IX GIORNO DI CLAUSURA
pubblicato da: Mirna - 20 Marzo, 2020 @ 9:56 amSono nove giorni ragazzi che ce ne stiamo a casa, salvo qualche veloce uscita per la spesa o il giornale.
Siamo tutti uniti, restiamo a casa perchè il nemico è subdolo e invisibile e può colpire tutti soprattutto noi che gli –anta li abbiamo superati da un pezzo.
Siamo bravi, ligi, di buon senso, ma questa beffarda primavera anticipata ti rimescola e ti fa sentire prigionero/a.
La passeggiata lungo il fiume, al lago, il caffè in piazza sotto il sole con le amiche, gli incontri letterari e cultural-mondani – piccoli piaceri del recente passato – stanno trasformandosi in reliquie dorate. Davamo tutto per scontato invece quanta ricchezza avevamo senza esserne del tutto consapevoli.
Certo , ci diciamo, la ritroveremo, ma quando? e forse qualcosa sarà cambiato e tutto verrà rimescolato.
Forse dovevamo veramente fermarci un po’. Quella frenesia un po’ innaturale ci stava facendo girare troppo in fretta.
Stamattina alle 9.00 sono uscita per comperare frutta e verdura e un quotidiano, ma ho passeggiato cautamente con mascherina e guanti di lattice un po’ intorno al mio rione…come da disposizioni.
Il tabaccaio ha parlato un po’ con me all’aperto e ho notato che l’altro interlocutore era un passero che – lui dice – entra in negozio a mangiare qualche briciola di brioche.
E’ amareggiato,” chissà se diffondo il virus o chissà se me lo trasmettono“. Viviamo, così alla mercè, di questo cambiamento grave ed epocale del nostro ecosistema. Le nostre cellule si sono avvelenate?
Stamani giro un po’…che cosa darei per un caffè al bar, ma i miei preferiti, come La Vie en rose, sono tristemente vuoti. Strade deserte sotto il sole ignaro.
Torno a CASA, at home, dove fortunatamente ho la diletta figlia e la tenera Mimilla.
HOME, il nostro rifugio, il nostro intimo che si rivela in essa, nei suoi colori, nei mobili, nelle suppellettili, nell’atmosfera.
Home dove vive presente mio marito che avrebbe affrontato con la sua sicurezza morbida questo momento perchè per lui home era il suo mondo.
E così deve essere per tutti noi: qui troviamo i ricordi, il percorso, i traguardi, le malattie e le guarigioni, i nostri respiri, la nostra essenza lanciata come macchie di colore intorno.La nostra casa rispecchia noi stessi.
Ci stiamo bene…portiamo pazienza ancora .
RESTIAMO A CASA