CHOCOLAT, o la dolcezza della vita

pubblicato da: admin - 9 Febbraio, 2010 @ 6:09 pm

chocolatscansione0012“Siamo arrivate con il vento di carnevale. Un vento tiepido per febbraio, carico degli odori caldi delle frittelle sfrigolanti…”

Così comincia il libro di Joanne Harris, nel quale la protagonista, Vianne Rocher, racconta in prima persona del suo arrivo a Lansquenet, un paesino della Normandia. Ha con sè la figlioletta Anouk ed entrambe hanno vestiti dai colori vivaci che immediatamente suscitano tra gli abitanti una reazione di diffidenza.

“Nessuno ci guarda…i nostri vestiti rivelano che siamo straniere”. Ma in realtà non  sono solo straniere  perchè vengono da lontano, ma perchè il loro modo di pensare  è estraneo alla piccola comunità dominata da un retrogrado e severo parroco pieno di livore e complessi.

Affittano una vecchia panetteria ed aprono una Chocolaterie chiamata La Céleste Praline in cui Vianne preparerà la cioccolata secondo le antiche ricette maya e atzeche. In questo luogo pieno di profumi del cioccolato, delle spezie, del peperoncino lentamente giungeranno attratti , come per magia, gli abitanti più soli e infelici. Ognuno di essi riceverà il cioccolatino più adatto alla sua persona e alla sua vita, come se questo  fosse un talismano della felicità.  E in effeti ciò che  Vianne fa e dona ha il potere di diffondere gioia, conforto.

Cioccolata, densa, morbida,  croccante, dolce o piccante, qui diventa la metafora della morbidezza del grembo materno, della femminilità contrapposta al mondo maschile che impone regole dettate dalla ragione. Un’arte che si trasmette di madre in figlia; la piccola Anouk, vuole farsi spesso ripetere dalla mamma la storia della nonna girovaga e un po’ strega. Mi piace leggere della forza dei legami  femminili  e di quella magia un po’ stregonesca, che io sento anche nella mia linea matrilineare  che partendo da mia nonna Bianca, attraverso mia madre  e me,  giunge fino a mia figlia.

Spaventato da questo ampliarsi di sorrisi a Lansquenet, il  curato diventa l’Uomo nero; colui che si contrappone al sapore  gioioso e sensuale della libertà perchè teme di perdere il controllo sia sui fedeli, ma soprattutto su se stesso,  egli teme di cedere al piacere della vita.

Di nuovo uno scontro tra il perbenismo, i pregiudizi delle menti chiuse e aride e la libertà di azione e pensiero.

Vianne  incontra l’amore, non a caso un girovago come lei; vincerà la sua battaglia contro l’Uomo nero nel tripudio festoso del giorno di Pasqua, ma se ne andrà ancora in cerca di un altro luogo, perchè la sua natura è seguire il vento.  Per essere liberi bisogna avere coraggio.

Il film  interpretato da Juliette Binoche è altrettanto bello, da gustare però con cioccolatini appresso. 

In fondo al libro ricette su ricette golose, frizzanti, paradisiache. 

 Quasi quasi  mi viene voglia di una bella tazza di cioccolata calda, che Linneo nel ‘700 definì appunto  Theobroma (“bevanda degli dei”).

Share

Nessun commento
Lascia un commento »

  1. A me e’ venuta una voglia istantanea di cioccolata calda, praline e cioccolatini con ripieno di amaretto. Leggere questo libro puo’ fare MOLTO male e far venire molti brufoli. Ma ho adorato “Chocolat” sia in versione cartacea che cinematografica (vederli i cioccolatini aggiunge ancora un quid…). Buona dolce notte a tutti!

  2. Vedo che solo Stefania ha scritto su “Chocolat”. Eppure a chi non piace la cioccolata? Forse non sempre si vuole ammettere di essere golosi, soprattutto da grandi forse per essere di buon esempio, dato che la “gola” è uno dei sette peccati capitali.
    Citando qualcosa che ho letto c’è da dire che alle sensazioni del gusto e dell’olfatto si può associare una reazione affettiva più o meno piacevole: assaporare o annusare un cibo, cioè, può mettere in moto la memoria e ci fa rivivere le emozioni.
    La cioccolata, come dimostra il libro e soprattutto il film, dove si vede fisicamente tutto quel ben di dio, dimostra di essere tutto questo. Purtroppo oltre ai brufoli, produce altri effetti collaterali…
    Buon carnevale a tutti!

  3. What kind of a fish does your Parrot sit on? A Perch!