I BUCANIERI, di Edith Wharton

pubblicato da: admin - 23 Agosto, 2010 @ 6:18 pm

Ero certissima che Camilla avrebbe commentato la visione pessimistica della vecchiata da parte di Svevo (uomo!). E sono d’accordo con lei nel credere che noi donne viviamo molto meglio questo momento delicato, ricco, …”di vendemmia”?

E le altre visitatrici del blog che ne pensano? O sono tutte in vacanza?

Ma proprio nel libro che presento oggi, una lettura per me confortante, bella, dilettevole, la signora St.George, signora di mezza età ha un approccio meno drammatico  sia verso la vita che verso la vecchiaia incalzante. 

Non è certo un esempio di grandi vecchie come la Yourcenar, la Pivano, coccolata in un giorno di pioggia da Camilla.( MA PERCHE’, CARA CAMILLA, NON MI SCRIVI QUALCHE POST PERMETTONDOMI DI AVERE QUALCHE POMERIGGIO LIBERO? con questo pc sono veramente sull’orlo di una crisi di nervi. Ciò che normalmente posso scrivere in un’oretta, qui mi prende due o tre ore!!!)

Infatti i  pensieri della signora St. George ( Ricordate che ho anche il tasto della G mobile) sono presi soprattutto dalla  sue due figlie in età da marito e “trascorreva molte ore della sua giornata a catalogare e valutare mentalmente gli attributi delle signorine che affiancavano le sue figlie”.  Ne teme la rivalità. All’apparenza la signora St. George sembra superficiale ; spesso si sofferma sulla moda femminile “Che cosa, per esempio, poteva essere più grazioso ed appropriato per una signora di una gonna di alpaca nera, drappeggiata ad arte sopra una sottogonna di serge scarlatto…ecc.ecc.?”, ma non per questo non analizza con acume la sua vita. Sa che il marito la tradisce e la delude, ma lei riesce a reagire occupandosi dell’avvenire di Virina e Nan.

Siamo negli Stati Uniti di fine Ottocento, tra i nuovi ricchi che come “bucanieri” prenderanno d’assalto i tesori d’arte e la cultura dell’Europa, nella fattispecie dell’Inghilterra. E’ un vero arrembaggio, come quello lanciato della cinque giovani protagoniste principali, tra cui le figlie della signora St.George.

Anche in questo suo ultimo capolavoro Edith Wharton è impietosamente ironica verso le convenzioni, l’ipocrita perbenismo (Ricordate “L’età dell’innocenza?”). il cinico opportunismo. Ma questa volta abbiamo un happy end sentimentale.

E’ un ritratto d’epoca straordinario offertoci con una grande capacità narrativa.

Lo sto rileggendo con sommo piacere. Lo acquistai nel 1999 e lo lessi in  mansarda nel giugno dello stesso anno. E fra le pagine ho trovato una ricetta. Anche voi infilate nei vostri libri cartoline, biglietti, ritagli di giornale come se il libro fosse uno scrigno di ampio respiro e fermasse nel momento magico della lettura altre suggestioni collaterali.

Una ricetta di un’insalata fatta con i pertali di rose rosa. Oltre l’indivia belga, i gamberetti, fragole mature, limone, olio, sale, pepe rosa anche 50 petali di rose rosa. Non ricordo se la facemmo. Ricordo invece l’insalatina condita con i fiori azzurri di borragina. Mio marito ne fu così orgoglioso!

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11 commenti
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  1. Carissima Mirna, oggi voglio proprio commentare le tue ultime righe… Perchè stiamo imbiancando ( ahimè, non ho tempo di darti una mano nei posts questi giorni ma spero lo faccia la bravissima Camilla che leggo sempre volentieri) ed io ho dovuto svuotare la libreria… Che bello… Riscoprire libri che era qualche anno che non si muovevano da lì… E aprirli, spolverarli,l magari, come dici tu, trovarci cartoline o improvvisati segnalibro … E rileggersi le dediche ( se un libro mi viene regalato, di solito la richiedo, anche solo il nome e la data del regalo, meglio se una frase che mi ricordi il donatore…). Tra poco più di un mese sarà il mio compleanno e come sempre nella pole position dei regali ci saranno i nostri amati libri! Che bello…

  2. […] Prosegue Articolo Originale:  I BUCANIERI, di Edith Wharton | Un libro al giorno […]

  3. insomma, carissima Mirna, mi sembra di starti sempre ad assillare con le mie elucubrazioni, quasi girnaliere. Non resisto al richiamo libresco, ai vostri pensieri,a certe immagni di te che mi saltano in testa e mi fanno sorridere tanto spesso, a quel filo di malinconia profumata di fiori (e che malinconia è se non un qualcosa di gadevole , come un temporale quando si è al riparo) che esprimi, ogni tanto, con impareggiabile stile. Inoltre anche il mio pc sta passando un periodo difficile. Non fa mai quello che gli dico e mi devo adattare alle sue volontà. Questo discorso per scusare la mia pigrizia , ma ti manderò un post del giorno, prometto. Un’altra cosa a cui non resisto (ed è talmente strana, perchè io, Raffaella, non la conosco affatto) sono i postini , appunto, di Raffaella: Dopo quello sul s uo lavoro di insegnante mi sono presa una cotta per lei.
    Mi piacerebbe parlarvi di Muriel Sparck, la grande scrittrice ……..satanica. Se il pc ce la farà lo farò. Fino a quando rimani in vacanza?

