GLI ANNI VELOCI, e la canzone della giovinezza
pubblicato da: admin - 2 Giugno, 2010 @ 6:15 pmPer rimanere in tema di canzoni che accompagnano la nostra giovinezza ho pensato di parlarvi del libro di Carmine Abate ( regalo di Raffaella) che appunto intride una  bella storia d’amore con le canzoni di Lucio Battisti, altro mio amato cantautore.
Siamo nella Calabria fine anni ’70, precisamente a Crotone e conosciamo due adolescenti che si avvicinano e si innamorano. Parlano dei loro sogni in riva al mare, circondati dai profumi del sud, assaporando appieno quel tempo che fugge però veloce. Tutti amano la musica leggera, fra i loro amici anche Rino Gaetano. Cantare e vivere, ogni canzone sembra accompagnare un accadimento o un moto del cuore. Nicola sogna di diventare un grande sportivo come Mennea, Anna vuole scrivere testi per Battisti.
 I due ragazzi si perdono nella corsa della vita . Si cercheranno nuovamente  quando il 9 settembre 1998  muore Lucio Battisti, o meglio sarà Nicola a voler rivedere Anna perchè vuole sapere se esiste ancora quel dolcissimo, lontano e prezioso sentimento. Nicola è ora un insegnante di ginnastica, Anna una paroliera di successo.
Tra passato, presente, lettere, testi poetici si intreccia questa storia d’amore e di crescita intensa, dal sapore d’estate e piena di sogni, i nostri sogni che talvolta vengono realizzati, altre volte si disperdono nel vento.
Carmine Abate, vincitore di numerosi premi,  è nato nel 1954 in Calabria, ha vissuto parecchi anni in Germania ed ora abita e insegna a Trento. E’ collega e amico di Raffaella…anzi, aspettiamo da lei qualche informazione in più.Â
La nostra giovinezza così leggera e profonda, così allegra e triste, così completa in nuce di ciò che saremo, passa veramente troppo in fretta e ce ne rendiamo conto dopo. Quando la si vive percepiamo talvolta momenti sospesi, eterni che racchiudono l’essenza della nostra completa esistenza. Siamo così golosi di emozioni che dobbiamo trovarle, berle, viverle anche con le emozioni degli altri, e le canzoni sono gli amici più intimi di quel nostro tempo.
 Insieme alle canzoni dei Beatles anche  “Mi ritorni in mente”, “Fiori rosa, fiori di pesco”, “Acqua azzurra, acqua chiara.” “Il mio canto libero”… hanno accompagnato i miei anni veloci…mi sembrano mie tanto si sono incarnate nelle mia memoria.
Mi riconosco abbastanza nei protagonisti di questo libro: si sta per compiersi una tappa fondamentale per me e per tutti gli adolescenti, ossia l’esame di maturità .
Proprio l’altro giorno discutevamo fra compagni di classe di quanto siano volati cinque anni assieme, e si notava in tutti una vena di nostalgia e tristezza. Cinque anni non si dimenticano facilmente, soprattutto ora che ci divideremo per seguire ognuno la sua via per fare qualcosa della nostra vita. Tutto quello che abbiamo fatto e trascorso insieme è passato, così, in un battibaleno, alla nostra memoria, destinato a non essere dimenticato. Sembra strano, ma a scuola si sente più dire “Non voglio andarmene” piuttosto che “Finalmente è finita”.
Il tempo, ahimè, scorre troppo velocemente: lo diceva anche Orazio, di cui si è parlato tempo fa, nella famosa Ode di Leuconoe, ossia del carpe diem (“Fugerit invida aetas”); o anche “Fugaces labuntur anni”.
Si sta per decidere della nostra vita, di ognuno di noi maturandi, ma aveva ragione Peter Pan nel fuggire sull’isola che non c’è, dove non si cresce mai…
Carmine…. Un bel tipo… Molto simpatico, un grande affabulatore… Devo assolutamente dirgli del post, spero che intervenga nel blog carissima Mirna…Un bravo insegnante , tra il resto…Ma purtroppo da settembre andrà in pensione!
