LA CARTELLA
pubblicato da: Mirna - 7 Marzo, 2022 @ 9:26 amdi Ferruccio Danieli
Una bella e intensa autobiografia che l’autore ha scritto per il nipotino partendo da un oggetto simbolo della propria vita di studio, lavoro e valori consolidati.
Tutto racchiuso in una cartella ricevuta all’inizio delle scuole medie e che l’accompagnerà fino ad oggi.
Una cartella solida di cuoio chiusa con fibbie e cintura, ma che si apre per far entrare esperienze, desideri, speranze.
Il perimetro delimitato serve per conservare tutto ciò che nella propria vita è accaduto, ma l’apertura è per poter cercare la libertà.
Mi ha molto colpito il momento in cui durante un viaggio in Mongolia Ferruccio Danieli si è sdraiato sul prato deserto per catturare il battito del cosmo infinito. Scrive
“ Sono al centro dell’infinito, dell’orizzonte che ti fa guardare anche oltre quello che vedi, che ti prende l’anima e ti porta in una dimensione che non è più tua, dei tuoi pensieri, del tuo subconscio, ma è, forse la tua insaziabile curiosità, nell’andare, scoprire e conoscere”
E nella sua vita fino ad oggi l’autore ne ha fatte di esperienze come tanti “ragazzi” nati nel 1944.
La povertà della fine della guerra, la difficoltà di vivere in Alto Adige ( il mio bellissimo luogo natìo) dove però essere italiani non suscitava molte simpatie da chi si era sentito conquistato.
Una carrellata di ricordi che mette in scena per il nipotino Elia Cesare e per noi lettori, nonni e nonne forti, genitori attenti e giusti, personaggi speciali, avvenimenti e viaggi.
Un mondo di bambini, maschietti, che giocavano con le biglie, che facevano marachelle, che cercavano di divertirsi con il poco che c’era.
E’ difficile vivere in Alto Adige nel periodo di italianizzazione e questo ci viene raccontato e spiegato dall’autore che ricorda (come ricordo anch’io in vacanza a Merano) il periodo dell’irredentismo dinamitardo del 1961.
C’è quindi nel suo racconto anche la nostra storia. Ciò che avveniva: dal boom economico, all’Autostrada del Sole, dalle canzoni dell’epoca alle nostre abitudini di “bravi ragazzi” nel complesso.
Sebbene Ferruccio Danieli si sia fatto espellere dal collegio! Divertente sapere il perchè.
Intanto il nostro autore studia per diventare geometra. E vivrà con passione il suo lavoro.
Interessante leggere dei cantieri per i quali ha lavorato, dei suoi progetti, di tutto ciò che è riuscito a conquistare.
Perchè possiamo dire che per lui ci sono state e continuano ad esserci molte soddisfazioni ; ha scritto trattati, tenuto seminari ed ora questo suo racconto che giunge come un desiderio di passare il testimone e sdraiarsi metaforicamente ancora sul prato mongolo sotto il cielo stellato e farsi domande.
Ed avere un dialogo con chi ci sta intorno, la Natura, gli altri, se stesso.
Fuggire dal silenzio sterile.
Sappiamo che anche il Cosmo ha la sua voce, la sua musica.
Persona poliedrica, ricca e colorata Ferruccio Danieli, dalle mille esperienze,dai mille pensieri, dal grande desiderio di raccontare pezzi di vita della nostra società come era appena “ieri”.
”Ragazzo” dalla voglia matta di non perdere i ricordi, le persone del passato, i sentimenti, le sensazioni, le sofferenze ed i sorrisi, e proprio per questo da “racchiudere” come un vero geometra, nello spazio limitato della sua cartella compagna di vita.
Sebbene io come oggetto simbolo sceglierei per lui una bella Harley Davidson.