MATEMATICI NEL SOLE, di Franco Stelzer

pubblicato da: admin - 18 Giugno, 2010 @ 5:47 pm

image_book[1]                           Camilla Pacher ce ne parla e ci consiglia di leggerlo

 

La scrittura di Stelzer è appassionante, c’è una ricerca lessicale minuziosa e poetica, quasi si potrebbe azzardare uno slittamento continuo dalla poesia alla prosa e viceversa.Ci sono parti degne di un vero e proprio prosimetro,il dialogo tra il vissuto reale e il vissuto immaginato irrompe continuamente nel magnifico racconto………”Ma a spiegargli chi lui fosse, ci aveva messo da sempre tutta se stessa! E in ben più di una occasione…….Quanto meno ogni volta che un airone era sceso planando su di loro. Ogni volta che, languida e accesa, s’era lasciata scivolare con lui lungo un canale. Ogni volta che aveva sfiorato col volto le fronde degli alberi della riva. Lasciato che un braccio affondasse nell’acqua, sollevando eccitate ninfee…Ogni volta che…../Ogni volta?/ Ogni volta…come minimo ogni volta/ […]

E ’possibile incantarsi di fronte a una che spalma il burro con la leggiadria di una violinista o rimanere impietriti di fronte all’asciuttezza lessicale e mimetica nella rappresentazione di un oncologo, dove, prima che esseri umani, si è numeri. I personaggi si caratterizzano per una specie di continuo rimescolamento di ruoli : l’animo di lui, Hus,sembrerebbe poetico, contemplativo( ma anche duro, talvolta) mentre quello di lei è sempre forte, sulle difensive, pronto all’attacco. Un poco scherzando, ma non troppo, Wif molla schiaffi facilmente, lui sembra goderne. Forse per questo l’adora di più.

Questo è un romanzo da avere tra i propri libri, alla portata di mano.Perché ci sono alcune pagine che avremo voglia di rileggere, di tanto in tanto. Ci si troverà a dire alla migliore amica o al proprio uomo, o solo a se stessi : – Ascolta qui- e si correrà a prendere il libro e ad aprirlo proprio lì e là dove abbiamo lasciato quel segnalibro, assieme ad altri ,(come capita di fare con i libri di poesia). Apro a caso uno dei tanti segnalibri che ormai raddoppiano la mole del mio “Matematici nel sole” è la pagina 258, Hus parla agli amici, durante una festa di …saluto : “………..ho avuto una vita felice, perché le mie giornate sono sempre cominciate con la colazione…Volevo dire…mi piace fare colazione con mia moglie. Lo dico perché…..c’è un modo in cui lei spalma la marmellata, una forza circospetta! Si una forza precisa e cauta…oh, non lo so. C’è tutto in quei piccoli gesti. Proprio tutto. Eleganza, trascuratezza. Misura. Distanza. Noncuranza. Incanto……”

 

 

Franco Stelzer (Trento 1956). Ha studiato filosofia a Bologna, laureandosi su Robert Walzer. E’ traduttore dal tedesco.Insegna lettere a Trento. Ha pubblicato.come narratore, per Einaudi Ano di volpi argentate(2000) e Il nuovo primo, solenne, stranissimo Natale senza di lei (2003). Matematici nel sole (2009) edito da Il Maestrale.

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6 commenti
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  1. Mi hai incuriosita Camilla, il libro sembra proprio bello ed oggi lo cercherò in libreria…
    Mi piacciono i libri che scandagliano i l’animo soprattutto nei rapporti tra uomo e donna…
    Grazie per il tuo post!

  2. Ogni volta che provo a “raccontare” questo ben strano e raro libro, nel senso che non è paragonabile a generi o scuole, ecc., mi trovo in difficoltà. Se lo leggerai, cara Raffaella, ti prego di dire, possibilmente su questo blog, le tue impressioni. Questo romanzo può essere commentato amche pagina per pagina. Pur essendo un vero romanzo, con una storia, un inizio e un finale, ecc. ha in sè, tuttavia, pagine che che vivono di vita propria. Una specie di antologia di come una vita può essere vissuta. Inizia con una piccola storia di calzini spaiati, proprio così: calzini spaiati.

  3. Ho conosciuto Franco Stelzer tanti anni fa in una scuola media. Mi colpì subito il suo modo di insegnamento ricco e originale e il fatto che facesse leggere ai ragazzi “Grandi speranze “di Dickens e non quei leggeri e insulsi libretti di narrativa che a volte circolano nelle scuole. Poi Stelzer divenne l’insegnante di filosofia di Stefania la quale lo ha “adorato” dal primo istante. Vi dirà lei perchè.

    Cara Camilla, grazie della tua efficace e bellissima presentazione. Cercherò senz’altro questo libro. Mi piace leggere di persone che osservano fino al midollo cose e persone. E’ attenzione. E’ amore.

  4. Già il titolo è intrigante di per sè ma forse è meglio non conoscere il suo significato prima della lettura…
    Franco Stelzer è una mente rara, una di quelle persone che leggono il mondo con la complessità del filosofo e la semplicità del poeta – difatti incarna l’unione dei due ai miei occhi.
    Il primo giorno di filosofia nella nostra terza Liceo Musicale si aprì una mattina con l’apparizione di un professore in giacca di velluto e cartella di cuoio, un grande maestro – grande in spirito e in corpo – che ci parlava della maieutica di Socrate e del “Simposio” di Platone. Non solo. Ci diceva, e non si stancava mai, “Siate umani!” – quando noi, stanchi adolescenti sprofondavamo nelle nostre nebbie mentali. Finito l’anno non eravamo cambiati ma una luce di passione e amore si era accesa nelle nostre menti. Molti di noi hanno studiato poi filosofia.

  5. Grazie Camilla per l’appassionata presentazione di questo libro, che sicuramente leggerò quanto prima. Mi incuriosisce persino il titolo!
    Non conosco questo autore ma, da quello che scrivi e anche per quello che dice Stefania, deve essere proprio impedibile.

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