DIARI E LETTERE di ARTHUR SCHNITZLER

pubblicato da: admin - 19 Luglio, 2010 @ 9:55 pm

graz 2010 009L’anno scorso ho letto appassionatamente “I diari” di Arthur Schnitzler, scritti che mi hanno dato un immenso piacere e arricchimento. Come già ho detto più volte la diaristica è un genere che adoro, soprattutto se a scrivere di sè sono gli artisti o persone particolarmente sensibili. Naturalmente ci sarebbe da parlare moltissimo della vita di Arthur Schnitzler, del suo pensiero, delle sue opere, ma senz’altro ci sarà occasione di farlo nei prossimi mesi. Freud lo ammirava moltissimo, gli scriveva che lo sentiva quasi il doppio di sè, tanto l’introspezione psicologica era acuta e sincera.

Scelgo questo libro oggi perchè sono appena tornata da Graz , da quell’Austria Felix che tanto ha dato al mondo dell’arte.

Austria  verde, ordinata anche oggi e Graz città particolarmente ridente e aperta alla modernità pur conservando tradizioni e monumenti antichissimi. Proprio nel 2003 fu capitale della Cultura Europea e in quell’occasine vennero costruiti sia la bizzarra Kunstshaus, una sorta di dirigibile  blu pieno di oblò e  una conchiglia galleggiante in mezzo al fiume Mur. Qui si trova un delizioso caffè avveniristico dove mi sono rinfrescata dalla calura di queste esate afosa.  Sono salita anche ad ammirare  la Torre dell’orologio, l’antica Uhr Turm, simbolo della città. Nel centro storico di Graz comunque sono visibili tantissimi stili architettonici, dal Medioevo al XXI secolo, tanto che l’Unesco nel 1999 l’ha innalzato a Patrimonio culturale dell’umanità.

Tutto questo mentre Stefania provava Shubert nel  bellissimo castello di Eggenberg immerso in  uno splendido parco pieno di pavoni.

Il concerto di Stefania, nell’ambito  di Styria Arte, è stato apprezzatissimo, così mentre tornavamo verso casa attraversando la verde Val Pusteria, io pensavo già a ciò che avrei scritto nel mio diario. Le bellezze della città, l’emozione della musica che mia figlia è riuscita a trasmettere, le ore passate nell’albergo fresco di aria condizionata, i pasti nei localini accoglienti, l’ansia e le nostre risate. Insomma la mia vita mescolata alla sua.

Ho ripensato anche ad alcune frasi di Schnitzler che avevo trascritto proprio sul mio diario e in cui in parte mi ritrovo. Scriveva di sè nel 1915:

“I miei difetti originari: impazienza, eccitabilità. Il mio bisogno di sincerità è totale, che al presente non posso soddisfare del tutto. Desiderio autobiografico. Non per vanità, ma piuttosto per un senso di solitudine…”

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  1. Aspetto con ansia, cara Camilla la scheda sul libro che hai citato e che parla proprio di musica tedesca. Un abbraccio.

    Un saluto caro anche al mio ex alunno Lucamaria che ha trovato parole d’elogio al mio “poetare” mentre eravamo in classe e cercavamo al di là della finestra gli elementi ispiratori…Il suo lusinghiero commento é dopo il post delle mie Poesie.

  2. Il libro di cui, se ne sarò all’altezza, cercherò di dare una idea è davvero un’opera immensa. Musicale è la struttura stessa del romanzo, un grandioso contrappunto in cui si racconta mirabilmente la vicenda della famiglia Strom, e si ripercorre una stagione della musica colta europea, la riscoperta della vocalità antica, l’approccio filologico ai grandi maestri prebarocchi, Perotin, Dufay, Ockeghem…e tanti altri. E in un grande romanzo epico la musica non è mero pretesto ma qualcosa vissuto e racontato dall’interno, è sostanza e non condimento della trama. Per altro una trama poderosa.Se trovi la copertina in internet il titolo del romanzo è “IL TEMPO DI UNA CANZONE” di Richard Powers -Mondadori 2006- A presto. Magnifico Schnitzler, tutto magnifico.

  3. Buongiorno Mirna!
    Tempo fa ho letto “Doppio Sogno” di Schnitzler, regalatomi, insieme ad altri libri, da un anziano professore. Mi ha impressionato la sua capacità di scandagliare l’animo afferrando l’ Indicibile- Inconscio tanto caro a Freud. L’ intima contraddizione quale via possibile per raggiungere la verità da quel momento in poi si fa certezza.
    Un abbraccio, Miki

  4. Da ” Doppio Sogno di Schnitzler” è stato liberamente ispirato uno degli ultimi lavori di Kubrick, Eyes Wide Shut con la coppia Cruise Kidman….
    Il film l’ho trovato molto particolare, ora mi incuriosisce il romanzo che consiglia Miki….
    Un abbraccio e bentornata da Graz. Complimenti anche a Stefy per le sue performances…