CLASSIC PURSUIT, a cura di Giovanni Mariotti
pubblicato da: admin - 10 Dicembre, 2010 @ 9:11 pmIn questi giorni di impegni per l’imminente Natale chi riesce a leggere un blog ?Â
 Mi pare giusto lasciare un tempo distaccato  dalla lettura anche ai più affezionati.
 Però queste ultime settimane della sfida “un libro al giorno” dovranno essere foriere di nuovi pensieri e progetti.
La “finestra” aperta il 19 gennaio e che ha riscosso tanto successo dovrà rimanere aperta anche nel futuro.
Per me senz’altro: come farei se non avessi l’appuntamento virtuale con la lettura e la scrittura e  soprattutto con le persone che condividono questa passione? Anche se non mi “affaccerò”tutti i giorni credo che il confrontare le proprie esperienze culturali, i nostri pensieri, la nostra concezione della vita sarà  sempre un arricchimento, un aiuto reciproco e un diletto. Camminare insieme, ascoltarci, svelarci, commuoverci, divertirci.
Mi piacerebbe avere qualche indicazione su come modificare leggermente questo blog che non sarà più quotidiano ma certamente assiduo come assidua è la mia golosità di letture, arte e poesia.
Per oggi ho dunque pensato ad alcuni  indovinelli tratti da questo “concentrato” di vite d’autori.
 Cento quiz biografici su celebri scrittori d’ogni tempo e Paese, colti attraverso un lato insolito della loro vita privata.
 “…Dopo aver scritto per cinque anni nella nostra lingua, e aver collaborato assai intensamente a un giornale di provincia, a trent’anni si era sottoposto a un esame, per essere abilitato a insegnare inglese nelle scuole secondarie del Regno d’Italia. L’esame ebbe luogo a Padova nel 1912. …Due mesi più tardi il Consiglio Seperiore della Pubblica Istruzione dichiarò che l’esame non era valido, perchè il titolo ottenuto dal candidato non poteva essere “equipollente” a una laurea italiana. Mancato insegnante nelle nostre scuole medie, il giovane scrittore si trasferì a Zurigo e a Parigi, dove avrebbe trascorso il resto della vita.
Morì a sessant’anni.”
Chi è?
“Mai, durante l’infanzia e l’adolescenza, aveva sognato di diventare scrittrice, ma a vent’anni sposò uno scrittore, e questo matrimonio, avaro sul piano della felicità domestica,la avviò alla carriera letteraria. Ben presto fu lei a scivere i libri che lui avrebbe firmato. “
Ebbe altri due mariti. Tra i suoi amori anche molte donne. Recitò anche nei music-hall. Durante una tournée conobbe il giovane Maurice Chevalier che, con il nome di Cavaillon, appare in uno dei suoi romanzi.
“Nonostante un grave handicap – il forte accento borgognone -,tentò anche il teatro di prosa, e a cinquantanove anni aprì un salone di bellezza.”
Chi è?
Ed ora il quiz più facile: ” La canonica dove il pastore si era trasferito, con la moglie, le cinque figlie e il figlio, era costruito sul margine di un cimitero, e sembrava che nulla fosse facile, in quel luogo, quanto passare dalla dimore dei vivi a quella dei defunti….Era timida, ma anche fiera..Più tardi il bisogno la spinse a diventare istitutrice e maestra, mestieri che non le si addicevano, perchè faticava a sopportare i bambini. …Morì a Trentanove anni. Nel corso della sua vita si allontanò qualche volta dalla casa dov’era cresciuta, ma senza che i pensieri si staccassero mai veramente da quel tetro edificio circondato dalle tombe e da grandi distese di eriche viola.”
Chi è?
Ho parlato di due di questi scrittori nel blog.
Più che a un indovinello mi sembra di sottoporvi a una Verifica!!!  (Deformazione professionale?)
Intanto complimenti per il quasi raggiunto traguardo e grazie per questa magnifica idea che ha portato nuovi stimoli alla mia “carriera†di lettrice, forse un po’ pigra, ma sempre entusiasta. Penso proprio che dovrai continuare a tenere aperto questo blog, perché ci mancherebbe.
Adesso credo di essere in grado di rispondere alle domande della tua “verificaâ€. Ancora grazie!
