IL FATTORE SCARPETTA, un giallo da brivido
pubblicato da: admin - 27 Giugno, 2010 @ 7:04 pmIn biblioteca ho trovato anche l’ultimo thriller di Patricia Cornwell. Potevo non prenderlo? Fra l’altro era appena arrivato, fragrante ed invitante. Ed oggi pomeriggio nella mia casa- forno è stato un fresco compagno di lettura. Intanto la vicenda inizia in dicembre a New York, poi gli avvenimenti misteriosi e  le analisi che l’anatomopatologa Kay Scarpetta conduce nell’Istituto di Medicina Legale  sono proprio raggelanti.
Come ho già scritto molte volte i gialli mi piacciono, mi intrigano, mi fanno evadere e riposare la mente. Si sospendono i grandi quesiti dell’esistenza e si entra in un microcosmo che, si spera, resti sempre lontano e straniero per noi. Mi piace sentire il lavorio “delle mie celluline grigie”, come dice Poirot, mentre cercano di capire dagli indizi come possono essere andate le cose. Soprattutto è bello ritrovare personaggi amici, come appunto Kay Scarpetta, questa dottoressa bravissima, di origine italiana, sempre un po’ triste (con il lavoro che fa tra cervelli in formalina e sezionamento salme !), suo marito, affascinante profiler, sua nipote Lucy super tecnologica che guida con nonchalance elicotteri e domina tutti i computer esistenti, e il rude poliziotto Marino, simpatico nel suo complesso di inferiorità intellettuale, ma di superiorità per quanto riguarda la virilità !
E’ ritrovare ambienti conosciuti,Londra, gli States, Â come quando leggo le indagini dell’Ispettore Linley o Diaghilesh (che piace tanto a Raffaella). Ormai Miss Marple, Poirot, Maigret, Ellery Queen , Nero Wolf fanno parte del passato…e chi si ricorda di Philo Vance? Beh, tutti questi detectives erano amatissimi da me e mia madre. Non solo leggevamo le loro storie, guardavamo i film TV, ma spesso ascoltavamo anche per radio i loro racconti. Sul comodino di mamma sempre una pila di libri gialli .
Patricia Cornwell ha vinto tantissimi premi per i suoi libri e non solo, è anche tra i fondatori dell’Istituo di scienze e medicina forense della Virginia. E’ una bella signora dai corti capelli biondi, gli occhi azzurri (Kay Scarpetta è naturalmente ispirata a se stessa) che ci sorride tranquilla e soddisfatta.
Naturalmente un giallo non si racconta.
 Il mio blog è un invito a LEGGERE , a RIFLETTERE, a  SCRIVERE,  a CONOSCERCI…
Credo però che l’estate stia mettendo un freno ai visitatori…meno male che ci sono Camilla, Enza , Raffaella e i Lucatti che lasciano commenti…E gli altri che leggono non vogliono provare ad aprire la porticina del blog e comunicare?
E’ così bello ascoltarci, come scrive Camilla “indagare con curiosità acuta, tutte le voci, tutti i segnali che vengono da ogni dove”… Aggiunge Enza che occorre fare attenzione proprio all’ASCOLTO, si parla troppo, ma non si ascolta veramente. Una persona recentemente ha detto “Ma io non sono curiosa”, in realtà è mancanza di interesse per l’altro. Infatti non fa mai domande!
Ma domani lascerò lo spazio al nostro velista Riccardo che …ci porterà in Indocina…
Adoro la Cornwell, e credo di averli letti tutti tranne l’ultimo… In realtà , se vogliamo farle una piccola critica , gli ultimi romanzi si assomigliano tutti un pò, ma il motivo è che lei segue un genere e trovare serial killer e morti ” originali” è un’impresa anche per Patricia che di libri ne ha scritti tantissimi… ( tra il resto una bella indagine sull’identità di Jack lo Squartatore).Nel primo romanzo ricordo Lucy , la nipote supertecnologica ,come una bimba piccola, molto attaccata alla zia Kay e trascurata dalla madre… Poi come non ricordare l’affascinante Benton che prima pare morto e poi ricompare…
W i gialli! Amici dell’estate che ci fanno trascorrere bei momenti di evasione…
Riallacciandomi a Raffaella e al suo “W i gialli” …W il blog di Mirna che invita alla lettura
la stimola, fornisce suggestioni e W il libro il cui significato forse non è ciò che è, ma ciò che siamo noi dopo averlo letto… e poi è’ così bello sentirlo, annusarlo, portarlo a letto.
So che sei un’esperta di gialli, conosci la Fred Vargas? Col suo Adamsberg, il suo Danglard, il grande e strano amore per la sua Camille? Vargas è una grande scrittrice di genere. ma con lei il genere è esclusivamente suo. O la si ama o non piace proprio. Ma se la si ama si diventa dipendenti. Mi sono letta Lady Anna, di Trollope, in questo fine settimana. Uno dei suoi romanzi giudiziari. Non giallo ma quasi. Oggi, a fahrenheit, sarà presente la grandiosa J.C. Oates e si parlerà di “sorella, mio unico amore”.Cercherò di ascoltare questa sacerdotessa della letteratura che così tanto, così tanto mi ha dato.
Certo, carissima Camilla, che conosco Fred Vargas e il suo vago e originale commissario Adamsberg. Ho letto tutti i libri della Vargas (sembra che ne scriva uno all’anno in 20 giorni, il tempo delle sue ferie), anche quelli che hanno come protagonisti i “Tre Evangelisti”. Sono divertenti, fuori dal comune e quasi sempre si svolgono a Parigi , città che adoro. Mi ero dimenticata di citarla.
Spero di avere tempo di ascoltare Fahrenheit oggi!
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