CONSIGLI PER VIVEVERE FELICI, Seneca insegna

pubblicato da: admin - 7 Febbraio, 2010 @ 7:12 pm

Tea con Mimmi 001scansione0010

 

Una bella e cara amica ieri mattina, dopo un gustoso aperitivo a base di tartine al salmone e prosecco, mi ha detto che è inutile vivere male in un presente certo e abbastanza  gradevole per la preoccupazione di un futuro incerto. Questo dopo una piacevole conversazione sulla vita in generale, su decisioni da prendere e su ciò che siamo ora e  su ciò che possiamo  fare per vivere bene.

Insomma mi ha ricondotto al carpe diem e soprattutto al buon senso di cercare di vivere nel miglior modo possibile.

Riprendiamo in mano allora i consigli di Seneca, sempre attuali e di grande aiuto. Consigli per vivere felici tratti dalle lettere scritte al suo amico Lucilio:

“Se sarai padrone del presente, sarai meno schiavo del futuro”.

Temere il futuro spesso non ci fa godere delle piccole cose che ci possono allietare nel presente. Proprio ieri sera durante una gradevole e ottima cena in casa di amici, si parlava di cani e gatti e della gioia che donano ai loro padroni. Io ho una deliziosa gattina nera che mi ama, mi fa compagnia e mi diverte. Un’amica, ad un certo punto ha detto  che le piacerebbe avere un cagnolino, ma il pensiero del dolore che proverebbe al momento della sua morte non le permette di prenderlo. E’ vero, quando muore un animaletto domestico che abbiamo imparato ad amare si soffre, ne so qualcosa con tutti i gatti che ho avuto! Ma quanta gioia e allegria mi sarei negata se avessi pensato all’inevitabile dopo.

Credo che in queste considerazioni si palesi la propria Weltanschauung: dobbiamo vivere male perchè prima o poi dovremo morire? O conviene cogliere giorno dopo giorno le cose belle che la vita ci offre?

Mi ritorna alla mente un quadro di Andrea Pozzo, ammirato stamattina al Museo Diocesano Tridentino, che raffigura Eraclito e Democrito, uno con il volto oscuro e disperato, l’altro, già vecchio, con un grande sorriso. Rappresentano i due atteggiamenti con i quali rivolgersi alla vita?

Certo la vita non è semplice, nè facile, anzi  a volte molto dolorosa, ma un po’ di spazio per la speranza ci deve essere.

Ottimo consiglio è quello di non agitarsi (io ci sto provando!) e  cercare di stare tranquilli in compagnia di se stessi proseguendo il proprio  percorso esistenziale, e ne abbiamo da fare!  Scrive Seneca:

“Perchè non dovrei avere più niente da mettere in ordine, da limare, da migliorare? Vedere i difetti che prima non si vedevano è segno di progresso…”.  

Il nostro primo amico migliore siamo dunque noi stessi, conoscerci a fondo ci può far vivere meglio e non in solitudine.

“Riposo in me stessa” scriveva anche Etty Hillesum, cioè “riposare” dentro di noi  per attingere l’energia che ci potrà condurre all’equilibrio interiore.

Nelle varie lettere di Seneca a Lucilio ce n’è una particolarmente preziosa , quella che dice: “…innanzitutto, impara a godere”. Consigli sempre validi, che ognuno però dopo 2000 anni, deve interpretare a modo suo.

Anche Lorenzo il Magnifico declamava ” …chi vuol essere lieto sia, del doman non v’è certezza…”

Chiediamoci  anche noi se riusciamo a gustare la vita, almeno in alcuni momenti del giorno.

Un incontro con un amica, i merli che cominciano a cantare come presagio della fine dell’inverno,  una cena con amici, una mostra di pittura, una telefonata della figlia, le prove divertenti per una scenetta di Carnevale,  le coccole ala gattina, l’attesa dell’imbrunire come fa la mia amica Cristina…

“Sfruttiamo ogni ora e siamo contenti di noi stessi”  è il filo conduttore di questo libretto azzurro.

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15 commenti
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  1. Ho appena finito la parte dell’anno dedicata alla traduzione di Seneca, soprattutto delle “Epistulae ad Lucilium”.
    Frase memorabile: “L’unico bene, la condizione fondamentale per una vita felice, è la fiducia in se stessi… nè può renderti felice la bellezza o la forza del corpo: nessuno di quei beni resiste al passare del tempo”.
    Consigli molto attuali, come del resto tutti quelli che si ritrovano nei vari autori latini dell’età augustea (Orazio, Ovidio, Tibullo, Properzio sono solo alcuni esempi).
    Traduzioni formative ed educative al medesimo tempo.
    Ottima scelta!

  2. E’ vero, come hai ragione Mirna! Conviene sempre cogliere giorno per giorno ciò che la vita ci offre e trovare anche nelle piccole cose gioia e serenità. Certi momenti sembra di non farcela e talvolta non si è nemmeno soddisfatti del proprio operato. Forse perchè pretendiamo troppo da noi? La sera, mentre scrivo il diario, ripenso sempre a ciò che mi è accaduto durante il giorno, ma soprattutto cerco di capire se sono riuscita ad apprezzare il tanto che ho. E allora…. mi accorgo che sta per sbocciare finalmente quel piccolo fiore di orchidea che da giorni sto attendendo, che prima è stato molto bello rivedere degli amici e uno splendido film e che domattina canterò al telefono “Tanti auguri a te” per la mia mamma, oppure l’emozione di sentire che il mio piccolo Andrea ha imparato a memoria le sue prime note della scala di do….Anche queste sono le cose meravigliose che la vita ci dona ogni giorno e che noi centelliniamo goccia dopo goccia come un prezioso nettare.
    Grazie Mirna a presto

  3. Mia gentile signora ho letto di lei sul blog della felicetti, ed eccomi quì nel suo mondo meraviglioso. curo per costanzo un programma alla radio, l’uomo della notte, su radiouno, le piacerebbe intervenire al telefono per raccontare di sé.. mi piacerebbe molto.

    santino fiorillo

    p.s. aspetto una sua preziosa risposta.

  4. Come “lettrice notturna” aspetterò con piacere di intervenire telefonicamente alla bella e speciale trasmissione di Costanzo, grazie all’interessamento di Santino Fiorillo.
    I miei pensieri potranno viaggiare nell’etere!

    Molto contenta anche che il mio ex alunno Luigi mi segua con interventi ricchi e appropriati.
    Luigi è citato nel mio post Come un romanzo di Pennac.

  5. E’ vero la ricerca della felicità dipende soprattutto da noi stessi.
    Non sempre siamo grati del dono della vita, della salute e non riconosciamo l’affetto che ci viene dato senza chiedere nulla in cambio. Ci soffermiamo invece spesso su ciò che momentaneamente ci fa soffrire o indispettisce. La vita, la salute, l’affetto sono, e non solo a parole, mezzi che dovrebbero spogliarci di quegli egoismi che ci impediscono di apprezzare il momento e di andare avanti lungo il nostro percorso.
    “SVEGLIATI E CANTA!”

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