IL GIOCO DEGLI OCCHI , di Elias Canetti
pubblicato da: admin - 4 Ottobre, 2010 @ 6:21 pm![cop[7]](http://trentoblogcommunity.com/unlibroalgiorno/files/2010/10/cop7.jpg)
 Oggi vi faccio conoscere una Lettrice appassionata ed entusiasta: Maria Rosa che ci presenta uno dei suoi ultimi libri letti. Prima vorrei dirvi però che Maria Rosa non può seguire il nostro blog perchè non ha il PC, ma ugualmente ne sente parlare da me e da Camilla. I nostri incontri sostanzialmente sono basati sui libri e su quello che ci regalano in fatto di emozioni e illuminazioni. Sulla vita dunque. Maria Rosa legge con ardore, si siede al tavolo della cucina e con amore “beve” e si appropria di  ogni riga del libro scelto. Sottolinea, scrive brevi appunti a margine. Il suo incontro con il libro mi ricorda quello di  Machiavelli quando a  sera egli  tornava dalla campagna dopo aver controllato il lavoro della sua tenuta ed entrava nello studio per leggere e studiare. Indossava rispettosamente  un abito di velluto e si sedeva al tavolo in  attesa trepidante della conoscenza, dell’arte, del pensiero…
Ricopio parola per parola il manoscritto di Maria Rosa:
“Mai direi ad un’amica o a qualsiasi altra persona :”Leggi questo libro”. Ognuno ha le proprie esigenze e preferenze.
Vorrei tuttavia comunicare le mie emozioni suscitatemi da un libro letto nel mese di settembre. “Il gioco degli occhi” di Elias Canetti.
E’ il terzo volume della sua autobiografia che è preceduto da “La lingua salvata” e da  “Il frutto del fuoco”. Li ho letti tutti e tre e non potrei dire qual è il migliore.
Io sono affascinata dalla sua scrittura, dalla capacità di descrivere momenti apparentementi semplici e trasformarli in un pensiero toccante, emozionante.Â
Insegna ad osservare ogni persona o situazione che la vita può fare incontrare. Scrive in maniera tale che ti fa riconoscere quello che tu non sai ma vorresti  esprimere, ciò è il massimo che uno scrittore può darti.
Se qualcuno possedesse questo libro vorrei leggesse a pag. 322 ciò che egli scrive sulle lucciole:
“La loro moltitudine era inquietante come se le avesse inviate un misterioso potere, risoluto ad eliminare la notte.”
Basta questo per capire che tutte le 383 pagine sono delle pennellate di un grande scrittore.
Quando termino un libro che mi coinvolge, mi riesce difficile abbandonarlo e per diversi giorni lo devo tenere vicino per rileggere qualche pagina che ho sottolineato.”
Maria Rosa
Contenta che Maria Rosa ci abbia presentato Elias Canetti del quale ho sul comodino in attesa di lettura “La lingua salvata”. Non vedo l’ora di tuffarmi nella sua giovinezza vissuta in quella Mitteleuropa così significativa per la moderna letteratura.
Le biografie mi appassionano, amo entrare nei ricordi, nei momenti particolari delle persone che amano sottolineare la vita con la scrittura.
considerazioni sul bloggheggiare.