“Quando un’anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga. Tu mi parli di religione, lingua e nazionalità : io cercherò di fuggire da quelle reti.â€
James Joyce
“Io voglio… io voglio… io voglio fare quello che voglio! […]. Voglio recitare la pantomima, anche la commedia. Voglio danzare nuda se il costume mi impaccia e umilia la mia plasticità , voglio ritirarmi su un’isola, se mi pare, o frequentare signore che vivono delle loro grazie, purché siano allegre, bizzarre, persino malinconiche e sagge come lo sono molte delle donne di vita…â€
Colette
“Talvolta ci facciamo prendere dalla compassione per creature incapaci di provare sentimenti sia per se stessi che per altri.â€
Emily Brontë
BENVENUTA GIOVANNA NEL BLOG DI LETTURA.
Incollo io il tuo commento direttamente sotto i post quotidiano.
“Gentile Mirna
devo confessarti che sul tuo blog ci sono andata casualmente spulciando su
internet notizie sulla Pym perchè cercavo un libro che non ho….
Ma l’averti trovato mi è di grande conforto…
A proposito del tuo quiz!!! l’unico a cui ho saputo rispondere è l’ultima che
se non sbaglio si tratta di Charlotte Bronte…
Gli altri due non sono riuscita a decifrarli.
Per quanto riguarda gli autori amati ce ne sono un’infinità ! I primi che mi
vengono in mente sono la Austen,la Dickinson,la Mansfield, e poi ci sono i
classici tantissimi : Bernanos,Faulkner,i russi, Greene e poi c’è Tolkien,,
Remarque,Conrad,la Blixen e ovviamente le meravigliose Bronte e molto molto
altro…
La mia mamma e il mio papà mi hanno dato un bagaglio ricchissimo e
meraviglioso e ora che il babbo è mancato e la mia mamma si è ammalata di
Alzheimer non ho più nessuno con cui condividere un pensiero, un libro, un
film…
vivo circondata da ignoranti beati della loro stupidità al lavoro e fuori sono
completamente sola ormai…
Quindi non può che darmi una grande gioia il tuo blog e uno scambio di
passioni…
Ultimo libro letto: di Citati: Leopardi.Bellissimo….
Libro che sto leggendo:poesie di Keats (un angelo come diceva T.di Lampedusa!)
e la vera storia di Ipazia d’Alessandria.
A proposito non so se ami il cinema ma il film su Keats della Campion è
bellissimo! Guardalo se ti capita…
Per ora un saluto affettuoso!
Giovanna
Enza carissima, hai subito ritrovato Joyce e Colette; è stata invece Giovanna a scoprire che le ultime frasi si riferivano a Charlotte. Emily, infatti morì molto prima di sua sorella.
Sono contenta che Giovanna ci abbia svelato i suoi autori preferiti: molti sono anche i miei. Della Austen, della Mansfield ho scritto parecchio, ma anche dei russi, della Blixen. Basta cercare nell’archivio. E poi adoro Pietro Citati di cui credo di avere quasi tutti i libri.
L’ultimo, “Leopardi “,mi è stato regalato da mia figlia. Non vedo l’ora di tuffarmici dentro.
…E io ho scordato la Wharton e sono felice che conosci e ami la Hillesum che per me non è solo una grande figura per come scrive ma anche come mistica…
Ah potessi cadere dentro i libri e mai più uscirne….
Vorrei stimolare anche le letture di poesie:leggete la poesia! In Italia abbiamo dei grandissimi ma anche starnieri…quanti possiamo incontrarne…
La poesia è davvero un’incontro con Dio come ascoltare Bach! Ciao
EVVIVA!
Giovanna parla con ardore di tutto ciò che amo anch’io! La Etty Hillesum, la Wharton e chissa quanti altri. E poi la POESIA… non so quante volte ho scritto e citato la Dickinson… (Cerca nel blog)
Le parole “alte”, preziose, sofferte, denudate della poesia vanno tutte verso l’alto… Mia figlia Stefania, musicista, sarà senz’altro d’accordo con te nel paragonarla alla musica di Bach. E lo sarà anche l’altra nostra musicista del gruppo, Cristina.
Insomma Giovanna sei un “nuovo” profumato fiore del nostro giardino?
