CRONACHE DI BORZONASCA 2019
pubblicato da: Mirna - 15 Luglio, 2019 @ 11:15 amOltre Borzonasca
13 luglio 2019
Non ho mai visto farfalle così felici come quelle di questo tardo pomeriggio di luglio, si tuffano tra i fiori di lavanda a piroette , poi scendono verso di me – che leggo languida sulla sedia a sdraio – per condividere l’ebbrezza.
Sono i famosi momenti brevi e pieni: the moment of beings di cui parla Virginia Woolf, quegli attimi epifanici in cui ci sente in sintonia con il Creato.
Sono queste farfalle a ventaglio, gialle e arancioni che mi spingono a fermarmi dentro di me e dentro l’estate.
Ma Borzonasca non è soltanto angolo di giardino delineato da lavanda, rosmarino, timo e fiori.
Sarebbe troppo bello. E letterario.
C’è la realtà.
E questa arriva veloce dal rumore dei vicini – non da quelli angelici che mi regalano zucchine,frutti, e origano, ma da quelli di sotto.
I sub-vicini, come li chiamo io perchè la loro televisione accesa su programmi a quiz, le loro discussioni o telefonate urlanti in una lingua forte e gutturale arrivano in alto nella mia terrazzina spesso nei miei momenti più delicati quando assorta e pensosa guardo le rondini e gli aironi. E sobbalzo.
Posso fuggire sulla fascia più alta dove sono soltanto disturbata dalle zanzare e del cane delle 20.00. Quel cane nervoso che al suonare prolungato delle campane si mette a ululare a perdifiato.
Ma poi, lo sapete già, tutto si stempera nelle serate violette e fresche. I lampioncini si accendono, i profumi si ravvivano, Mimilla va sul tetto dei vicini angelici ed io finalmente riposo.
Qui, dicevo alle mie amiche, mi stanco molto più che a Trento. Non è vacanza, ma cambiamento di routine e un far rivivere e respirare questa casa tanto amata da mio marito.
Salgo tante scale, cari amici, in casa, in giardino, fuori casa. Si sa che la Liguria è fatta a terrazze,… e poi guido. Stefania mi ha lasciato l’auto ed io quasi tutte le mattine, se non c’è Grazia che mi invita a scendere a Chiavari o a Lavagna, devo vincere lo stress, e mettermi al volante.
Una quindicina di chilometri tutti curve, con motorini, biciclette, auto, furgoni…non so mai che marcia tenere, la terza, la quarta…mio fratello che spesso “raccolgo” nel paesino accanto e scende con me al mare dice che talvolta metto la quinta. Poi si è accorto che se sono distratta guido meglio. Quindi mi fa parlare, parlare…
Riusciamo sempre ad arrivare a Cavi di Lavagna alle 8.30 ed ecco il mare splendido, fresco, avvolgentemente azzurro chiaro in cui ci tuffiamo immediatamente.
Da una parte Portofino, dall’altra Sestri Levante, siamo nel centro del Golfo del Tigullio.Un paradiso.
Torniamo alla realtà, la spiaggia è piena di sassi e ciottoli, molto belli, ma scomodissimi per le piante dei piedi. Io amo passeggiare ma quando lo faccio mi accorgo che sono sempre obliqua perchè le onde modellano la battigia in diagonale.
Ma dentro l’acqua con qualche pesce che a volta mi salta intorno sono felice. E se faccio “il morto” allora sono finalmente in pace. Non sento rumori, ma soltanto l’abbraccio del mare.
Elogio del silenzio.
Non penso neppure al ritorno infuocato perchè sono calda di sole, fresca di mare, felice del momento -caffè su nel baretto dagli ombrelloni blu con le frange . Davanti il mare, i piedi nella sabbia e noi che fingiamo d’essere a Cap d’Antibes e parliamo, parliamo.
Tanti accadimenti, luoghi, cose , persone, oltre Borzonasca.
Stamattina a Chiavari con Grazia per cercare qualcosa al mercato dell’antiquariato: una lattierina Limoge, sfortunatamente senza la s finale, ma deliziosa, bianca a fiorellini rosa…2 Euro. E poi il caffè shakerato alla Vinaria, dove c’è sempre brezza e atmosfera gioiosa.
Vita pienissima dunque in questa estate…anche troppo perchè alle 22 sono già pronta per andare a dormire.
E non pensiate che Mimilla che sta diventando bulimica non mi dia da fare…praticamente lavo più i piattini e ciotole per lei che per me…
E poi le prugne che cadono…ieri anche una in testa…ma ve ne parlerò la prossima volta…