e, appena finito questo (sono a pag. 119 su 327) attaccherò “Nove vite” di William Dalrymple, scozzese che vive in India. Poi ve li “posto”. Per ora vi anticipo solo che il primo riguarda il dramma della prima guerra mondiale; il secondo descrive nove diversi personaggi dell’India: un asceta indù, una prostituta sacra, un monaco buddista etc.. E fra una pagina e l’altra, io pedalo: oggi, partendo dal pase di Ragoli (6 km ad est di Tione) sono stato a Carisolo, dove inizia la Val di Genova, in totale 45 km. L’altro giorno con Maria Teresa siamo stati a fare una bella camminata (circa 4 ore fra andata e ritorno) in Val di Fumo, la prima valle trentina uscendo dalla Lombardia, nel Parco Adamello Brenta. Si lascia l’auto a 1800 metri, in corrispondenza del Bar alla diga (l’ultima, perchè ve ne sono due). La prima metà del percorso è molto agevole: un sentiero pianeggiante, in settembre aperto alle auto. Arrivati ad una malga, pur non dovendo superare dislivelli rilevanti, il sentiero diventa un po’ impegnativo, fra sassi, ponticelli e aggiramenti vari delle anse del Chiese. Gita che vi consiglio. Valle poco frequentata, boschi selvaggi, statue naturali di granito lungo il percorso, ottimo gulash al rifugio el CAI SAT “Val di Fumo” a 2000 metri, intorno a quale scorazzavano, completamente liberi, circa 70 cavalli dal manto color bronzo-oro!
E la sera “tornammo a casa stanchi ma contenti della bella giornata trascorsa”.
La cara Valentina ci informa che esiste anche il Festival del Blog! razie Vale!
“il 30 settembre e l’1 e il 2 ottobre ci sarà a Riva il BlogFest (http://www.blogfest.it/cose/) – come l’anno scorso, quando c’era Eva coi suoi 3 uomini 🙂
Non so spiegare bene che cosa è, ma ho scoperto che qui http://www.macchianera.net/2011/07/18/mba-macchianera-blog-awards-2011-1-il-red-carpet/#more-27616 si può votare il proprio blog preferito!!! Io ho ovviamente votato ‘Un libro al giorno’ e altri due blog che leggo sempre, in diverse categorie.
Se avete la pazienza di leggere il sito dove si vota (giuro che sembra lungo ma in 5 minuti si fa tutto), magari anche voi potete votare (e far votare, diffondendo la cosa tra gli amici del blog) il blog di Mirna. Durante la manifestazione verrà premiato il blog più votato. Ok, ‘Un libro al giorno’ non vincerà , ma sarebbe carino se ricevesse tanti voti, no?
A vostra disposizione a voce per altre spiegazioni…
Notte! Vale