LA CASA AZZURRA, a Città del Messico
pubblicato da: admin - 6 Luglio, 2010 @ 6:21 pmFa troppo caldo. L’estate mi sta stritolando, ma grazie ad amici e soprattutto alla “famiglia di sostegno” Lucatti riesco a continuare giornalmente il mio blog. Con oggi sono arrivata al 169° post. Mi chiedo se la sfida iniziale di “un libro al giorno per riflettere sulla vita” posssa avere qualche interruzione estiva, sia per motivi tecnici, di spostamento, di visitatori in vacanza…ho deciso di sì. Io manterrò ugualmente il filo diretto fino al 365° post, poi si vedrà …
Intanto ringrazio Valentina dei bellissimi commenti su libri presentati tempo fa come per esempio “Di buona famiglia”, uno dei suoi preferiti. E grazie a Cinzia per il commento a “La porta” della Zsabò. Chi volesse  leggere le loro  righe deve tornare ai post in oggetto.
Chi non è già in vacanza e ha un po’ di tempo può presentare un libro così il blog estivo avrà una veste più articolata. Da parte mia cercherò di essere più breve e accennare con poche righe a quelli  che sto leggendo o che mi tornano alla  mente.
Col caldo mi sento dentro al colore del sole torrido, al desiderio dell’acqua azzurra, all’esigenza del vento verde. Colori lucenti, forti, abbaglianti. Come “La casa azzurra“, azul anil, blu opaco, dove la pittrice Frida Khalo vive nel 1937 e dove ospita Leon Trockij il leader della rivoluzione russa in esilio.
Meaghan Delahunt, scrittrice australiana, ci racconta pagine di storia attraversate dal ciclone Frida. ” Frida era un gorgo: ognuno vicino a lei voleva esser tirato dentro, bagnarsi e annegare”, queste le parole di un personaggio, spettatore della vita della pittrice messicana. Forse lo stesso Trockij rimane catturato da una creatura così appassionata la cui vita e opera artistica  sono  improntate, come lei stessa dice, a Amor y dolor.
Ma il punto focale del racconto è la morte di Trockij, una morte prevista, aspettata, inevitabile. Leggeremo della fedeltà della guardia del corpo, della tenerezza devota della moglie Natalja che a nulla serviranno contro l’assassinio orchestrato dall’astuto e terribile Stalin.
Nel momento della morte, quando Trockij rivede tutta la sua  vita , è molto probabile, ci racconta Meaghan Delahunt, che l’ultima immagine sia quella della conturbante, chiassosa e coloratissima Frida.
Frida Kahlo è una di quelle donne di cui non ti stancheresti mai di leggere… Come Lou Salomè del resto o la Woolf…
Credo che qualche pausa estiva ci possa stare carissima Mirna… Il caldo, l’afa, le vacanze… l’importante è che l’idea resti, un’idea strepitosa, di cui parlo a tutti perchè mi entusiasma… Molti non hanno il coraggio di intervenire ed è un proprio peccato… Invito tutti i lettori del blog a farlo almeno una volta…Non vergognatevi, tra lettori c’è un’alchimia speciale, è impossibile non capirsi…
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