SENNO E SENSIBILITA', "l'un contro l'altro armati"
pubblicato da: admin - 15 Giugno, 2010 @ 5:46 pmMi piace continuare il discorso su amore, matrimonio, ragione e sentimento perchè credo che questi siano gli aspetti più importanti della vita, e non esclusivamente per le donne.
“Sense and sensibility” di Jane Austen iniziato a scrivere nel 1797, racconta come l’assennatezza abbia la sua rivincita sugli eccessi sentimentali. Siamo nel periodo dell’Illuminismo, del Neoclassicismo in opposizione al nascente Romanticismo.  Le due contrastanti visioni della vita sono  personificate nelle due sorelle: Elinor, equilibrata, di buon senso che segue sempre i dettami della ragione in ogni occasione della vita, l’altra, la palpitante Marianne che si abbandona agli impulsi del cuore.
Jane Austen sappiamo parteggia per Elinor, lei stessa è una saggia rappresentante del suo ceto sociale e del comportamento adeguato e senza eccessi. Il Romanticismo che va affermandosi è considerato dalla scrittrice con ironica condiscendenza. Anche per quanto riguarda il matrimonio, pur disprezzando quelli di convenienza, ci fa capire che è importante che ci siano basi concrete come una discreta rendita oltre naturalmente un intelligente e disciplinato rispetto delle regole.
Ma noi lettrici amiamo molto anche la passionale e romanticissima Marianne  che si ammala d’amore per il libertino Willoughby. Da ragazzina Marianne era la mia preferita, ora lo è Elinor. Ragione nell’età matura? Sensibilità estrema nella giovinezza?
Abbiamo letto che le giovani  ragazze de “Il meglio della vita” sono eccessivamente sentimentali. Marianne però  riacquista presto la “ragione” e si adeguerà al vivere tanquillo e convenzionale accettando di sposare il pacato e maturo maggiore.
Anche in questo romanzo l’evento principale della vita femminile è dunque il matrimonio, ma siamo alla fine del Settecento. Oggi, come scrive Enza, la donna non è più obbligata a sposarsi  per avere un ruolo sociale o la sicurezza economica, oggi  può credere maggiormente in se stessa, avere più autostima e scegliere il tipo di vita a lei più congeniale..
“Sense and sensibility“, meglio il titolo in inglese che la traduzione di questa edizione, prende un po’ in giro la moda romantica e l’entusiasmo per la bellezza pittoresca, di cui anche Keats fu portavoce .
Pur se la storia di Marianne sembra avere un finale di  rassegnato ripiego, la Austen non ci trasmette sentimenti melodrammatici a proposito, anzi tutto risulta imperniato di realismo antisentimentale. La sua scrittura delicata, precisa, il suo talento di acuta  osservatrice ci regalano la visione del suo mondo, un mondo saldo in cui il problema più significativo è quello di sintonizzare i vari rapporti con le persone intorno.
La prudente Elinor dice parlando del suo innamorato: ” Non voglio negare che lo apprezzo molto, che lo stimo profondamente, che mi è simpatico:”
“Stima” Simpatia” sbotta indignata Marianne ” Che cuore di ghiaccio hai, Elinor” Oh, ma peggio del ghiaccio! Ti vergogneresti di non averlo così. Se userai ancora parole come queste me ne andrò immediatamente”
Jane Austen ha un delizioso sense of humour. Marianne rapita dalla bellezza autunnale esclama “Oh, che rapimento ho provato a veder cadere le foglie secche! Che delizia vederle volteggiare intorno a me, spinte dal vento! Quali sentimenti mi hanno ispirato quelle foglie….”
Replica Elinor ” Non sono molti ad avere una passione come la tua per le foglie secche”
Confesso che in autunno al cadere delle foglie io mi comporto sempre da Marianne!
P.S.
Domani, in occasione dell’anniversario della morte di Mario Rigoni Stern, ospiterò nel blog un post che Luigi ha scritto per  rendere omaggio al grande scrittore .
Confesso che la Austen non è mai stata tra le mie autrici preferite anche le l’ho rivalutata con il tempo. A proposito di passioni e “quiete coniugale” ho appena finito di leggere lo stupendo Due della Nemirovsky.“Come avviene, nel matrimonio, il passaggio dall’amore all’amicizia? Quando si smette di tormentarsi a vicenda e si comincia finalmente a volersi bene?â€. Un libro da non perdere . E la Nemirosvky l’ho conosciuta grazie a te Mirna, ed al tuo bellissimo blog!
Amo Jane Austen, e questo è uno dei miei libri preferiti in assoluto. Vorrei essere come Elinor… perché ‘possedeva una forza d’animo e una perspicace intelligenza’, ‘aveva cuore eccellente, indole affettuosa e sentimenti vivi e profondi, ma sapeva dominarli’.
Confesso che nello scambio di mail e messaggi con una delle mie amiche più care io spesso mi firmo Elinor e lei Lizzie, e quando proprio vogliamo esagerare ci facciamo anche l’inchino…