MENO DODICI di Pierdante Piccioni con Pierangelo Sapegno
pubblicato da: Mirna - 1 Maggio, 2019 @ 6:27 pmLa storia di questo medico lombardo che a causa di un incidente perde per sempre la memoria dei suoi ultimi dodici anni di vita ci è stata raccomandata da Carla durante uno dei nostri ultimi LibrIncontri.
Il bello del nostro gruppo di lettura sta proprio nello scambiarci impressioni e consigli sui libri letti e discutere delle tematiche che emergono.
Nel 2013 Pierdante Piccioni, primario dell’ospedale di Lodi, ha un incidente automobilistico e va in coma.
Si risveglia poche ore dopo ma il suo ultimo ricordo risale a 12 anni prima e precisamente al 25 ottobre 2001 quando aveva accompagnato il figlioletto Tommaso a scuola con i pasticcini per festeggiare il suo ottavo compleanno.
Anche soltanto immaginare un simile evento è destabilizzante: una parte della nostra memoria, quindi di noi, è stata cancellata definitivamente.
Come ci comporteremmo al suo posto? Probabilmente come lui.
Con rabbia, disperazione e volontà di rinascere.
Pierdante si riconosce a stento anche davanti allo specchio, molte persone incontrate negli anni cancellati ovviamente sono per lui perfetti sconosciuti.
Ma il trauma più profondo è aver lasciato i suoi due figli bambini e ritrovarsi un adolescente e un giovanotto per lui veramente antipatici. Tanto che li soprannominerà il Gorilla e il Serpente.
Scopre anche di aver fatto carriera e di essere da molti stimato come un Robin Hood e da altri temuto come un gran “rompiballe”.
Ma come fare a riavere il suo ruolo se ha dimenticato tutte le conoscenze e gli aggiornamenti medico-scientifici degli ultimi dodici anni?
Con grande volontà e metodo si rimette a studiare .
Il percorso è arduo. In più l’unica persona che ha riconosciuto completamente -nonostante qualche ruga in più – sua moglie – si ammala nuovamente. E lui ha ormai cancellato l’iter della sua malattia pesante. Non ha vissuto neppure la morte della madre.
Ha bisogno certramente di un supporto psicologico e di tanta tenace determinazione.
Scoprire, capire come è cambiato in dodici anni di cui non ricorda nulla. Intuire anche che strada hanno fatto i suoi bambini per diventare un adolescente ribelle e un ragazzo svogliato.
E’ un lavoro di ricostruzione e di rinascita.
Ma volere è potere.
Molto interessante
Grazie per la bella recensione, da che si deduce che ti è piaciuto.
Riguardo all’ultimo incontro devo precisare che ho detto che Massimo Recalcati è un teologo laico, forse lo è perchè ha fatto studi di filosofia e teologia, però l’ho confuso con Vito mancuso sicuramente un teologo laico.E’ un terapeuta lacaniano di fama e lo si sente nell’ultimo libro che ho citato: i tabù del mondo e che invito a leggere comunque. Un caro saluto, Mirna Carla