IL GIARDINO SUL MARE, di Mercè Rodoreda

pubblicato da: admin - 22 Dicembre, 2010 @ 8:15 pm

Mi fa piacere lasciare lo spazio a Camilla che ha  finito di leggere “Il giardino sul mare” di Mercé RODOREDA.  Io ho letto soltanto Via delle Camelie, un racconto un po’ triste, ma intenso.

“ Dopo Piazza del Diamante, dove la tremenda guerra di Spagna fa strage di innocenti, soprattutto di innocenti , come Colombeta e i suoi bambini, e dove Rodoreda descrive come nessun altro giovinezze travolte, infanzia offesa, amore, malgrado tutto, amore caldo e semplice, capace persino di comprendere la disperazione che si mescola con la follia, e i rumori della vita, e gli umori degli uomini, e le loro infantili prepotenze: tutti quei piccioni, povera Colombeta, come avrà fatto con tutti quei piccioni per casa, e la fame e, ancora, l’amore.

Insomma Piazza del diamante è un capolavoro della letteratura spagnola del ‘900, un romanzo decisivo e indimenticabile e dopo questo romanzo leggere tutto quel poco che si trova della Mercé Rodoreda diventa una esigenza.

Il giardino sul mare è lontano , lontano dalla guerra e dalla violenza delle stragi e della fame. C’è un giardiniere che racconta le vicende dei “signorini” ( che belli i nomi in spagnolo, Rosa Maria, Sebastià, Eugeni, Miranda..) che passano le loro splendide estati nella villa sul mare . Dove c’è un magnifico giardino, creato, curato, coccolato e adorato dal giardiniere che parla dei suoi fiori, e ne parla come fossero persone. E tra piante e sementi preziose, racconta la storia dei “padroncini”, giovani bellissimi e eleganti, innamorati e festosi. Tra balli e cavalcate e nuotate e corse sugli sci d’acqua. e le chiacchiere del personale, la cuoca , le cameriere.Persino un leone si portano, un’estate , i signorini, e una scimmia dispettosissima. E il ricco vicino di casa che sta per aprire una nuova bella casa con un altro giardino , che non sarà mai bello come il nostro, ma che porterà altri giovani belli e eleganti con i cavalli e le barche e gli abiti e tutto.

Ci racconta poche , splendenti stagioni estive questo uomo dolce e straordinario. E le vite di tutti, la vita di tutto, viene , piano , piano, tra magnifiche fioriture,a infrangersi inesorabilmente,sulla riva di un magnifico mare.

Ed è subito sera.”

 

Camilla

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  1. Non ho mai letto nulla di Mercè Rodoreda ma credo lo farò, soprattutto Piazza del Diamante…. La guerra civile spagnola mi ha sempre affascinato nei suoi risvolti storici e letterari tanto da spingermi a laurearmi su due autori (Orwell e Muriel Rukeyser) che l’hanno vissuta da intellettuali e ne hanno scritto…
    Ma anche questo romanzo che hai presentato oggi Camilla mi sembra valga la pena leggerlo… Come dice Stefania , ci vorrebbe una vita, o forse due!

  2. Sono appena reduce da una rilettura di Sostiene Pereira che poi è Portogallo, “vicino” alla guerra civile spagnola, che tanto mi interessa “anche” quasi per una ripicca: perchè poco o niente ci fu detto di questa tragedia quando sì andava a scuola (per chi non mi conosce: sono del 1944) in una scuola o da una radio ancora troppo inconsciamente permeate di post fascismo, checchè se ne dica … Pensate un po’ ai toni dei giornali radio degli anni cinquanta … il tono enfatico e retorico non si scostava molto dai precedenti toni …
    Ricordo solo che mio fratello maggiore mi diceva: la Spagna è nostra amica perchè l’abbiamo aiutata nella guerra civile. Aveva solo due anni più di me … mi chiedo .. anche lui cosa avesse capito realmente …
    E poco o niente ci fu detto sulle cause delle stragi nelle foibe del Carso, sull’incendio della Casa della Cultura slovena a Trieste, etc. . Oggi mi sento offeso, sia pure da un’azione offensiva “postuma”. Infatti sarebbe stato nostro diritto essere informati su tutto per poterci esprimere e prendere posizione su tutto.
    A qualche timida domanda che tuttavia avanzavo, muovendomi a tentoni come chi si muova di notte, al buio, in una casa di amici che lo ospitano … fu risposto: “La storia … ha bisogno di molti anni prima di essere tale, prima di essere narrata e giudicata …”
    La storia, forse, ma i fatti no. La cronaca può e deve ben essere immediata e completa.

  3. Affascinante Camilla sempre… un “giro d’Amore e Passione” la storia letteraria raccontata da lei, grazie sempre Camilla!

    P:S: ho iniziato a leggere il primo libro della trilogia degli Aubrey. Sei preziosa.

    Felice Natale di cuore,
    Miki

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