NOVEMBER SWEET NOVEMBER

Certamente questo novembre 2019 non è dolce per noi.  E’ disastroso. Pioggia battente ovunque. Venezia, Matera e tanti altri luoghi in ginocchio. Freddo e grigio.

E dentro di noi? Rassegnazione e adattamento. This is life.

Non vivremo in eterno, gli agées come me, sanno che ogni giorno è prezioso. Da vivere dunque.

Si può uscire anche sotto il diluvio per incontrare alcune amiche e berci un caffè e poi… a casa.

Home sweet home. Calda e colorata.

Con un gatto nero.

Oggi 17 novembre è la Festa del gatto nero.

Per sfatare pregiudizi stregoneschi.

Dolcezze dell’amore di un esserino che dipende totalmente da me ormai.

Ma non solo lei. Ora c’è Annibale, che a dispetto della vicina anti-piccione, viene ogni mattina davanti alla mia finestra.

Che devo fare secondo voi? Mi guarda e “dice” che ha fame e freddo.

Gli dò un po’ di muesli.

Poi cerco di “colorare” questa bigia giornata.

So che leggerò, ma i grandi lettori spesso sentono il  bisogno di scrivere. E allora apro il blog… ormai il mio diario cartaceo – anni e anni di riempimento di quaderni –   che si è spostato nel PC.

Mi hanno fatto piacere i commenti delle amiche che stanno “crescendo” insieme a me.

Invecchiare è un’avventura per spiriti forti!

Penso a mia nonna Bianca, grande maitre à penser per me, mia mamma, mia figlia.

Una “golosa” di vita, una temeraria, una che cantava sempre.

Classe 1882, come Virgina Woolf.

Ma ceto soaciale e luogo diversi. Da poverissima, ma felice, adorata dai ragazzi sposa un benestante cittadino di Carpi, il famoso -allora – umon, alto più di 1.90 (lei poco pìù di 1.55 cm). Dalla miseria ai soggiorni a Salsomaggiore con l’Isotta Fraschini.

Sempre cantando fa quattro figli, ma rimane vedova e si lascia imbrogliare dai dipendenti.

Di nuovo povera. Ma sempre felice.

So, a proposito di piccioni che anche lei li ” amava” molto.

Dava loro le briciole…ma in tempo di guerra…sembra –  secondo la leggenda familiare – che a un certo punto li prendesse  dolcemente per il collo torcendoglielo …e voilà  pronto un pranzetto .

Diceva spesso che la ricchezza di un individuo sta nel proprio carattere, in ciò che è .

Di lei ricordo soprattutto sorrisi, risate, canzoni.

Anche la mia bella e giovane mamma bionda cantava come lei insegnandomi il gusto per ogni minimo piacevole accadimento: una giornata di sole, una passeggiata, un giro in bicicletta con amiche, un buon piatto.

Devo a loro il mio sense of humour, il non cedere del tutto davanti ai dolori, l’ottimismo di Rossella O’Hara che diceva che domani è un altro giorno e che ci può portare arcobaleni e belle notizie.

Perchè no?

Anche alla nostra età, forse ancor di più.