I consigli di Maria Grazia

pubblicato da: Mirna - 29 Dicembre, 2020 @ 7:46 am

“ La vita non e’ che un’ombra in cammino ”cosi” il Macbeth shakespeariano ha ispirato i miei pensieri a conclusione di un annus horribilis da cui molti ce ne separeremo tra qualche giorno senza rimpianti…
Ho immaginato ombre susseguirsi in una nube incrostata dal tempo che inesorabilmente modella le nostre vite trasformando sovente in abitudini anche le nostre piu’intime speranze…
Proprio su questa tonalità mi si è presentato il libro scritto nel 1932 dall’ungherese L. Perutz, La neve di S. Pietro e il libro del madrileno J. Marias, Berta Isla.
Friedrich Amberg, protagonista de “La neve di S. Pietro”si sveglia in un letto di ospedale incapace di discernere tra passato e futuro. L’incontro con il barone von Malchin e il progetto di somministrare una droga chiamata “neve di S. Pietro”per riportare gli uomini al vaticinio della fede par salvifica, come evidenzia l’autore al termine del romanzo “ la neve iniziava a sciogliersi, fra le nuvole era spuntato il sole, l’acqua gocciolava dai tetti, l’aria era mite e sembrava che la primavera volesse arrivare quel giorno”.
Il protagonista ci fa vivere con il barone von Malchin una avvolgente dimensione onirica in un visionario progetto in grado di stravolgere ma salvare il mondo. “Cio’ che si possiede in sogno, nessun nemico al mondo può sottrarlo. Soltanto il risveglio avrebbe questo potere ma chi sarebbe mai così crudele da ridestare qualcuno dal suo sogno?” chiede Friedrich Amberg.
Un assolo di due anime in ombra che unisce liberta’ a sofferenza in un microcosmo particolare quello delineato da Marias in Berta Isla: il mondo dei Servizi Segreti a cui appartiene Tom ove un Dirigente spiega “ Siam qualcuno e non siam nessuno, ci siamo ma non esistiamo, esistiamo però non ci siamo, accadiamo semplicemente”. Due anime, Tom e Berta vivono nell’assenza e nell’attesa in quanto come si legge in conclusione del libro “ Questo è cio’ che avviene alle vite che, come la mia e come la sua, in realtà come tante e tante, stanno solo in attesa”.
Due letture avvolgenti che inducono a pensare alla riflessione di C. Chaplin “ Canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi”

Consiglio anch’io vivamente BERTA ISLA, un romanzo avvincente, intenso e ben strutturato. La mia precedente recensione:

Un romanzo ampio, ben congegnato e ben strutturato. La storia d’ amore fra Berta e Tòmas destinati da sempre a vivere insieme. Belli , giovani , e attraenti. Simili ma non simbiotici.

Il destino bloccherà il loro progetto di vita serena con bambini.

Tomàs è risucchiato nel mondo dello spionaggio a difesa del Regno. Adattissimo, lui metà spagnolo e metà inglese, ottimo conoscitore di lingue e dialetti a ricoprire quel ruolo.

Intrigante ed avvincente, ma intellettuale ed analitico questo romanzo si legge con attenzione e passione. Oltre all’intreccio delle vite di Tòmas e Isla costretti a non vederi per molti anni c’è lo sguardo sulla vita di ognuno di  noi, su chi siamo il tutto  suffragato dalle riflessioni dei grandi autori Shakespeare in primis, poi Eliot e tanti altri.

Berta Isla sa che Tòmas è meno introspettivo di lei, sempre stato restio a un’autoanalisi profonda e forse per questo così abile a trasformarsi in uno, nessuno, centomila. Lo sente diventare estraneo in questa lunga assenza come Ulisse che per appagare le sue avventure dimentica la sua Penelope e il figlio.

Ma lo stesso Tòmas che sente di esistere e non esistere, di agire e non agire si sente schiacciato dalle vite parallele che conduce<. quella che è costretto a fare e quella che sarebbe dovuta essre nei suoi progetti.

E’ un romanzo pluripremiato, un gran romanzo.

Da leggere.

E poi cercare le recensioni di Claudio Magris e altri scrittori che l’hanno apprezzato. Ma prima leggetelo voi per farvi la vostra opinione, come faccio sempre io.

Javier Maraìs è nato a Madrid nel 1951. Autore di numerosi romanzi di successo

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1 commento
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  1. Ogni giorno è un miracolo, viviamolo come tale.