SETTEMBRE A BORZONASCA

pubblicato da: Mirna - 2 Settembre, 2021 @ 10:29 am

Incredibile riprendere le Cronache di Borzonasca ora che sto per andarmene. Ma prima non ero collegata.

Quindi raccontare di tre mesi liguri, di lettura indefessa, di avventure di Mimilla sarà arduo.

Iniziamo dalla focaccia ligure che ci ha accompagnato quasi ogni mattina, intinta nel caffè sulla spiaggia o sul lungomare, assaporata lungo i portici di Chiavari o sulla mia terrazza.Unta, saporita, goduriosa. Soltanto costì questo immenso piacere.

Il mare di CAVI sempre riconcilia con la vita. Chiaro, azzurro, talvolta verde, turchese, calmo o mosso. Spiaggia di ciottoli che mi fanno imprecare, è difficoltoso risalire se c’è il dislivello, ma io spesso sono stata “raccattata” dai mei bagnini personali: Stefy e mio fratello. Anzi un giorno sono stata salvata da probabuile annegamento (?): due onde minacciose mi hanno travolta e incappellata e se non fosse stato per Stefy avrei bevuto tutto il mare. In spiaggia siamo sempre sereni. Ridiamo, passegggiamo obliqui sui ciottoli, poi ci rifocilliamo al bar dagli ombrelloni dalla frange azzurre. Focaccia, caffè, la vista su Portofino e Sestri Levante. Però noi chiamiamo questo punto Cap d’Antibes.

Boschi e passeggiate appenniniche. Sappiamo che da Borzonasca possiamno ragiungere in 30 minuti sia la costa che il monte.

Santo Stefano con Grazia e Stefy ci è piaciuta moltissimo. Ci ritorneremo per raccogliere erica. Erica stupenda anche verso la Malga Zanoni, domenica scorsa, e non solo, elicrisio, felci, profumi e colori sia di brughiera alla Emily Dickinson che di mediterraneo. Un incanto, e in fondo il mare celestino.

Un altro bosco magico pieno di luci acqua e rumori gorgoglianti di ruscelli quello verso la dimenticata e semidistrutta chiesa di Licciorno. Momenti intensi che si dovevano bilanciare con pranzi agritur: ravioli di tutti i tipi, salumi,carni, specialità, dolci, ecc.

Caroso, Caregli, Sestri, Lavagna altre passeggiate. Di bosco e di Riviera.

E poi la mia casa, i miei giardinetti pensili riordinati con fatica e piacere da Stefy.

Mimilla nonostante l’artrosi curata talvolta con goccine ci sta sempre bene, è meno impavida delle altre estati, ma riesce a far fuggire i gatti che si avvicinano al nostro territorio. L’aria buona, le farfalle, il serpentello che ci ha portato un giorno, tutto la distrae e la fa felice.Tranne il giorno e la notte trascorsi lontano da me.

Dov’è Mimilla? per un pomrirggio e una notte intera non la trovavo. Disperata. E’ vecchia, grassa e artrosica. La mattina successiva la vicina la vede in un giardino diverso , prigioniera. Non riesce più ad uscire nonostante io provassi a sollevare la rete metallica. E’ grossa e spaventata. (Chissà come ha fatto ad entrare?) In quella casa non c’è nessuno. Studio la situazione: con coperta spessa e una seggiola scavalco la rete , la prendo la “butto” fuori e lei va verso casa. Ed io ora? Sulla sedia metto un vaso capovolto e riscavalco. Tutto il paese ammira la mia impresa da Indiana Jones. Io non so come ho fatto. Potenza dell’amore.

E quanti libri letti, mentre aspettavo Stefania che tornasse da Stoccarda e poi dall’Ungheria. Ma c’è una bellissima novità per me: c’è la Biblioteca! Apre soltanto due ore il sababto, ma mi ci fiondo.

Ho scoperto una scrittrice chiavarese che scrive gialli ambientati proprio qui in zona con un sense of humour che mi piace. Si chiama Valeria Corciolani.

Divorare il cielo di Paolo Giordano, un bel romanzo impegnativo che tratta di ecologia. Ambientato nel Salento parla di adolescenza, di ideali, di amore.

Dimmi che non può finire di Simona Sparano, storia deliziosa agrodolce di una ragazza che teme la fine delle cose belle. Si appassiona ai numeri come talismani per capire la vita. Abbandona amori, lavoro perchè non può sopportare che fniscano come la lieta vita che aveva vissuto un tempo con il padre ora scomparso. Ma qualcosa e qualcuno la aiuteranno. Da leggere.

Mai stati così felici di Claire Lombardo, storia di David e Marilyn, del loro grande amore, della loro tre figlie avute in succesaione, poi a distanza la quarta. Quindi una storia familiare avvincente che ti fa compagnia e ti fa riflettere.

Tre piani di Eshkol Nevo, si svolge e Tel Aviv e vengono raccontate le storie degli abitanti dei tre piani di un caseggiato. Il regista Nanni Moretti ne ha tratto un film

e tanto altro ancora.

Se qualcuno mi legge ancora, buo inizio settembre

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1 commento
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  1. Mi ricordo bene la spiaggia di ciottoli, ci sono alcuni ciottoli qui, sulla scrivania mia a casa. Mi dispiace udire dell’artrite di Mimiila, e la sua avventura. Ciò nondimeno è un piacere di ritornare qui al blog, e vedere nelle parole tue le vedute di Borzonasca e Chiavari.