LA TIGRE BIANCA, di Aravind Adiga
pubblicato da: admin - 15 Luglio, 2010 @ 7:27 pm                           Visto l’accenno di Camilla proprio a questo libro, “La tigre bianca“, decido di presentarlo come post odierno. E ancora  grazie a Riccardo che mi ha rifornito di varie suggestioni di lettura in questo periodo molto faticoso per me. Io lo ringrazio e lo apprezzo. E’ un validissimo aiuto proprio perchè, come ho già detto, questo caldo mi stritola ed inoltre in questi giorni devo prepararmi a vari spostamenti, primo il viaggio a Graz per il concerto di Stefania, secondo l'”esodo” verso la mia casa in Liguria con gatta e annessi. Spero soltanto laggiù di avere un PC portatile con chiavetta per continuare questo mio lavoro quotidiano.
Prima di lasciare la “parola” a Riccardo voglio soffermami sull’animale tigre che a me piace moltissimo. Se dovessi scegliere che animale essere primo sceglierei il delfino, poi un gabbiano, infine una tigre. Imponente, bella, che si fa rispettare ed ama stare spesso per i fatti suoi. Ricordo che mia nonna bianca, per il mio caratterino audace e senza mezze misure (altro che l’attuale languore da damina ottocentesca!) mi chiamava (La Tigre del Bengala, “meza negra e meza zala”. (mezza nera e mezza gialla) .Naturalmente io mi offendevo a morte, ma ancor di più mi arrabbiavo quando mi doceva   “Sei la regina Taitù, ma Menelik non ti vuol più!”  Allora furibonda  “rispondevo” male e urlavo “Ma perchè non mi vuol più?”
Ho scherzato parlando un po’ di me perchè so che molte mie lettrici (che ancora non si decidono a scrivere commenti )  amano questi accenni alla vita privata e perchè lo scopo precipuo del mio blog è scrivere di ciò che una lettura ci regala in ricordi, riflessioni, concordanze. Non tanto una recensione dunque  (ce ne sono a bizzeffe in Internet) ma le varie “intermittenze del cuore” che un libro o soltanto una pagina, una “frase, un rigo appena” accendono nel nostro sentire, ci arricchiscono, modificano anche solo impercettibilmente il nostro  modo di vedere il mondo, così variegato, così’ grande, così ancora sconosciuto. Ben venga perciò un altro libro “lontano” che ci può far entrare nel pianeta India.
Grazie Riccardo.
ARAVIND ADIGAÂ / LA TIGRE BIANCAÂ /Einaudi, 2008Â
No, non è un emulo di Salgari, della sua Tigre di Mompracem che tanto lessi da ragazzino! No, si tratta di tutt’altro.
Ho già segnalato Maximum City (Bombay città degli eccessi) di Suketu Nehta, e mi è venuto naturale segnalare questo secondo “libro indianoâ€, questa volta un romanzo che potremo a buona ragione definire “storico attualeâ€.
Anche questa volta siamo di fronte ad un’opera prima di un autore nato a Madras nel 1974. Dopo aver soggiornato in Australia, Inghilterra e Stati uniti, attualmente vive a Mumbai (e ci risiamo, direte voi!). Con questo suo libro egli ci conduce dietro le quinte dell’India moderna, la “shining India†l’India brillante, quella della new economy e delle nuovissime tecnologie, della crescita economica vertiginosa, del consumismo sfrenato di pochi, descrivendo con durezza e sarcasmo i bui retroscena, materiali e morali, di tanto scintillio.
Nei vostri scaffali va allocato accanto a Maximun City.
Riccardo Lucatti
Â
Â
L’India mi affascina tantissimo, è un paese dalle mille contraddizioni, moderno ed antico, super-tecnologico ed arretrato allo stesso tempo… Un paese dove le bambine vengono uccise appena nate nei villaggi perchè non ci si può permettere la dote…Vorrei proprio andarci in India, chissà …
p.s . Sull’India oltre la Città della Gioia ho letto Il bambino con i petali in tasca di Anosh Irani… Stupendo…
I wish getting over a broken heart can be so easy as following a few steps.. but its not…
Catering is a uncommonly substantial division of the way a union works. It is vital to remmeber that a good
Hi there I like your post
After study just a few of the weblog posts on your website now, and I really like your means of blogging. I bookmarked it to my bookmark web site list and shall be checking back soon. Pls take a look at my website as effectively and let me know what you think.
Thanks for the info!
For instance, major music stores like iTunes are not available in Asia and US TV networks which let viewers see programmes on their website don’t make such programmes available to viewers outside the US. This is even if people are willing to pay to download or see the content.. Isn’t an online store or channel where content is legitimately distributed globally possible?. If the government is responsible for restricting distribution, which government are we talking about? The government in the country where the content is produced or the government in the country where the content is to be imported to?.
Please let me know if you’re looking for a author for your site. You have some really good articles and I believe I would be a good asset. If you ever want to take some of the load off, I’d absolutely love to write some content for your blog in exchange for a link back to mine. Please shoot me an e-mail if interested. Cheers! Also, please check out my blog http://hitachinv45ab.weebly.com/
I’m not sure why but this weblog is loading extremely slow for me. Is anyone else having this problem or is it a problem on my end? I’ll check back later on and see if the problem still exists.
Sir Winston Leonard Spenser Churchill~ Mr Attlee is a very modest man. Indeed he has a lot to be modest about.
Nice info 😉 Thx for you’r time… 😉