CRONACHE DI BORZONASCA , ESTATE 2019
pubblicato da: Mirna - 31 Luglio, 2019 @ 3:58 pmCronache di Borzonasca nell’estate 2019
Si sa che in un luogo diverso intorno – che può essere trovato anche dentro di noi – tutto appaia in una luce diversa.
Benvengano dunque i mesi a Borzonasca dove le prospettive pur nella loro essenza immutabile per me cambiano di anno in anno. Io cambio perchè voglio continuare ad essere in divenire e la mia percezione è diversa su accadimenti , cose, persone, animali.
Girovagando con mio fratello per una Chiavari ventosa e semideserta un pomeriggio di fine luglio ho pensato e detto che in fondo siamo “turisti della vita”.
Condizione privilegiata perchè possiamo sempre meravigliarci di qualcosa forse già visto ma per noi sempre nuovo.
E i portici antichi di Chiavari con le sue colonne nere, una diversa dall’altra ci sono apparse meravigliose di arte e vetustà. Abbiamo respirato tutto : le belle ville con dinnanzi i bergamotti, le focaccerie fragranti sempre aperte, quell’aria di mare che sembra ombreggiare tutto di azzurrino.
Felicità.
Pomeriggi sulla terrazza vuota di rumori di TV . La consapevolezza di essere vivi e desiderosi di belle parole, sorrisi, progetti. Come non essere felici se nel cielo si scatenano stormi di rondini cantanti? O se Mimilla mi chiama sulla fascia alta per seguire un suo codice di comportamento ormai consolidato nel tempo?
Io salgo la scaletta che lei sempre guarda dalla porta finestra della cucina – come se fosse il paradiso – apro l’acqua per innaffiare l’ortensia, mi siedo sulla sdraio e ascolto, guardo, assaporo allori giganti, palma quasi da Martinica, belle di notte che crescono, e uccellini canori, più tortore tubanti (lasciamo però perdere le zanzare!!!). Mimilla è felice ed io lo sono di riflesso. Si siede sul tavolino d’ardesia e sa che in quel momento lei è la Padroncina del regno vegetale di via Marrè 49…gli altri gatti – con me come capo branco – non oseranno avvicinarsi pena una innaffiata…
Mi lascio naufragare in questi piccoli tramonti liguri cosparsi di campane, colori rosa, profumi…sapendo con sollievo che le zanzare andranno senza dubbio a colpire il mio vicino …Sua moglie mi dice che lei non è mai punta, ma le zanzare la seguono in casa…per colpire lui!
Tanto verde nel mio sguardo, tanti ricordi, emozioni, piaceri.
Felicità.
Ieri sul ponte del torrente un bel cagnolone si stava facendo accarezzare la pancia dalla sua Umana… Disteso con nessuna intenzione di muoversi… attacchiamo discorso, naturalmente. Lei mi dice che lui adora stare a Borzonasca perchè è il punto più fresco della vallata e non vorrebbe muoversi per tornare a Chiavari dove attacca briga con i suoi simili!
Certo Borzonasca quieta, con sempre meno negozi, meno abitanti, -persino la piccola comunità albanese è scesa sulla costa – sembra assopirsi e involversi in lontani e passati splendori. Ha dato i natali al celebre linguista Devoto (qui c’è la sua tomba), a musicisti, pittori, a personaggi particolari. Ma gli abitanti non sembrano costernati anzi…la piccola vita di questo borgo prosegue con ritmi lenti, appuntamenti gastronomici, chiacchiere oziose sulle panchine. “Facciamo panchina” si usa dire qui…
Intanto Borzonasca si trova tra bosco e riviera. Quasi tutti si sentono appagati: possono tuffarsi in mare in 30 minuti, possono passeggiare tra i boschi in 20, 30 minuti.
Come dice Serena, la titolare della famosa pasticceria Macera...che altro volere? Mi trovo in paradiso.
Aria celestiale l’ho trovato due giorni fa a Caregli, sopra Borzonasca. Una passeggiata di poco più di un’ora con Stefania, tra latifoglie, qualche pino, vallate verdi e d’oro. Ortensie blu, e ad un certo punto la vista dell’antica Abbazia di Borzone. Profumi di sole..
Un po’ di origano, mentuccia, fiorellini, timo.
Felicità.
Anche l’incontro con il cugino toscano che ogni anno viene a trovarmi con la sua Smart gialla è motivo di allegria.
Tutti a Chiavari per l’aperitivo e poi a mangiare pesce buonissimo sotto i portici antichi.
Felicità.
Cara Mirna, certo che la tua filosofia di vita mi coinvolge! Sai trarre il meglio da tutto, ci provo anch’io con qualche interruzione (vedi pronto soccorso lunedì). Ma poi torno a casa e rigodo del mio stato di donna libera, del mio silenzio dettato anche dalla mia sordità, delle amiche che mi seguono, degli oggetti che mi circondano…Continua così. Sto leggendo un interessante saggio: La scimmia vestita diTuniz, un percoso dalla preistoria all’era digitale, che consiglio. Ti penso spesso e ti auguro buone vacanze. Carla
Grazie Carla, spero tu stia meglio. Ma so che peroseguirai luminosamente