DEGLI UOMINI, di Laurent Mauvignier
pubblicato da: admin - 14 Dicembre, 2010 @ 10:13 pmEcco , i miei spietati passi, riportano alla PROSA. Proseguo (e mi dispiace che lo finirò troppo presto) nella lettura di Mauvignier, : la scrittura penetra nella mente e…nel cuore (?)sì nel cuore perchè lo sento battere un poco più forte e sono lì anch’io tra Fuoco di legna soprannome di Bernard e Solange, Rabut,eNicole e tutti i compaesani i Bernard, dentro questa narrazione umana- Troppo umana.
 Questo straordinario affresco zeppo di poesie e di poeti, che ho letto con grande piacere.
Devo pur dire che ho finito il romanzo di Laurent Mauvignier, questo ancor giovane scrittore francese, dalla scrittura travolgente, sembra di stare in un teatro greco per la drammaticità e senso dell’ineluttabile, ma la ricchezza umana esplicita e splendente di verità , negata da tutti, dimenticata con la forza della volontà o della necessità di sopravivere, sorda e rabbiosa dentro le pance di ognuno, ma apparentemente silente, la verità che ha annientato Bernard, c’è questa verità , che filtra, malgrado tutto, da ogni crepa del cuore degli uomini. E’ la storia di un uomo di nome Bernard, soprannominato fuoco di legna, ridotto a un barbone, sempre ubriaco, pazzo di solitudine e pieno , ancora e ancora, di caotico amore per qualcuno di ormai perduto ma anche per Solange, una delle sorelle. E per una figurina di bimba, racchiusa in una vecchia fotografia, del passato urlante, che non può essere sopportato da un essere umano- e Bernard è rimasto un essere umano, massacrato dai ricordi che non ha nascosto.
Un libro diverso, , dalla scrittura mimetica e lirica, nitido fino all’incredibile e commovente. E ci si sente tutti, ma proprio tutti, di far parte dello stesso , immenso, popolo umano, così uguale a se stesso, ovunque. Laurent Mauvignier – Degli uomini – ed. Feltrinelli – ottobre 2010
Camilla
@ Mirna
Era solo un aggiornamento delle mie peripezie libresche e me lo ritrovo come post del giorno. Cara Mirna mi tratti troppo bene e io, pigrissima ,mi dovrò dare un tantino più da fare ed essere meno minimalista. Quel che è certo è che la storia di Bernard mi palpita ancora dentro la mia vecchia carcassa.E a proposito di vecchia carcassa,avete letto la contessa di ricotta della Agus???E’ un libriccino di un paio di anni fa’, bello da pazzi. Lo dico perchè mi sto sentendo, sempre di più, una nonnina di ricotta e, se oggi le vedo, devo dire alle mie Valeria e Laura : ragazze , la vostra nonna è una nonnina di ricotta, sapete? Vogliatele bene , ve ne prego. E nel pacchetto di Natale ci infilerò anche il bel libro della Agus. Chissà se capiranno: ho buone speranze.Un abbraccio a tutti. spero di vedervi !
Lo aggiungerò alla lista dei libri da farmi regalare a Natale… si sta pericolosamente allungando, ma è così bello poter ricevere in dono un libro…
Sto leggendo Caino di Saramgo e sono un pò perplessa…
Baci a tutti
Mi sono sempre chiesto quando di ciascun autore ci sia in ogni racconto, quanto di vissuto su se stessi, quanto su altri, quanto di immaginato, temuto, sperato, desiderato …
In ogni caso leggere è come vivere più volte la vita o vivere contemporaneamente vite diverse.
@raffaella – la Agus, a mio parere, è una dele scrittrici italiane più raffinate e orignali. Con uno spirito lieve e profondissimo al tempo stesso e una leggera ironia su se stessa per alleviare la pietas che laga al mondo, la Agus scrive piccole grandi storie preziosissime.
@Riccardo Chi legge con amore si riempie, credo,della vita che pulsa fitta attorno a noi. E allora capisce, capisce, capisce .
Un saluto affettuosssimo.
Thanks for the marvelous posting! I genuinely enjoyed reading it, you can be a great author.I will ensure that I bookmark your blog and will eventually come back later in life. I want to encourage you continue your great work, have a nice weekend!