AMARCORD VII- Ritornare a Carpi

pubblicato da: Mirna - 7 Maggio, 2019 @ 10:56 am

IMG_20190504_133030Nessuno di noi ormai ricordava a che Amarcord eravamo giunti.

Quanti ritrovi semestrali dopo l’inizio commovente e atteso, necessario –  direi io – erano trascorsi?IMG_20190504_114345

Sfogliando il mio diario-blog ho ritrovato il numero.

Sette volte che ci vediamo… da Desio, da Trento e da Bologna qui a Carpi dove Brunella, Gianni , Gabriella , Donatella e altri ci organizzano l’incontro.

Non si può più farne a meno. Dicevo: necessario.

Perchè, mi chiedo?

Perchè è una carezza al cuore, un pezzo della nostra vita che non si dà per conclusa o dimenticata, ma qualcosa che è rifiorito in un intreccio di ricordi rispolverati e di nuovi germogli di amicizia.

Ed anche i ricordi stessi sono sempre nuovi: hanno mille sfaccettature e gli avvenimenti, i personaggi ritornano baldanzosi a nuova vita.

Come al Rusinin: una signorina anziana, piccola e mingherlina che aveva una stanza interna nella mia misteriosa casa di Cantarana, via Brennero n.3.

Mia nonna Bianca saggia filosofa emiliana, amante della vita, allegra e canterina, le faceva mille scherzi come quella di “agguati” alle spalle e la Rusinin urlava e imprecava in  mantovano. Di lei sapevo che aveva fatto la mondina e che soffriva di artrite.

IMG_20190504_113336Alla mattina diceva sempre dopo essersi alzata “Son tutta sciavirulada

Naturalmente Brunella, Vincenzo, sua sorella Carla ed io siamo tornati in “pellegrinaggio” nella nostra via ferma nel tempo, icona eterna della nostra infanzia e prima adolescenza.

Passeggiando da Cantarana alla stretta del Duomo  altri ricordi ci fanno capire quanta intensità di impressioni è stata la nostra infanzia grazie proprio  per aver vissuto in un antico angolo della Carpi vecchia: la Cattederale accanto a noi, i palazzi, le pietre, i personaggi speciali. Brunella ed io troviamo un ricordo comune: il fascino che una certa villetta con giardino esercitava su di noi! Vi abitava un medico con moglie e figlioletti, ma sempre , a noi pareva, rinchiusi dietro il loro muretto .  E ne parliamo solo ora! Il Tempo dunque non cancella, ma fa rivivere, fa conoscere meglio fatti e persone. Proust la sapeva lunga!

E poi ci aspettava il convivio, momento goderecci0, pieno di desideri, di  voglia di star bene, di assaporare delizie.

Trattoria Cognento.

E di ritrovare quelIMG-20190504-WA0001 gusto saporito della vita che negli emiliani è fondamentale: quasi un momento religioso quello di assaggiare al gnoc frit con gli affettati della zona. Bu0no, asciutto, delicato come nuvoletta, ma pregno di antichi sapori della nostra terra.IMG_20190504_124837

Il Lambrusco , nettare degli dei…i tortelloni, le carni, tutti sapori perfetti non solo per saziarci ma per risvegliare in noi sentimenti di amore per la vita.

Quasi una preghiera di ringraziamento alla divinità che ci permette di incontrarci in IMG_20190504_170430questa splendida città dalle pietre rosa attorniata da campagne rosse di papaveri e di fremiti.

Ho affrontato un  lungo  viaggio in treno con cambi a Verona e Mantova .

Stefania non è potuta venire ( un IMG_20190504_131641concerto a Budapest ) lasciando Federico da solo tra noi “ragazzi” dell’Amarcord.  Bravissimo Fede!. .

Vale sempre la pena di incontrare persone a noi affini,  persone che hanno condiviso momenti molto importanti della nostra vita.

Come  Carla, zia di Federico, sorella di Vincenzo, che  è sempre stata per me un appoggio e un sorriso. Soprattutto quando sono stata mandata in colonia a Riccione perchè doveva nascere mio fratello. Quanti lustri fa? Tanti.

Ma Carla di qualche anno più grande di me , ricordo, mi aiutò tantissimo.

Splendida donna che vive sorridendo a aiutando gli altri a Mirandola.

Con il marito Giordano- come il fiume biblico- e una gatta deliziosa.

Un bacio.

La prossima volta non solo Stefania, mia diletta figlia e autista, ma Corrado con noi!

 

Share

1 commento
Lascia un commento »

  1. Appena ho avuto notizia di questo resoconto del tuo ultimo Amarcord a Carpi, ho voluto leggere. Sì, perchè amo queste cose, questo ritrovarsi e rivivere momenti belli con le persone che sono rimaste belle, ma non solo… C’è il tuo modo, Mirna, di raccontare “accarezzando”, cosicchè si percepisce tutta un’atmosfera meravigliosa. Grazie!