Rosa, mughetto, violetta di campo, nontiscordadime…chi sei?
Io sono un’ortensia, Miki un tulipano, ecc. ecc.
E Riccardo, uno dei nostri pochi maschi commentatori, che fiore potrebbe essere?
Carissima Mirna le tue parole sono momenti d’intimità che riconducono a noi ispirandoci a riflettere, sempre capaci di emozionare. Grazie, ti sono grata, felice che continuerai a scriverci dopo un anno d'”intese” poetiche e letterarie. Sei e siete preziosi,
vi abbraccio, Miki
Benchè io sia un liceo classico + giurisprudenza, dalla laurea in poi mi sono occupato di cose vili: piani strategici, controllo di gestione, finanza, gestione aziendale, economia mista, privatizzazioni, mobilità , … e pertanto mi trovo in soggezione di fronte a cotanto senno (per dirla con Dante). Ora, da neo pensionato, sto scoprendo un nuovo (rectius migliore) modo di vivere e sto cercando di recuperare un po’ di terreno rispetto alla mia ignoranza … Nel frattempo non avevo riconosciuto nessuno. In compenso ho visto il film sul poeta Keats, il quale scriveva : “A thing of beauty is a joy for ever”, una cosa bella è una gioia per sempre, e tu, Mirna, con il tuo blog hai fatto una cosa bella, la quale dovendo essere for ever non può finire!
E allora, cosa farne per il futuro? 1) pubblicare il blog; 2) proseguire, aggiornandone il nome dal nome attuale in “unlibrointorno” senza la pretesa della quotidianità .
Io, quale fiore? Fiore di carciofo. E’ di colore violetto. La sua lanuggine in Toscana è usata per far quagliare il latte e fare il formaggio. Almeno servo anch’io a qualcosa!
Mi ha confuso “Cime tempestose”. E’ vero Emily è morta a trent’anni, avrei dovuto stare più attenta!
“La vita mi sembra troppo breve per trascorrerla coltivando risentimenti e prendendo nota dei torti subiti. In questo mondo siamo tutti, e non possiamo non esserlo, carichi di colpe.â€
Charlotte Brontë dal libro “Jane Eyreâ€
Un benvenuto anche da parte mia a Giovanna e ricambio l’abbraccio di Miki!
Riccardo serve moltissimo. Per tantissime cose: amicizia, ricchezza culturale, animo poetico, senso dell’umorismo, gentilezza… E non vado oltre altrimenti Maria Teresa non mi farà più fare il cabaret con lei!
Un violetto cuor di carciofo. Può andare.
Mi piace molto il nome suggerito per il blog.
Aspetto per par condicio anche altri suggerimenti.
Bè parlando di fiori io sono assolutamente un meraviglioso girasole fiore da me adorato perchè segue il movimento del sole e perchè ricordo con immensa nostalgia i campi di girasole in Toscana amati anche dalla mia mamma quando studiavo a Volterra all’Istituto d’arte.
..E per consolare Riccardo io dovevo insegnare storia dell’arte e faccio invece l’infermiera che in qualche modo almeno per me ha qualcosa di artistico…ma lontani tra loro anni luce.
La poesia è luce per il mio dolore perchè richiamando Keats:….”Ci sono persone destinate dal fato a soffrire più degli altri;coloro che non hanno mai tregua dal dolore”
Vo consiglio di leggere le poesie di Antonia Pozzi…per me è stato un’amore immenso e sono bellissime e struggenti
Benvenuta Giovanna! Mi accodo anche io ai saluti…E’ qualche giorno che non commento perchè non sono stata ( e ahimè non lo sono ancora) in forma… Bellissimo il titolo del blog suggerito da Riccardo.
Antonia Pozzi devo ancora scoprirla mentre di recente ho ” conosciuto” grazie al mio bibliotecario Cristina Campo. Che bella figura di letterata, poetessa, traduttrice…
Un saluto a tutti e buona domenica!
Cara Raffaella conosco benissimo la Campo grande figura molto poco amata in vita:la differenza tra le due è che la Campo ha avuto più stimoli e chance la Pozzi pur conoscendo fior fiore di menti raffinate è stata lasciata andare alla deriva e molto ostacolata dalla famiglia.
E’ molto affascinante la sua biografia…
Ciao