Mi dispiace che M.R. non possa scrivere di getto, mentre legge un libro che ama. In fondo questo uso di internet è molto più arricchente di quanto si pensi. E’ ben vero che stare vicini, parlarsi e guardarsi negli occhi è il migliore modo di stare insieme, certo è , però, che sarebbe impossibile prendere la parola e raccontare le emozioni, le sensazioni, le storie dei nostri libri, delle nostre letture con tanta efficacia e fermarle lì, non più attimi fuggenti, con la parola scritta ma lieve e spontanea come quella della conversazione. Chi ha provato a scrivere su facebook, o su grandi blog della rete sa bene che , in sostanza, ognuno scrive per sè e nel caos delle centinaia di post che si sovrappongono senza tregua, ogni relazione si disperde immediatamente. A meno che non si intreccino tipi di relazioni che hanno a che fare con L’AVERE e certamente non con l’essere.Ed è facile che capitino dei qui pro quo divertenti. Su un blog di letteratura, un paio di anni fa’, mi capitò si avere uno scambio di pareri e sensazioni di squisito tipo letterario. Io ero al settimo cielo perchè avevo una corrispondenza con un AUTORE , italiano, piuttosto noto anche se piuttosto scarso. Infatti tutto cominciò quando io (si davano i voti ai libri) somministrai “zero” al suo ultimo libro. Pensavo che le mie riflessioni sui suoi libri gli piacessero e tutto mi faceva pensare che apprezzasse molto i miei arzigogoli sulla letteratura. che magnifiche conversazioni facemmo! Da Manzoni a Moravia, passando dai tedeschi agli inglesi agli americani alle novità , ai classici e ai contemporanei: una festa. Poi cominciò a dirmi quanto gli piacesse “la mia terra”, il trentino era uscito fuori dai miei post. Cominciò a dire che doveva essere a TN per cose sue, che….Insomma qualche sospetto mi venne, allora gli dissi che ero nonna di grandi nipoti, e aspettai. Ah! Rispose subito, mi fece tanti complimenti, mi disse che mi dava una ventina di anni da quello che scrivevo e che voleva incontrarmi per fare una bella chicchierata e cose simili. Ma non lo sentii mai più.Con Dario ci facemmo delle belle risate rileggendo i suoi sperticati apprezzamenti sul mio …cervello. Solo che era nel posto sbagliato per i suoi gusti. In cambio io leggo i suoi libri , che non sono granchè, ma so anche che è un ometto che attacca storie via internet. C’è qualcosa di più penoso per uno scrittore noto?Ciao bellezze.
Mi piace troppo leggere i tuoi post, Camilla…Trasformano una giornata ” no”, in una giornata da sorriso e dolcezze…E ci vuole per me in questo periodo che è un pò buio…Ogni tanto penso al fatto che questa cosa a gennaio finirà ( ma spero di no!) e mi si stringe il cuore. Ps, Brava Maria Rosa comunque… peccato per il pc.ma non è mai troppo tardi per imparare! Baci
Sapessi Raffella QUANTO è brava Maria Rosa nel capire profondamente le storie che legge.E legge solo libri impegnatvi. Gli altri li scarta subito, anche se, a volte,le letture divertenti o romantiche possono essere davvero bellissime e a volte, ci fanno bene come un buon babà , o come una parola comprensiva, un gesto affettuoso,cose così. Ma lei no, lei non la freghi. Sì mi piace, ti dice se ha letto un romanzo non abbastanza “torcibudella, non abbastanza filosofico e complesso, ma sai, a me non interessa tanto ,e si rifionda su letture assai toste. Adora Saramago, che non è come dirlo.
Il mio ego ipertrofico rimane deliziato a sentire che ti piace leggere le mie ciacole e perciò ti racconto una cosa che non ha alcun rilievo ma che racconterei a un’amica coccolissima e gentile come te. Ieri c’è stata la prima riunione dell’anno del gruppetto di lettura “Le benevole”, a casa mia. Eravamo sei, le “storiche”, tutte piene di titoli di libri letti durante l’estate. L’unica giovane che fa parte del gruppo si chiama Cinzia e , anche lei, insegna. Mi è molto simpatica e ha esordito così: ho letto un mucchio di libri questa estate, prima di tutti i miei libri sui gatti, vi piaccia o no io leggo tutti i libri che parlano di gatti. E piange , dice Cinzia piange e si commuove sui suoi gattini, sulle loro storie: quello che più le è piaciuto è stato “Omero, il gatto nero”.L’anno scorso impazziva per i vampiri ma , ha detto, no ho avuto abbastanza. Poi ha snocciolato anche una serie di libri interessanti, tra cui , appunto Homer & Langley. Tutte in fermento abbiamo fatto progetti di cosa si potrebbe leggere e come, eccetera. Al primo incontro si fanno tanti progetti. Poi si viene a più miti consigli. era un incontro organizzativo ma mi sembra che non si sia organizzato nulla. Alla prossima. Un buon tè alla frutta e qualche dolcetto o salato ha dato il via alle risate ….tutti i libri erano dimenticati e ci siamo ritrovate affettuosamente. Mi sembra proprio una storiella senza sugo, chissà perchè mi sembrava di poterti divertire. Porta pazienza cara Raffaella. Ho messo in serbo un paio di libretti per te. spero un giorno di poterteli dare. Intanto te li penso addosso.ciao ciao
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