Gelo e paste mignon
pubblicato da: Mirna - 16 Dicembre, 2022 @ 8:38 amInverno freddissimo ed anche anticipato. Ci voleva con questi tempi di guerra e di mancanza di combustibili? In Ucraina come faranno? Non si può non pensare a loro, come ieri empaticamente ha sottolineato Riccardo, mentre ascoltavamo (intirizziti) il bel concerto di Cristina Endrizzi , Giovanna e Luciano.
Canti di Natale, operette e la certezza di tornare più rallegrati in una casa abbastanza calda con un pasto abbondante. Ci riteniamo ovviamente fortunati, siamo liberi e non come in Iran dove succedono fatti del più becero medioevo.
Ciononstante la nostra vita è cambiata un po’ in peggio, complice anche la pandemia che per due anni ci ha tenuti distanti.
Benvengano dunque questi incontri musicali di Cristina e i nostri LibrIncontri che teniamo stretti come qualcosa di prezioso e, ahimè, non sicuri come un tempo.
Perchè questo mutamento dei tempi, questo sgretolarsi dell’età – forse – dell’oro, per noi agés, va di pari passo con il cambiamento fisico e psicologico del nostro Essere.
Ancor più faticoso, dunque, tenerci insieme, ma categorico farlo!
Le nostra risate, le nostre commedie, i sorrisi e le risa, i libri e le idee condivise dovranno essere il sale e lo zucchero del futuro.
Dobbiamo ritrovarci spesso e allietarci con ciò che la Vita- dono, può offrire. Forse in formato mignon?
Ma le pastine piccole non son altrettanto buone e farcite di dolcezze e sorprese?
Coninuiamo a vederci, a raccontarci del nosgtro andare avanti, delle nostre letture.
Ci rivedremo al bar di via Galilei soltanto il 21 dicembre per sentirci ancora vivi e propositi nella breve giornata del solstizio d’inverno.
I libri letti e consigliati sono stati tanti. Tutti concordi sulla bellezza del romanzo di Roman Gary “La vita davanti a sè“e sul compito di leggerne un altro dello stesso autore “La promessa dell’alba“
Intanto io entro ed esco dalla Biblioteca fornitissima e trovo spesso delle chicche , come questo romanzo breve di Rebecca West
“Il ritorno del soldato“.
Dopo la prima guerra mondiale un soldato torna a casa con quindici anni di memoria cancellati. Non riconosce la moglie Kitty ma pensa e spasima per il suo primo amore ormai sposata e diversa. Scrittura chiara, scorrevole, poetica. Un piacere per l’animo.
“Ammaliante…probabilmente il suo romanzo migliore” scrive The Sunday Times
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