DESTINAZIONE AMERICA di Gary Shteyngart, ed.Guanda
pubblicato da: Mirna - 22 Ottobre, 2019 @ 8:37 amSi sa che l’America nel nostro collettivo immaginario è la terra vasta in cui tutti possono raggiungere i propri sogni. E’ progresso, ricchezza, benessere. C’è sempre un far west da conquistare.
Terra di mobilità, di viaggi.
Accade talvolta che chi ha raggiunto il top del successo occidentale ossia denaro, stratus symbols, prestigio debba intraprendere un altro viaggio …a ritroso. Ritornare su di sè, viaggiare per riconquistare la conoscenza di sè.
E’ ciò che accade a Barry Cohen, manager di un fondo speculativo, un ricchissino e avido hedge fund, con una moglie bellissima e altrettanto avida di lusso.
Accade che una sua speculazione senza scrupoli lo metta in difficoltà – ma si salverà come i Trump del momento – ma soprattutto è la diagnosi di autismo che viene fatta sul figlioletto Shiva che lo destabilizza.
Non è possibile che suo figlio non sia perfetto come la collezione dei suoi costosissimi orologi. Tutta la sua impalcatura sembra crollare.
Dopo un litigio con la bellissima moglie indiana, sembra non rimanere altro che la fuga, il rifiuto di ciò che è, che è stato.
L’America offre anche questo, si può cambiare pelle.
La si percorre in lungo e in largo per diventare un altro da sè.
Sembra impossibile in quell’estate 2o16 che Trump sia vicino alla Presidenza di un America più che mai divisa e scontenta.
Ma in America si può cambiare vita da un momento all’altro: Barry si spoglia dei suoi simboli materiali: carte di credito, iphone per intraprendere il viaggio alla ricerca del suo io perduto. I suoi miti letterari come Hemingway, la sua indimenticata fidanzata idealista del college sono un conforto a ciò che sta implodendo nella sua vita.
Ma non si stacca dai suoi orologi perchè essi gli danno serentità e consapevolezza di un tempo atemporale che risulta indifferente – ma certo – all’esistenza umana.
Attraversiamo dunque gli States con i mitici Greyhounds: dalla ricchssima Manhattan ai quartieri più disastrati di Baltimora per giungere fino alla rovente frontiera messicana.
Una piccola odissea di fuga in cui gli incontri saranno determinanti per cambiare la Weltanshaung di uno squalo di Wall Street…che comunque, come ci insegna l’atttualità, cade sempre in piedi!!!!
Gary Shteyngart ci dà un affresco a tutto tondo di una società variegata e abbastanza inclusiva di etnie diverse, ma soggiogata dai falsi valori del materialismo.
Una storia triste ed ilare.“Leggero, tagliente, sfrontato e malinconico”
Da leggere.