BIBLIOTECA, mon amour

pubblicato da: Mirna - 3 Maggio, 2021 @ 4:40 pm

E con la Zona Gialla la Biblioteca ha riaperto i battenti. Mi sentivo persa senza tanti libri accanto a me in questo periodo del lockdown della cultura. Qualcuno lo comperavo, alcuni li prendevo in prestito dalle amiche, ma mi mancava il “sacrario” del libro. La Biblioteca di Trento è bella, ampia, luminosa con bibliotecarie amiche e sorridenti per cui per me è come andare in una SPA.

Mi sento leggera, effervescente e quasi saltello da un tavolo all’altro: saggistica, narrativa, gialli, romanzi rosa, ecc.ecc.

Se non il primo utente, sarò stata la seconda: libri nuovi appena arrivati che aspettavano lettori e lettrici in crisi di astinenza.

Insomma ne ho presi 11, undici!, perchè di più non riuscivo a portarne. Li ho messi sul tavolo del soggiorno e per tutto il giorno li ho mirati e rimirati.Poi oggi, finalmente, finiti i precedenti, mi sono avvicinata al più voluminoso e penso anche il più “tosto”

Ho fatto la spia” di Joyce Carol Oates.

Ho letto tutti i suoi romanzi e conosco la sua profondità e il suo stile chiaro e impeccabile.

Anche questa storia ti cattura e ti compenetra: si svolge sempre nella zona del South Niagara tra conflitti razziali e vite difficili da sopportare .

La protagonista narrante ci porta ai suoi dodici anni quando si sente ancora amata nella sua turbolenta famiglia irlandese. E’ la più piccola di sette fratelli e spera di essere ancora la preferita del padre . La vezzeggia talvolta chiamandola Vi’let Rue.

La madre è infelice, stanca e anaffettiva, però sempre madre chioccia per i suoi figli.

Quando un ragazzino di colore viene trovato ucciso a bastonate nessuno vuol pensare siano stati dei ragazzi bianchi a compiere il misfatto . “C’è un razzismo verso i bianchi” mormorano i più. Ma Violet ha visto qualcosa la sera dell’omicidio. Ha visto rientrare i due fratelli maggiori con una mazza da baseball che hanno lavato e poi nascosta appena fuori dal loro terreno.

Lei intuisce e teme, tanto più che i fratelli l’hanno vista in cucina quella notte. Uno dei due la farà cadere dalle scale.

Dovrà parlarne con qualcuno e lo farà. I ragazzi vengono arrestati e lei verrà esiliata dalla famiglia perchè è una spia. Un topo. Comincerà così il suo esilio, la sua vita come un topo.

My life as a rat, questo è il titolo originale che sicuramente avrà un particolare significato idiomatico in inglese.

Per aver detto una verità sconvolgente è andata contro la famiglia quindi verrà punita e bandita. La sua adolescenza sarò difficile e tormentata con l’assurdo desiderio di essere riaccolta e ri-amata.

La Oates ci fa sentire e partecipare a queste sofferenza e sensazioni kafkiane con una tale maestria che vorresti leggere tutto il libro in un fiato.

Ma ogni tanto devo fermarmi…e semmai tuffarmi in un altro romanzo molto molto più leggero, ma non per questo meno bello e ben scritto

LA MODISTA di Andrea Vitali.

Una ventata d’aria fresca e di sorrisi e risatine. Troppo bello l’ambiente del lago, dei personaggi dai nomi buffi,come la guardia giurata Bicicli che gira in bicicletta o lo scialbo giornalista Pochezza. Riuscirà il vanesio commissario Accadi a conquistare la bella modista tutta polpe e rotondità ben distribuite? Una divertentissimna commedia all’italiana che consiglio di leggere.

E visto che ci sono leggete Lorenzo Marone. Ve l’ho già indicato. Lo scrittore è un ipocondraico serio. Sofferente. Ma ce lo racconta in maniera spiritosa in Inventario di un cuore in allarme.

Pensa di soffrire di tutte le fobie del mondo, tranne due .

Cercatelo.

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