Ho letto molto di lui. Forse il mio romanzo preferito è Il Mosaico del tempo grande ma anche l’ultima raccolta di racconti brevi ( che ti regalerò autografata appena ci vediamo, spero presto!) intitolata Vivere per addizione è molto bella…
Vorrei che intervenisse qui di persona, sarebbe bello. Io lo vedrò sabato, l’ultimo giorno di scuola, e per lui lo sarà davvero. Quando mi ha detto che sarebbe andato in pensione ( è pieno di impegni, presentazioni di libri in tutta Italia) ho notato un velo di tristezza… si chiude un capitolo importante…e anche se lui è molto conosciuto e superimpegnato, credo gli mancheranno i ragazzi…
Un bacione
P.S belle le tue avventure in giro per l’Europa. Perchè non lo scrivi tu un libro? Scrivi benissimo ed il materiale certo non ti manca. Carmine parte sempre da spunti biografici per le sue narrazioni…
Non ho mai letto un libro di Abate. Decine di volte ho visto suoi romanzi in libreria e, chissà perchè, non l’ho scelto. Anni fa’ , in libreria, era messo tra gli “scrittori trentini” e forse questo mi faceva passare oltre. E’ strano il mio modo di scegliere un libro. come in pasticceria, da golosa, ma “petiza”, scelgo sempre con la paura di essere delusa, penso che quel pasticcino lì sia , forse, pù buono di quello là ….a meno che non lo conosca già . In quel caso “catto su”, senza fondo. E pensare che l’anno scorso, scelsi un libro trentinissimo, per quanto riguarda lo scrittore, e fu uno dei migliori , certamente molto letterario, un romanzo importante insomma, del 2009. LO scrittore è Franco Stelzer, il libro si intitola “Matematici nel sole”: E’ una spece … di prosimetro: ogni capitolo inizia con una splendida poesia, e la narrazione è sospesa tra l’onirico e l’affabulazione. Fu una grandissima sorpresa!E penso che sia uno splendido, originalissimo romanzo. Perciò ora leggerò anche un libro di Abate (su questo scrittore ho trovato anche una bella recensione sula rivista PALP). Ciao cara Mirna, vorrei tanto incontrarti per bere un caffè assieme.P.S. Il libro di Stelzer provocò una vera battaglia tra il gruppo delle Benevole (il nome (!?!) del gruppo di lettura). Mezzo gruppo trovava il libro bellissimo mezzo “disdicevole” e anche peggio. poi tutto finì in festa con una visita del simpaticissimo autore.fu un pomeriggio memorabile.
Franco Stelzer e’ stato un mio professore di filosofia al Liceo e lo considero un grande pensatore. Non ho letto l’ultimo libro che mi procurero’ non appena tornero’ (grazie a Camilla per la notizia) ma ho letto i suoi precedenti “Ano di volpi argentate” e “il primo Natale senza di lei”, entrambi pubblicati da Einaudi. E’ sempre sull’orlo del “disdicevole” ma nel suo modo esplora segni e significati cercando dove normalmente ci impediamo di cercare, al di la’ di fasulle moralita’ o atteggiamenti borghesi. Forse mia mamma prendera’ in mano uno dei suoi libri e ce ne parlera’ in futuro (sono sul comodino in camera mia…). Abbate e’ naturalmente tutt’altro scrittore e mi piace come approccia le problematiche delle radici e del multiculturalismo. E’ una scrittura molto attuale in questo senso e spesso molto poetica. Anche in questo suo “Gli anni veloci” c’e’ molta freschezza e il ritratto di un’epoca, tratteggiato con sicurezza e forza evocativa.
Cara Stefania, sapesse quel “disdicevole” quanto ha fatto ….infastidire, scandalizzare persino, molte persone.
Matematici nel sole è un’opera molto più completa e “perfetta” dei precedenti romanzi di Stelzer. La scrittura è ricchissima, è uno di quei libri che si ascoltano, gli occhi non sembrano bastare. Come uno spartito, ha bisogno anche del suono, della voce . A parere mio, naturalmente. I due protagonisti principali Wif e Hus , moglie e marito, sono una coppia , a mio parere, originale in letteratura. Hus guarda la sua wif come il primo astronauta guardò la luna, come uno scienziato ammira una scoperta straordinaria. Insomm il pianeta wif è per Hus qualcosa da amare ma, e questo è il punto, qualcosa da studiare, da ammirare come un’ atopia sconosciuta e sbalorditiva. non mi era mai successo di leggere questo tipo di interesse per una moglie , una donna da parte di un uomo in letteratura. Anche Abelardo ama Eloisa ma , in fondo, nel solito modo.
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