LE POESIE, di Guido Gozzano
pubblicato da: admin - 25 Dicembre, 2010 @ 10:21 pmÂ
Continuiamo anche oggi, Natale, a rimanere nell’atmosfera di quiete serena di abbandono al tepore dell’affetto?
Accarezziamo i ricordi che ci avvolgono, sia quelli allegri che quelli malinconici, sapendo in cuor nostro che, come dice Miki, anche “il Dolore è vicinanza e quindi Amore “.
Giornate queste in cui si  “legge” la nostra Vita con un altro sguardo  più attento e forse con il rinnovato desiderio di  quello stupore di cui già il figlio di Cinzia sente  la nostalgia.
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Ho cercato fra le poesie sul Natale qualcuna leggera come la gioia.
E ho sentito improvvisamente giungere dal passato  quella che le Suore delle elementari mi fecero imparare a memoria. E’ di Guido Gozzano, il poeta crepuscolare di cui mi piacerebbe parlare ancora perchè la  signorina Felicita e  l’amica di nonna Speranza mi piacciono tanto…
Parole semplici in questa poesia natalizia, ma non è la semplicità la forma più diretta della Verità ?
 “Amai trite parole” diceva anche Saba. Sta a noi lettori arricchirle con le nostre emozioni di oggi e le nostre lontane suggestioni.
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E’ nato! Alleluia!
di Guido Gozzano
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E’ nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
E’ nato, è nato il Signore!
E’ nato nel nostro paese.
Risplende d’un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E’ nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
Chissà se Stelzer conosce il libro di lloyd Jones, Mr. Pip, lo lessi due o tre anni fa’ ma l’ho sempre presente come se non avessi ancora passato il messaggio. Strano. spero che mia figlia lo ami assieme a Grandi speranze. A certi libri affidiamo tante di quelle cose che non ci basterebbe una vita per dirle a chi amiamo. E non funziona mica sempre.
La poesia di Natale di Gozzano mi ha riportato un piccolo ricordo Canettiano : avevo imparato la poesia a memoria e , tutta orgogliosa e urlante andavo sbraitando per casa alleluia, alleluia è nato il sovrano bambino. E al pranzo di Natale prima dello scambio dei doni, dovevo recitarla, la poesia, davanti a nonna, zii, amici vari, un esercito di persone : ero tronfia e gongolante, e tutti mi guardavano. A un tratto i sorrisi divennero risate, qualche zia e zio , si sganassavano di risate e al tempo stesso erano bagnate di lacrime le loro facce rosse. Già la mia enfasi doveva essere esilarante, ma quando ben convinta e sicura e tronfia gridai, gesticolando, : non siete dei molli tappeti/ ma come bei libri hanno letto/, pensai di essere una grande attrice e di avere saputo smuovere le anime più fredde. E ne rimasi convinta . Avevo 5 anni e non dubitavo affatto del mio grande talento.
Cara Mirna, che festa in questo blog natalizio. Hai saputo darci tanta gioia, accendere candeline che , senza di te, sarebbero rimaste spente. Auguri cara e grazie.
Sarà una combinazione, ma guardando la mia prima nipotina Sara, nata solo il 21 ottobre scorso, mi vien da dirLe: “Sei un miracolo”, così come è un (ben più grande) miracolo la (ri) nascita di Gesù Bambino. La bellezza e la gioia della Speranza, della Vita che si rinnova, la certezza della nostra ri-nascita (per chi crede) e l’impossibilità di negarla (per gli altri) … l’Amore verso Tutti che nasce da una mangiatoia … Facciamola questa benedetta Pausa! Quanto sento proclamare alla TV frasi del tipo “L’avvenimento più grande di questo Natale: il tal film in 3 D!” mi chiedo se ci siamo bevuti Cervello, Sentimemnto, Fede, Amore per il prosssimo e per la Vita … sull’altare di cosa, poi?
Ben venga quindi la poesia di Gozzano che Mirna ci ha regalato, semplice e spontanea come l’espressione del Bambino e di tutti i bambini … Grazie, Mirna e Buon S. Stefano!!