  4. Molto soddisfatta che il blog stia diventando una finestra attraverso la quale affacciarsi e parlare di sè e della vita agganciandosi ai libri (questo era il suo scopo!) e conoscere così altre persone e Weltanshauung.
    Raffaella e Camilla…in attesa di presentarvi personalmente avete la possibilità di conoscervi a …pezzi, come le tessere di un mosaico. E sarebbe un peccato che io parlassi dell’una all’altra…un pizzico di mistero è una spezia profumata dell’esistenza…
    Non posso scrivervi una mail personale perchè questo diabolico Pc non mi connette più Alice mail…neppure con mia figlia riesco a comunicare con questo mezzo.,..devo tonare al vecchio…telefono!
    Grazie Camilla che hai intenzione di scriverci su Muriel Sparck e altri.
    Io dovrò attendere Stefania, che proprio ieri ha terminato alla Cornell la discussione tesi dottorato, per organizzare il mio ritorno con gatta appresso. Spero presto.

  5. E’ davvero bello questo blog che ci mette in contatto con persone davvero speciali ( come Camilla che spero di conoscere di persona, ps. grazie per le tue belle parole !…Enza che ho conosciuto…e altre che ahimè magari intervengono meno ma che seguono assiduamente).
    Resisti Mirna,la città è vicina… Ti pensiamo e non demordere!
    P.s. Di Muriel Spark ho letto The prime of Miss Brodie, tradotto come Gli anni fulgenti di Miss Brodie, ma in inglese e quando ero alle prime armi, quindi me lo ricordo poco. Satanica?.. Camilla ha stuzzicato la mia curiosità!

  6. Solo a proposito di ritrovamenti nei libri… qualche settimana fa mia mamma me ne ha prestato uno che a lei fu regalato nel 1972, e dentro ci ho trovato dei disegni coloratissimi fatti a pennarello da me e da mia cugina, risalenti quindi a più di 30 anni fa ma molto ben conservati (e molto molto belli!). Mi sono quasi commossa!

  7. Ciao carissima Mirna, questa mattina voglio proprio riscriverti. Ieri infatti, dopo aver raccontato tanto, tutto mi è volato fuori dalla finestra. Ero così arrabbiata….credevo di aver ormai la padronanza del pc…e invece è bastato sfiorare un tasto sbagliato e tutto è andato perso. Nulla che non possa riscrivere naturalmente, però i miei pensieri mattutini sono belli e semplici così, come nascono in quel momento e il giorno dopo magari sono diversi. Sciolti come neve al sole, lasciano lo spazio per quelli nuovi….
    Cosa si trova nei vecchi libri? Di tutto e mi ha fatto molto sorridere leggere di Valentina che ha ritrovato dei suoi disegni, oppure di te, cara Mirna, rileggere la ricetta di un’insalata mista così strana… A me è successo di ritrovare una mia lettera, pensati era del 1976 ed era praticamente un elenco di tutti i teatri dove andavo a cantare nel mese di aprile. Che emozione rileggerla. Rimasta per tanti anni protetta dalle pagine, è scivolata fuori quando ho cercato una vecchia canzone per coro maschile che ricordavo perfettamente essere dentro quel libretto. Quanti ricordi sono affiorati, ho pianto come una fontana e continuavo a stropicciarla tra le mani, per ritornare indietro negli anni. Meravigliosi e passati, ma vissuti con grande intensità…
    Un giorno ho ritrovato in un libro una cartolina che credevo persa e a cui tenevo molto. Ritrovatala, l’ho messa subito al sicuro insieme a tutte le altre ricevute negli anni.
    Un disegno? Anche quello ho trovato, fatto dal mio primo nipotino Cristian anni fa, per non parlare dei fiori secchi….la lavanda del mare, una vecchia ricetta del rosolio, un altro fiore di quel viaggio indimenticabile, quando i bambini non ne volevano sapere di visitare musei e preferivano le giostre….
    Vabbè, mi sono anche ricordata di una mia insalata mista che conteneva, oltre ai fiori di borrago officinale, anche quelli delle pratoline e un trito di foglie di menta. Ottima, molto profumata e bella da vedere, con queste umili margheritine senza odore, che sembravano ammiccare dentro le foglie verdi della misticanza. Per non parlare delle famosissime violette candite. Io non le ho mai fatte, però le ho assaggiate con enorme voluttà…di palato!!!
    Mia carissima Mirna, come vedi anche questa mattina mi sono lasciata trasportare dalle mie chiacchiere, ma è così bello condividerle.
    Salutami tantissimo Stefania e dalle da parte mia mille bacioni e congratulazioni per il suo dottorato. Spero di vederla un giorno, così mi racconterà. Spero poi che tu riesca presto a riconnetterti con Alice, è troppo bello e comodo poter dialogare così.
    Poi avrei tante altre cose da dirti, quelle sulla così chiamata terza età che avevo scritto ieri per esempio, ma ci saranno altre occasioni.
    Ora vado a darmi una mossa, oggi mi attende la cottura della marmellata. Tutto è pronto, la frutta, la bilancia, lo zucchero….basta cominciare.
    A presto e un forte abbraccio Cris.

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